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Home » Politica

Decreto Sostegni da 32 miliardi, via libera ai ristori nel Cdm: ecco cosa prevede

Immagine di copertina
Credits: ANSA / PAOLO SALMOIRAGO

Decreto Sostegni approvato: cosa prevede

Approvato in Cdm il decreto Sostegni che contiene lo stanziamento di 32 miliardi a favore di famiglie, imprese e lavoratori colpiti dalla pandemia di Covid-19. Ristori per le imprese che hanno subito un calo di fatturato del 30%, aiuti per gli autonomi e gli stagionali, rinvio dei versamenti fiscali fino ad aprile, doppio binario per la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti e 2,8 miliardi per il piano vaccinale e le cure anti-Covid.

Queste alcune delle principali misure contenute nella decreto:

Stanziati 1,7 mld per settore turismo
Ammontano a 1,7 miliardi le risorse stanziate dal Dl Sostegni per il settore del turismo, uno dei più duramente colpiti dalla pandemia. Secondo quanto si apprende il decreto stanzia 700 milioni per la Montagna (impianti risalita, maestri sci, attività commerciali, baite, affitti sci), 900 milioni per i lavoratori stagionali gli autonomi del del turismo e i termali e 100 milioni per le fiere. Al settore viene destinata inoltre una parte del Maxi Fondo da 200 milioni per le imprese della ristorazione nei centri storici e la ristorazione specializzata per eventi privati, oltre a una parte dei 10 mld del Fondo perduto.

Nuovi Ristori con perdite del 30%
Cambia la macchina dei ristori che dice addio ai codici Ateco. Sul piatto circa 11 miliardi di euro per risarcire circa tre milioni di partite Iva, tra imprese e professionisti, con fatturato fino a 10 milioni di euro che abbiano registrato perdite di almeno il 30% nell’ammontare medio mensile del fatturato 2020 rispetto a quello del 2019. Previste cinque fasce con percentuali che vanno dal 60 al 20%, in base alla dimensione dei ricavi 2019, sulle quali commisurare il contributo: 60% per le imprese fino a 100mila euro, 50% tra 100mila e 400mila euro, del 40% tra 400mila e 1 milione, 30% tra 1 e 5 milioni e 20% tra 5 e 10 milioni. L’indennizzo sarà concesso con bonifico o sotto forma di credito d’imposta e andrà da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 euro per gli altri soggetti) a un massimo di 150.000 euro.

Sale a 700 milioni fondo per la montagna 
Sale a 700 milioni il fondo ad hoc per risarcire la filiera della montagna colpita dalla chiusura degli impianti di sci. Le ipotesi finora circolate prevedevano una dote di 600 milioni per il comparto. Le risorse saranno ripartite con un decreto del ministero del Turismo, di concerto con il Mef, da emanare entro 30 giorni dall’entrata in vigore delle disposizioni: per il 70% andranno alle attività dei Comuni montani che nel 2019 abbiamo registrato presenze turistiche di 3 volte superiori al numero dei residenti e per la parte restante agli altri Comuni in misura proporzionale al fatturato delle attività relativo al periodo 2017-2019, ai maestri e alle scuole di sci.

200 milioni per Wedding e settori più colpiti
In arrivo un fondo di 200 milioni da ripartire tra le regioni e le province autonome da destinare ai settori più colpiti dall’impatto della pandemia, compresi il comparto del wedding e le imprese esercenti attività commerciali e ristorazione nei centri storici. Stanziati anche 100 milioni di euro destinati a finanziare i ristori per il rinvio o l’annullamento di fiere e congressi causa Covid.

Stop versamenti Fisco fino al 30 aprile
Restano sospesi fino al 30 aprile i versamenti fiscali e gli avvisi esecutivi. Prorogato di 12 mesi il termine per le notifiche e di 24 mesi quello della prescrizione. Più tempo anche per saldare le rate della Rottamazione ter e del saldo e stralcio: i versamenti saltati nel corso del 2020 (5) dovranno essere saldati entro luglio 2021 e quelli previsti fino a luglio di quest’anno (4) dovranno essere pagati entro il 30 novembre. Un’operazione che costa 1,3 miliardi nel 2021 e altri 817 milioni nel 2022. Inoltre l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei cittadini la dichiarazione precompilata il 10 maggio, anziché il 30 aprile, con lo slittamento dei termini delle certificazioni uniche a fine marzo.

Sanatoria per le partite Iva
Arriva la sanatoria per le partite Iva che hanno subito una perdita del 30% del fatturato 2020 rispetto al 2019: potranno definire in via agevolata le somme dovute derivanti da dichiarazioni irregolari relative agli anni d’imposta 2017 e 2018.

Aiuti per autonomi e stagionali 
Verrà rifinanziato per 1,5 miliardi il fondo istituito con la manovra per ridurre i contributi degli autonomi e sarà prevista un’indennità una tantum per tre mesi di 2.400 euro per gli stagionali, i lavoratori dello spettacolo e termali: si tratta di circa 400.000 soggetti per uno stanziamento complessivo di 900 milioni.

Doppia proroga blocco licenziamenti
Resta confermato il blocco dei licenziamenti fino a giugno per le imprese più grandi, che hanno la cassa integrazione ordinaria mentre per le aziende che usufruiscono della cassa integrazione Covid sarà ulteriormente esteso fino alla fine di ottobre.

Doppio binario per la Cig
Doppio binario per la proroga della cassa integrazione: per le aziende che hanno la cig ordinaria sarà estesa, con causale Covid e senza contributo addizionale, di 13 settimane utilizzabili entro la fine di giugno mentre per i lavoratori coperti dalla cig in deroga o dal Fis saranno rifinanziate 28 settimane da usare fino al 31 dicembre, sempre senza contributo addizionale.

Cigs per lavoratori ex Ilva
Prorogata per l’anno 2021 la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dipendenti delle imprese dell’ex gruppo Ilva, introdotta dal 2017, anche ai fini della formazione professionale per la gestione delle bonifiche. Previsto anche il rifinanziamento per 400 milioni del Fondo sociale per l’occupazione la formazione.

Contratti a termine senza causali fino a dicembre
Possibilità di proroga e rinnovo dei contratti a termine senza causali fino alla fine dell’anno. Di fatto vengono congelate le clausole introdotte dal decreto Dignità. Ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi è possibile rinnovare o prorogare per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato.

Naspi anche per chi non ha 30 giorni di lavoro
Fino al 31 dicembre non sarà necessario aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi per ottenere l’indennità di disoccupazione Naspi.

Proroga contratti Navigator a fine anno
I contratti di collaborazione dei navigator conferiti da Anpal, in scadenza il 30 aprile, saranno prorogati al 31 dicembre. Il servizio prestato dai navigator costituisce inoltre titolo di preferenza nei concorsi pubblici banditi dalle Regioni e dagli enti ed agenzie dipendenti.

1 miliardo per reddito di cittadinanza, Rem per 3 mesi
Rifinanziato per un miliardo Il reddito di cittadinanza mentre sarà rinnovato per tre mensilità (marzo, aprile e maggio) il reddito d’emergenza per le famiglie in difficoltà (per quelle in affitto si alza la soglia di reddito).

50 Milioni per fondo taglia affitti 
Sarà incrementato di 50 milioni il fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti per gli immobili nei comuni ad alta tensione abitativa, con il quale è finanziato il contributo a fondo perduto per i locatori che riducono il canone.

2,8 miliardi per acquisto vaccini
Per la sanità saranno stanziati circa 5 miliardi: 2,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali, 400 milioni per la gestione commissariale dell’emergenza, 200 milioni per l’avvio della produzione dei vaccini in Italia e 350 milioni per la campagna vaccinale.

Via libera a Farmacisti vaccinatori
I farmacisti potranno vaccinare in farmacia, in via sperimentale, previa formazione specifica. Specifici accordi con i sindacati di categoria, sentito l’ordine professionale, disciplineranno “anche gli aspetti relativi ai requisiti minimi strutturali dei locali per la somministrazione dei vaccini, nonché le opportune misure per garantire la sicurezza degli assistiti”. I farmacisti dovranno trasmettere “senza ritardo e con modalità telematiche sicure” i dati relativi alle vaccinazioni effettuate. In pista per le vaccinazioni anche gli infermieri.

Decreto Sostegni: come funziona il sito per avere contributi

L’Agenzia delle entrate sta ultimando i lavori per la piattaforma che gestirà i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni. La bozza del decreto, in discussione al Consiglio dei ministri, prevede che le domande siano presentate “esclusivamente in via telematica”. Come funzionerà il meccanismo?

Le richieste saranno raccolte dal sito creato da Agenzie delle entrate e Sogei, che verrà messo online entro pochi giorni dall’entrata in vigore della legge. Al momento non si sa ancora quale sarà il nome del sito o l’indirizzo, che dipendono dalla decisione del governo. E la ‘struttura’ informatica dell’erogazione è già pronta.

Da quanto apprende l’AGI, la piattaforma è stata pensata in modo da evitare che ci siano crolli improvvisi del sistema causati dall’eccesso di richieste durante i primi giorni in cui si potranno presentare le domande. Il sistema è fatto di tre “camere” virtuali che accompagneranno i cittadini attraverso i tre passaggi necessari per inserire la domanda.

La prima è quella di accesso al sistema. I “log-in” saranno gestiti dal software che indicherà a ognuno i tempi di attesa per entrare nella seconda camera, dove si potrà compilare la domanda immettendo i propri dati, quelli dell’azienda, e l’Iban per ottenere i contributi. Anche in questo caso apparirà un timer che indicherà agli utenti il tempo di attesa (in media due tre minuti per camera) per poter poi entrare nella stanza conclusiva, quella in cui si invierà la pratica. Facendo una somma per eccesso dei tre minuti circa per ogni camera, i tempi di attesa non dovrebbero essere superiori ai dieci minuti per l’intero processo.

Questo sistema di “gestione preventiva” ha consentito finora all’Agenzia delle entrate di evitare i crash durante le prime ore e i primi giorni delle misure decise a sostegno dell’economia durante la crisi pandemica. E tutto lascia intendere che anche questa volta, con volumi di traffico attesi simili a quelli dell’anno scorso (circa 3 milioni di domande, perlopiù concentrate nei primi giorni), il sistema possa reggere. Dal momento dell’immissione della domanda, l’Agenzia calcola che dopo la verifica e l’accettazione della stessa i tempi di erogazione dei contributi sarà di circa due settimane. Obiettivo è che entro aprile si possa concludere l’erogazione per tutte le domande presentate.

Leggi anche: Conferenza stampa Mario Draghi oggi dopo l’approvazione del Decreto Sostegni, la diretta

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