Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:17
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Federica Daga (M5s) contro Beppe Grillo: “Parole gravi, io ho denunciato le violenze dopo 6 mesi”

Immagine di copertina

Federica Daga (M5s) contro Beppe Grillo: “Parole gravi”

“Grillo ha fatto un discorso grave che mi ha fatto rivivere tutto il mio dramma. Un discorso da uomo arrabbiato. Ma come si fa a dire che una violenza non è violenza se viene denunciata otto giorni dopo? Io sono stata massacrata di botte e perseguitata da un uomo che sono riuscita a denunciare soltanto a sei mesi dalla fine di quell’incubo”. Federica Daga è una deputata M5S. In un’intervista a Repubblica respinge le parole del Garante M5S, che ieri ha difeso con veemenza il figlio Ciro, accusato di stupro insieme ad altri tre amici, attaccando anche la ragazza che ha denunciato otto giorni dopo il fatto.

Daga racconta il suo personale vissuto. “Mi picchiava. Con ferocia. Per quattro volte ho davvero temuto di finire male” , spiega, raccontando di un rapporto durato pochi mesi. “Controllava il mio telefono, il mio computer, i miei spostamenti. Un incubo. E ci sono donne che per anni subiscono queste persecuzioni. Sono riuscita a troncare il rapporto ma non a liberami di lui”. Perché “continuava a cercarmi a minacciarmi. Eppure ci ho messo sei mesi per riuscire a denunciarlo”. Perché “mi vergognavo, mi sentivo sconfitta per essere entrata in relazione con un uomo così, per aver accettato le sue attenzioni. Ero così sconvolta da quella violenza che ho avuto bisogno di mesi per elaborare quello che mi era successo. E avere la forza di denunciare. Per questo trovo incredibile che non si creda a una ragazza che denuncia uno stupro dopo otto giorni”.

E ancora: “Io ringrazio che ci sia il codice rosso, che consente alle donne di denunciare anche dopo sei mesi dal fatto, mentre io ho avuto solo tre mesi e infatti non ho potuto denunciare tutto quello che mi era successo. Mi dispiace per Beppe, la giustizia è lenta e io sono in causa da cinque anni. Non può essere così lunga una causa, non sai cosa ti può succedere nell’attesa”.

La deputata M5S vorrebbe dire a Beppe Grillo che “le donne non si inventano le violenze. Per questo i tempi della querela sono stato allungati. E non bastano otto giorni per superare lo choc di aver subito uno stupro e raccontarlo. Possono servire mesi e mesi, a volte anni”.

Leggi ancheE anche Beppe Grillo scoprì cos’è il giustizialismo (di G. Cavalli)

Ti potrebbe interessare
Politica / Il costituzionalista Salvatore Curreri a TPI: “I Cpr non sono una soluzione neppure in Albania”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Ti potrebbe interessare
Politica / Il costituzionalista Salvatore Curreri a TPI: “I Cpr non sono una soluzione neppure in Albania”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Politica / FdI cambia idea sulla cannabis light: prima l’ha vietata, ora vuole farla diventare monopolio di Stato
Opinioni / Rimettiamo al centro il capitale umano (e chi lo sostiene) - di G. Gambino
Politica / Vannacci e il presepe nello zaino militare: l'ultima trovata dell'eurodeputato della Lega
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Cronaca / È l’ora della “Rinascita”: torna la storica rivista che vuole rilanciare il pensiero politico della sinistra
Politica / Con la corsa al riarmo Meloni rischia di sacrificare l’economia reale sull’altare della sicurezza
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale