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    Coronavirus, Conte: “Situazione preoccupa, rispettare le regole. Lockdown a Natale? Non do previsioni, mi occupo di prevenire”

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 14 Ott. 2020 alle 20:00 Aggiornato il 14 Ott. 2020 alle 21:32

    Coronavirus, Conte: “Lockdown a Natale? Non faccio previsioni”

    Il bollettino quotidiano del Coronavirus in Italia ha registrato numeri mai visti dall’inizio della pandemia e per questo motivo Giuseppe Conte è intervenuto per commentare l’andamento della curva epidemiologica e per fare nuove raccomandazioni agli italiani. “Continua questa curva che sta lentamente ma progressivamente crescendo – ha dichiarato il premier – ed è la ragione per cui, peraltro, abbiamo adottato delle misure restrittive. Non ci ha fatto affatto piacere ma dobbiamo rispettare queste regole. Oggi c’è questo nuovo innalzamento, ma c’è anche un record di tamponi. E’ chiaro che è una situazione che non può non preoccuparci, non può non spingerci a rispettare tutte le regole”.

    A chi gli chiedeva se dobbiamo aspettarci un nuovo lockdown nel periodo natalizio, come peraltro proposto da alcuni noti virologi, Conte ha risposto: “Io non faccio previsioni per Natale, faccio previsioni delle misure più idonee, adeguate e sostenibili per prevenire un lockdown. Però dipenderà molto dal comportamento di tutta la comunità nazionale. Questa è una partita in cui vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti. Non potete pensare che ci sia il Governo che risolve il problema: è stata tutta la comunità nazionale che ci ha consentito di affrontare la fase più dura. La comunità italiana, benemerita, ha affrontato una prova difficilissima e ne siamo usciti vincitori. Adesso questa nuova ondata la affronteremo con grande senso di responsabilità, con grande sensibilità, afferrando i valori in gioco”.

    Infine, Conte ha lanciato un appello: “Smettiamola di fare polemiche, discorsi astratti, discussioni, dibattiti: bisogna essere concreti, c’è da tutelare la salute. Se cresce il numero dei contagiati e delle persone che sono negli ospedali, e in particolare nelle terapie intensive, andremmo di nuovo in difficoltà. Dobbiamo arrestare questa curva e per farlo non c’è nulla di meglio in questa fase che rispettare le regole”.

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