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Il richiamo del Colle contro i manganelli ai cortei pro-Palestina, la destra non ci sta: “È colpa della Sinistra e dei provocatori”

Immagine di copertina
Credit: AGF

Fratelli d’Italia se la prende con “la sinistra che spalleggia i violenti”, Matteo Salvini sostiene che “se si va in piazza con tutti i permessi, non si ha nessun tipo di problema” e Antonio Tajani parla di “agenti provocati”: malgrado il richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo le manganellate della polizia ai cortei pro-Palestina del 23 febbraio a Pisa e Firenze, il centrodestra non ci sta e se la prende con l’opposizione e con i manifestanti.

S&D

Il monito del Colle
La polizia ha caricato i dimostranti presenti ai cortei pro Palestina del 23 febbraio a Firenze e a Pisa. Nel capoluogo regionale toscano gli agenti si sono scontrati con i manifestanti nei pressi del consolato americano. Anche nella città che ospita la celebre Torre, gli agenti hanno caricato il corteo studentesco pro-Palestina: i poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi a piazza dei Cavalieri hanno disperso a colpi di manganello gli studenti, per lo più minorenni, che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento. L’episodio aveva costretto a intervenire persino il capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”, si legge in una nota diramata ieri dall’ufficio stampa del Quirinale. “Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Oggi era arrivata la risposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che al Corriere della Sera aveva annunciato che prima incontrerà i sindacati e poi riferirà in Parlamento sull’accaduto. ““Le immagini di Pisa hanno amareggiato anche me. Il governo vuole assicurare la massima espressione della libertà dei cittadini”, ha detto il ministro che ha anche promesso di valutare “gli eccessi”. “Ho parlato con il presidente (Mattarella, ndr), condivido le sue parole come le condividono tutti i poliziotti. Tutti noi auspichiamo sempre che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti. Fondamentale in tale senso è anche la collaborazione degli stessi manifestanti”. Ma anche il capo della Polizia, Vittorio Pisani aveva promesso “verifiche severe sugli agenti” coinvolti.

La reazione a destra
Ma il centrodestra suona tutta un’altra musica e se la prende con le opposizioni. “Fratelli d’Italia difende le regole democratiche di convivenza che si basano sul diritto di manifestare e il dovere di farlo pacificamente e nel rispetto della legge”, si legge in una nota del partito della premier Giorgia Meloni. “La sinistra che spalleggia i violenti è la causa dei disordini ai quali abbiamo assistito”.

“Giù le mani dalle nostre forze dell’ordine”, ha detto invece il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini dalla scuola politica della Lega. “Penso al dibattito che c’è sulle forze ordine. È giusto analizzare se si è fatto tutto quello che si doveva” o “se qualcuno ha ecceduto”. “Sono donne e uomini non sono robot, ma è inaccettabile che chi garantisce sicurezza e democrazia sia tirato in ballo nella contesa politica”. Dichiarazioni poi rincarate una volta sceso dal palco: “Chiunque può sbagliare, ma quello che non posso accettare è la messa all’indice della polizia italiana come un corpo di biechi torturatori. Anche perché se si va in piazza con tutti i permessi, senza insultare, sputare, spintonare, non si ha nessun tipo di problemi. Bene ha fatto Piantedosi, faremo tutti gli accertamenti del caso”.

Una posizione simile espressa anche dal vicepremier e ministro degli Esteri nonché leader di Forza Italia, Antonio Tajani. “Se ci sono responsabilità per quello che è accaduto ieri il ministro valuterà e prenderà provvedimenti, ma la responsabilità è personale e io dico che le Forze dell’Ordine non si toccano. Sono persone che difendono lo Stato con stipendi bassi, non sono figli di radical chic”, ha detto dal palco del Congresso nazionale che ieri lo ha eletto ufficialmente successore di Silvio Berlusconi. “Agenti, carabinieri, agenti di polizia penitenziaria, non si toccano, non lo permetteremo, lo diciamo chiaramente alla sinistra”. Secondo il ministro degli Esteri infatti, in queste situazioni gli agenti sono spesso “insultati, provocati, gli sputano in faccia”.

L’opposizione insorge
Insomma, anche di fronte a casi così gravi di violenza contro manifestanti pacifici e di fronte al monito del Colle, il centrodestra cerca di sviare e attacca l’opposizione, insorta dopo le immagini viste a Pisa e Firenze. “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”, aveva detto l’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

“Basta manganellate sugli studenti. Bisogna che Piantedosi venga finalmente a chiarire in Parlamento, davanti al Paese, e prendersi le sue responsabilità. Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri, di manganellate sui minori, di minori trattenuti e immobilizzati a terra. Non è accettabile”, aveva aggiunto la segretaria del Pd, Elly Schlein.

“Elly Schlein sembra voglia far passare i poliziotti come dei brutali manganellatori. Inaccettabile: nessun agente carica senza motivo, dovrebbe saperlo bene. Se la segretaria del Pd prova una tale repulsione per le Forze dell’ordine, perché non rinuncia alla scorta che è composta da poliziotti e la accompagna in quasi tutti gli eventi?”, aveva invece risposto il deputato toscano della Lega, Edoardo Ziello.

Ma in queste ore la leader del Pd ha chiamato direttamente in causa la presidente del Consiglio: “Vorrei che Giorgia Meloni rompesse il silenzio sui fatti di Pisa, sta dimostrando di non avere alcun senso delle istituzioni”. “La smetta di nascondersi dietro i suoi ministri e venga a riferire su quanto é accaduto direttamente in Parlamento”, ha detto oggi Schlein a margine di un’iniziativa a sostegno del candidato sindaco a Vibo Valentia, Enzo Romeo. “È tempo che la Presidente del Consiglio dica qualcosa su quanto è accaduto e sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione degli episodi molto gravi avvenuti a Pisa, con le manganellate da parte dei poliziotti agli studenti ma anche sugli episodi analoghi accaduti in precedenza. Non è la prima volta, purtroppo, che assistiamo a fatti di questo tipo”.

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