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Bersani a Letta: “Nel Pd non torno, facciamo una nuova cosa: ricostruiamo il centrosinistra”

Immagine di copertina
Credit Image: © Matteo Nardone/Pacific Press via ZUMA Wire

Bersani a Letta: “Nel Pd non torno, facciamo una nuova cosa: ricostruiamo il centrosinistra alleato col M5s se vogliamo vincere”

Entrare nel Pd ora? Enrico Letta ha già abbastanza problemi”. Nell’intervista concessa a Repubblica Pier Luigi Bersani esclude un ritorno tra le fila dei dem, ma lancia la proposta di rifondare il centrosinistra e di creare un nuovo campo: “Prendiamola da fuori – dice Bersani, fuoriuscito dal Pd per dar vita ad Articolo Uno – usciamo dalla solita cerchia, apriamoci al mondo esterno, se vogliamo vincere. Perché ora, ne sono convinto, si può vincere”. ”È l’intero centrosinistra ad avere bisogno di darsi un’identità misurata su problemi nuovi. Se noi allarghiamo il campo di una sinistra plurale e Conte porta a maturazione i 5 Stelle, possiamo farcela. E vincere”.

S&D

Con l’arrivo di Enrico Letta le cose “cambia eccome”, dice Bersani perché “vuole vincere con un campo di centrosinistra largo alleato con i Cinquestelle. Questo a Zingaretti non lo hanno permesso, Letta può farlo. La domanda vera è come procediamo”. E rilancia: “apriamoci. Organizziamo assieme un percorso di partecipazione che coinvolga mondo del lavoro, associazioni, mondo della cultura, esperienze giovanili…”. Per farlo però serve “dare orizzonti a una sinistra ampia e plurale, fatta non solo di politica, ma anche di società”.

Bersani affronta anche il tema dello Ius Soli: “non va lontano un Paese che non riconosce come italiano un bimbo che va a scuola, figlio di gente che lavora e paga le tasse” – di una “legge sulla rappresentanza che riconosca la validità erga omnes dei contratti firmati dai sindacati più rappresentativi dei lavoratori e delle imprese”, di un reddito di cittadinanza che “va corretto ma anche rafforzato”.

“Abbiamo bisogno di scelte concrete, non del populismo delle élite“, ribadisce Bersani. E critica “quella parte della classe dirigente, delle imprese e dei giornali che ha demolito Conte, il quale gode di consenso popolare. Ed è ugualmente poco serio presentare Draghi come l’uomo dei miracoli. Non è rispettoso, non se lo merita. I Dpcm deve farli anche lui e con i vaccini deve farci i conti anche questo governo. Essere classe dirigente richiede equilibrio e senso della misura”, sottolinea.

Per Bersani, insomma, serve un nuovo centrosinistra che sappia “darsi un’identità misurata su problemi nuovi. Se noi allarghiamo il campo di una sinistra plurale e Conte porta a maturazione i 5 Stelle, possiamo farcela. E vincere”.

Leggi anche: Discutiamo: il futuro della sinistra | “Abbiamo aperto e dato vita a questo spazio per raccogliere adesioni e tenere aperto un dibattito sul futuro della sinistra in Italia. Noi abbiamo fatto un appello. Lo trovate qui, insieme ai punti di vista e alle opinioni di militanti e cittadini”. Nadia Urbinati, Piero Ignazi, Stefano Bonaga. Per lasciare la tua firma, aderire all’iniziativa e condividere il tuo pensiero scrivi a discutiamo@tpi.it

Leggi anche: 1. Bersani: “Il populismo delle élite massacra Conte e racconta Draghi che cammina sulle acque”; // 2. “Letta sfiduciato da Bersani nel 2014? Una vigliacca bugia che Renzi continua a tirare fuori”, intervista a Chiara Geloni a TPI

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