Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Uomini e orsi non saranno mai amici: niente di peggio di due paure che si incrociano

Immagine di copertina

Jj4. E’ un orso. O meglio la sigla che identifica un’orsa del Trentino (e il suo radiocollare ormai non più funzionante!) con i suoi due cuccioli. Non sa perché si trova su queste montagne non sue, ci portarono anni fa i suoi genitori dalla Slovenia per ripopolare una zona ormai senza più orsi. Ma ormai questa è la sua casa, è nata qui e qui ha creato la sua famiglia. E si comporta da orsa.

Un giorno ha avuto la sfortuna, o meglio lei e l’uomo che l’ha incontrata, di imbattersi l’una nell’altro. Vede l’uomo che corre,”dove sta andando, che cosa vuole, che avrà in mente. Vorrà fare del male ai cuccioli? Sono ancora troppo piccoli e indifesi…”. Forse si guardano, si fissano. L’uno ha paura dell’altro. Niente di peggio di due paure che si incrociano. Fanno fare passi falsi.

Non sappiamo come sia andata, forse l’uomo terrorizzato ha gridato? Tentato di cacciarla? Lanciato una pietra? Non lo sapremo mai, ma qualunque cosa sia successa ne è seguito l’irreparabile e l’orsa ha aggredito l’uomo e si sa che se i due si scontrano non c’è storia. E sarà sempre così, l’uomo e l’orso non sono amici, non lo saranno mai. Lo spirito libero dei boschi per sua atavica natura, difende il suo territorio e non ha rivali se non altri come lui. Non accetterà mai un intruso.

E adesso, catturata e imprigionata, è lontana dal bosco e dai cuccioli, perché l’uomo sa sempre come fare e può vincere contro di lei come è successo. Probabilmente la ucciderà perchè pericolosa ma non senza una sottile vena di vendetta e di rivalsa. Ma forse è meglio così, ucciderla piuttosto che lasciarla lì dove sicuramente impazzirà, dove le è preclusa anche la vista dei suoi boschi così lontani dove vagano due piccoli orsi che non vedrà mai più. Lei non capisce, non potrà mai capire.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Il paradosso dell’Ucraina: quando le elezioni non garantiscono la democrazia (di A. Lanzetta)
Opinioni / La polarizzazione politica non lascia fuori nemmeno le app di incontri (di S. Mentana)
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Il paradosso dell’Ucraina: quando le elezioni non garantiscono la democrazia (di A. Lanzetta)
Opinioni / La polarizzazione politica non lascia fuori nemmeno le app di incontri (di S. Mentana)
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Opinioni / Rimettiamo al centro il capitale umano (e chi lo sostiene) - di G. Gambino
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Cronaca / La famiglia del bosco e il nostro bisogno di definizione (di L. Tomasetta)
Opinioni / Nelle città che cambiano sono le persone a disegnarne i confini (di S. Mentana)
Opinioni / La nuova era dell’energia (di G. Gambino)
Opinioni / Un’economia fondata sull’eredità è un’economia ferma (di G. Gambino)
Esteri / La disaffezione per la politica non è invincibile: la lezione per la sinistra che arriva da New York (di R. Parodi)