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Home » Opinioni

L’importanza di un’Ucraina neutrale (di A. Stille)

Immagine di copertina
Credit: Ansa

L’attuale situazione in Ucraina mi ricorda il modo in cui le potenze europee entrarono – quasi come sonnambuli – nella Prima Guerra Mondiale. Si trattò di una tragedia assolutamente evitabile, ma i principali Paesi europei fecero una serie di mosse e contromosse che alla fine portarono a un conflitto che nessuno voleva ma ognuno sentiva di non poter evitare.

S&D

Oggi il trattato Nato richiede che tutti gli Stati membri vadano in aiuto di qualsiasi altro membro nel caso in cui quest’ultimo subisca un attacco. Ma gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno chiarito che non hanno intenzione di inviare truppe né di combattere una guerra per difendere l’Ucraina. Pertanto è chiaro che gli altri membri dell’Alleanza atlantica non hanno intenzione di ammettere Kiev nel loro patto di mutua difesa.

Per la Russia, dal canto suo, non è del tutto irragionevole rifiutare l’idea che la Nato – un accordo che nella sua stessa concezione era antisovietico, antirusso – si espanda proprio accanto al suo confine. Anche gli Stati Uniti, dopotutto, minacciarono la guerra quando l’Unione Sovietica piazzò i propri missili a Cuba. Eppure Washington e i suoi alleati europei non sono disposti a dichiarare che non hanno intenzione di portare Kiev nella Nato.

Ciò che conta qui, più dell’adesione dell’Ucraina a quell’alleanza, è la sua capacità di svilupparsi liberamente come nazione sovrana. Certamente esiste una formula diplomatica che garantisca l’indipendenza dell’Ucraina e ne affermi la neutralità militare. Parliamo di un Paese molto povero, a cui gioverebbe un periodo di pace in cui potersi sviluppare economicamente, mantenendo relazioni commerciali sia con l’Occidente che con l’Oriente.

Storicamente l’Ucraina ha venduto gran parte dei suoi prodotti – acciaio e grano – alla Russia, un mercato che negli ultimi anni ha però chiuso le porte. Ora quindi vuole comprensibilmente rafforzare i suoi legami con l’Unione europea. Una guerra con la Russia sul diritto di aderire a un’alleanza militare a cui non ha possibilità di aderire sarebbe profondamente autodistruttiva. Kiev dovrebbe cercare di mantenere la sua sovranità – compreso il diritto di commerciare con chi vuole – da una posizione di neutralità militare. Un conflitto provocherebbe molte migliaia di morti e ulteriori sofferenze economiche per l’Ucraina.

Non solo: una Russia bellicosa sarebbe pericolosa anche per l’Europa e gli Stati Uniti, con conseguenze politiche imprevedibili. Può darsi che Putin non abbia alcuna reale intenzione di consentire all’Ucraina di mantenere la sua sovranità e stia usando l’adesione alla Nato come pretesto, ma prima di far precipitare l’Europa in una guerra potrebbe valere la pena scoprirlo.
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