Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:03
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Ergastolo ostativo: la bocciatura di Strasburgo ci dice che è arrivata l’ora di un’Antimafia europea

Immagine di copertina
Il boss Totò Riina dopo il suo arresto nel 1993. Credit: Alessandro FUCARINI / AFP

Che nel papello con le richieste di Totò Riina ci fosse la richiesta di abolizione del carcere duro racconta bene come questa misura sia ostica per le mafie. Il commento di Giulio Cavalli

Ergastolo ostativo bocciato da Strasburgo: è ora di un’Antimafia europea

La Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia a riformare la legge sull’ergastolo ostativo che impedisce al condannato di usufruire di benefici sulla pena se non collabora con la giustizia. Lo ha stabilito in una sentenza che segue la denuncia di Marcello Viola, in carcere degli anni Novanta per associazione mafiosa, rapimento e detenzione d’armi, condannato a quattro ergastoli e mai pentito. Secondo la Corte la non collaborazione con la giustizia potrebbe dipendere da altri fattori come la paura per se stesso e per i propri famigliari.

Sul carcere duro in Italia da sempre ci sono due schieramenti opposti: chi sostiene l’esigenza di un carcere rispettoso dei diritti umani (come Luigi Manconi e Gherardo Colombo) e chi invece, come Nino Di Matteo, Piero Grasso, Gian Carlo Caselli, Federico Cafiero De Raho, sostiene che abolire il carcere duro sarebbe un enorme regalo alla criminalità organizzata.

Di certo, questo lo dimostra la Storia, il carcere duro ha spinto molti uomini di mafia ad avviare collaborazioni con la giustizia che sono state essenziali per conoscere il fenomeno e per combatterlo, come già teorizzavano Falcone e Borsellino. Che nel papello con le richieste di Totò Riina ci fosse la richiesta di abolizione del carcere duro racconta bene come sia ostico per le mafie.

Ha fondamento il ricorso dell’Italia quando dice che la particolarità delle associazioni criminali in Italia richiede leggi a hoc per combattere il fenomeno: solo attraverso i pentiti la Giustizia è riuscita a conoscere i meccanismi delle mafie (con grave dispendio di vite umane) e ha potuto disarticolare cupole che si fondano su patti di sangue.

Allora l’Europa potrebbe, oltre che ammonire l’Italia, prendersi anche la responsabilità di un fenomeno mafioso che dall’Italia si è ormai espanso in tutti i Paesi dell’Unione e che ancora non trova a livello europeo un coordinamento interforze. Perché non pensare ad esempio a una legge europea che pensi al reato di mafia in tutti gli Stato membri? Perché non pensare finalmente a una super procura antimafia europea che estenda le indagini e le propagazioni della criminalità organizzata in tutti i Paesi, rendendo più facile il lavoro della magistratura italiana, che spesso si ritrova a dovere farsi carico di tutto il lavoro?

Così sarebbe più semplice raccontare a Bruxelles cosa significhi la mafia e sarebbe anche il momento di dividere diritti e doveri, oneri e onori. Quel lavoro di intelligence internazionali che Falcone e Borsellino teorizzavano, appunto.

Ergastolo duro per i mafiosi, la Corte dei diritti umani di Strasburgo respinge il ricorso dell’Italia
Brusca non deve marcire in carcere come raccolta indifferenziata ma ai domiciliari (di G. Cavalli)
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Cronaca / Catania, donna di 38 anni trovata impiccata in bagno: dubbi sul suicidio
Cronaca / Imola, bambina di 8 anni annega nella piscina di un hotel
Cronaca / Bolzano, spiavano col cellulare i vicini in camera da letto: denunciata coppia di 50enni
Cronaca / Cortina, si sgancia in partenza la cabina della funivia Tofana: paura a bordo
Cronaca / Stadio Roma, il video del progetto del nuovo impianto. Gualtieri: “Unico”
Cronaca / Bambina di 8 anni violentata sessualmente: arrestato il vicino di casa
Cronaca / Torino, Siena, Parma: le tre università italiane che chiedono di riconoscere lo Stato di Palestina