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I beni superflui rendono superflua la vita

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Lettera di un lettore di TPI alla redazione:

S&D

Sono troppo vecchio per vedere come andrà a finire ma forse è meglio così, siamo alla fine di un ciclo che ha dato a me e a tutti quelli nati nel dopoguerra, un’opportunità di vita migliore di qualsiasi altra si fosse mai presentata ad alcun essere umano.

Sono, siamo cresciuti nel posto e nel periodo storico migliore, non ho mai visto una guerra, ho vissuto la mia giovinezza in una condizione che oggi sarebbe giudicata di povertà ma in confronto a quello che c’era prima io avevo solo una percezione di miglioramento ed è assolutamente ciò che conta, avere la possibilità concreta di sperare in qualcosa e quindi di essere sereno nonostante non avessi l’automobile, il riscaldamento autonomo, la casa di proprietà, la scuola tennis, la scuola calcio, la scuola nuoto ma solo il pallone all’oratorio o per strada, solo quel misero stipendio fisso di mio padre la cui sicurezza era sufficiente per mantenere la dignità nel far valere i propri diritti e le proprie libertà.

Quel misero stipendio fisso che mi ha fatto studiare per arrivare anch’io ad avere un lavoro a tempo indeterminato, senza pretese ma che mi ha reso libero di protestare, di rivendicare le mie posizioni senza che alcuno potesse togliermelo. Oggi stiamo assistendo alla tragedia che quel genio di Pasolini predisse cinquant’anni fa quando, già da allora, come ancora oggi, focalizzavamo e focalizziamo la contesa politica su l’anacronistico fascismo e antifascismo delle origini e dei loro ridicoli, inutili, ininfluenti rappresentanti, gli unici mediocri, squallidi, pittoreschi, grotteschi personaggi politici che oggi il sistema ci mette in condizione di votare.

“Scrivo Potere con la P maiuscola, solo perchè non so ancora in cosa consista questo nuovo Potere e chi lo rappresenti. So semplicemente che c’è. Non lo riconosco più nel Vaticano, nè nei Potenti Democristiani, nè nelle Forze Armate. Non lo riconosco più neanche nella grande industria, , perchè essa non è più costituita da un certo numero limitato di grandi industriali: a me, almeno, essa appare piuttosto come tutto (industrializzazione totale), e, per di più, come tutto non italiano (transnazionale) ………………………………… Dunque questo nuovo Potere rappresentato da nessuno e dovuto a una “mutazione” della classe dominante , è in realtà- se proprio vogliamo conservare la vecchia terminologia- un forma totale di “Fascismo”. PPPasolini 1974.

Oggi possiamo toccare con mano le profezie del grande poeta e scrittore. La forma totale di fascismo abbraccia tutto il mondo e i nuovi padroni non sono né politici né industriali, sono le società di investimento, Vanguard, BlackRock, State Street Global Advisor, Fidelity, T-Rowe, Goldman Sachs, JP Morgan, Morgan Stanley.

Società che non appaiono mai al cittadino comune ma che hanno in mano qualsiasi cosa noi tocchiamo, usiamo e soprattutto consumiamo. A volte non sono soddisfatte dei loro pupazzi politici e allora intervengono in prima persona come spesso accade in Italia, dove è successo per ben due volte, nel 2011 per manifesta incapacità del Governo Berlusconi e nel 2021, quando sarebbe stato folle “investire” 200 miliardi lasciando la gestione ad elementi di folclore o ad altri ingenui protagonisti, illusi di poter fare di testa propria.

Sono troppo vecchio per farmene un cruccio, per lottare contro i mulini a vento, per farmi venire il sangue amaro. Voglio solo tenermi la mia musica, i miei libri, le mie amicizie, il mare che amo e la mia libertà, almeno fino a quando la salute me lo concederà, senza cedere all’illusione del superfluo perché, come diceva PPP, “I beni superflui rendono superflua la vita”.

Maurizio Contigiani

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