Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:38
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Ecotassa auto 2019: dal 1 marzo in vigore, ecco come funziona

Immagine di copertina

ECOTASSA AUTO 2019 – Venerdì 1 marzo è entrata in vigore l’ecotassa, prevista dalla legge di bilancio 2019.

La misura, che si applica solo ad alcune categorie di vetture, vale per quelle automobili immatricolate dal 1 marzo 2019.

La discussione sull’ecotassa ha spaccato la maggioranza di governo.

La Lega si era detta categoricamente contraria a una tassa per le auto inquinanti. “Non c’è nel contratto di governo. Posso dirlo sia a nome mio e del Movimento 5 Stelle che non ci sarà nessuna nuova tassa sulle auto”, aveva detto Salvini nei giorni scorsi.

I Cinque stelle erano invece a favore di un sistema che premiasse le auto a basse emissioni – attualmente molto costose – e disincentivasse l’acquisto di quelle inquinanti.

Nella manovra finanziaria 2019 trovano spazio anche i bonus per chi acquista automobili con basse emissioni. Gli incentivi arrivano fino a 6mila euro per le auto con emissioni prossime allo zero come le auto ibride o elettriche.

Il sistema bonus-malus ambientale prevede inoltre un aumento delle colonnine per ricaricare le auto elettriche.

Ecotassa auto 2019 | Quali automobili riguarderà

La tassa è prevista per le automobili con un livello di emissioni di CO2 che supera la soglia dei 160 g/km. L’ammontare della tassa è progressivo: 1.100 euro per le auto tra i 160 e i 175 g/km di emissioni di anidride carbonica.

La tassa sale a 1.600 euro per le auto che hanno emissioni tra i 175 e i 200 g/km. E ancora, 2.000 euro per le auto tra i 200 e i 250 g/km e infine 2.500 euro per le auto con emissioni superiori ai 250 g/km di CO2.

I modelli più colpiti, quindi, sono i suv e le auto di lusso.

Bonus per le auto a bassa emissione

Per quanto riguarda invece il bonus, per questo “manca ancora il decreto interministeriale di attuazione e non c’è traccia della piattaforma online per richiedere gli incentivi”.

L’ecobonus, comunque, è suddiviso in tre fasce: sconto di 1.500 euro a chi comprerà auto che emettono tra 70 e 90 grammi di CO2 al chilometro, bonus di 3.000 euro per le vetture con emissioni tra 20 e 70 grammi al chilometro (come ad esempio l’Audi A3 Etron, la Mitsubishi Outlander Phev o la Toyota Yaris 1.5 hybrid).

E ancora, incentivo massimo – che dovrebbe ammontare a 6mila euro – per i modelli con emissioni tra 0 e 20 grammi al chilometro: in questa fascia rientrano, ad esempio, la Citroen C0, la Renault Nose o la Volkswagen e-golf.

Ecobonus | Fino a 3 mila euro per gli scooter

Previsto anche un contributo fino a 3mila euro per l’acquisto di un motorino elettrico o ibrido. Il contributo, fino al 30 per cento, è previsto per chi rottami una moto di cilindrata inferiore o superiore ai 50 cc per comprare un veicolo non inquinante della stessa categoria.

Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra. La copertura prevista è di 10 milioni di euro per il 2019 per gli acquisti effettuati in Italia: “Le imprese costruttrici o importatrici rimborsano al venditore il contributo e recuperano l’importo come credito d’imposta”.

Ecotassa auto 2019 | Le proteste

L’ecotassa aveva scatenato la protesta delle case produttrici di auto e dei concessionari.

“La nuova tassa ricorda il superbollo, non ha effetti sulla riduzione dell’inquinamento, crea un ammanco nel bilancio dello Stato e impatterà sull’occupazione del Paese”, hanno affermato Anfia, Federauto e Unrae.

Le associazioni di categoria hanno chiesto al governo di rinviare al 2020 la misura, la quale grava sugli automobilisti e potrà avere un impatto negativo sulle vendite delle auto e, di conseguenza, sulle entrate dello Stato.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Clima senza pace: Ricchi VS Poveri
Ambiente / Chicco Testa a TPI: “Contro i gas serra la soluzione è tornare al nucleare”
Ambiente / E le scorie che fine fanno?
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Clima senza pace: Ricchi VS Poveri
Ambiente / Chicco Testa a TPI: “Contro i gas serra la soluzione è tornare al nucleare”
Ambiente / E le scorie che fine fanno?
Ambiente / Quei reattori Made in Italy
Ambiente / Il prof. Di Castelnuovo a TPI: “Il nucleare? Costi enormi e i tempi sono troppo lunghi: ecco perché dico no”
Ambiente / Il nuovo nucleare? “Si creeranno 117mila posti di lavoro in Italia”
Ambiente / La mappa dei mini-reattori
Ambiente / Cos’è il nuovo nucleare e perché se ne parla
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Dalla Foresta Amazzonica alla Barriera Corallina: così interi ecosistemi si stanno avvicinando a pericolosi punti di non ritorno