“Ho impiegato 45 anni per iniziare ad amare il mio corpo”. La testimonianza della donna che ha dato il via alla campagna per accettare i difetti fisici
Sylvia Mac ha passato la vita a cercare di nascondere le sue cicatrici. A 48 anni, ha ideato una campagna per sensibilizzare il mondo della moda verso l'inclusione delle persone che hanno difetti fisici
Sylvia Mac, 48 anni, ha creato una campagna per sensibilizzare il mondo della moda verso l’inclusione delle persone che hanno difetti fisici.
La donna ha passato la vita a cercare di nascondere le sue cicatrici da quando, all’età di 3 anni, le si è rovesciata addosso una pentola di acqua bollente che le ha causato ustioni di terzo e quarto grado sul corpo.
Sylvia Mac ha impiegato molto tempo ad accettarsi, ma ricorda molto bene il momento dell’incidente che le ha cambiato la vita.
Come ricorda le ore trascorse in ospedale e le centinaia di operazioni subite.
“Le mie cicatrici da bruciatura coprono tutto il mio corpo esclusa la faccia. Partono dal collo e arrivano fino al sedere, coprono lo stomaco e scendono sulla gamba sinistra. Sul resto del mio corpo ho dei piccoli buchi da cui hanno preso la pelle per curarmi”, ha raccontato Sylvia Mac alla Bbc.
“Crescendo sentivo le persone dire a mia madre: ‘Che bella bambina’. Nella mia testa mi dicevo: ‘Ma cosa blaterano? Sotto i vestiti sono bruciata’”.
“La mia mancanza di autostima a causa del mio aspetto fisico e delle reazioni della gente ha condizionato tutta la mia vita. Ho pensato anche al suicidio”, ha aggiunto.
In seguito Sylvia Mac si è sposata. Quando ha conosciuto suo marito gli ha subito raccontato delle sue cicatrici e lui le ha risposto che la trovava comunque bella.
Questo non è bastato a fare accettare a Sylvia il proprio corpo, nonostante abbia avuto tre figli e un nipote.
Sylvia, infatti, ha superato il trauma solo quando un giorno ha notato una persona che di nascosto la riprendeva con il telefono mentre si trovava in piscina.
Vedendo la sofferenza di sua madre che era con lei, Sylvia ha deciso che non le interessava più l’opinione che la gente aveva di lei.
È andata in spiaggia e si è tolta il copricostume. “Da quel momento in poi ho deciso di lasciare che le persone mi fotografassero e mi metto anche in posa”, ha raccontato.
“Sono andata a comprare un costume con un bel buco sulla schiena e mi sono iscritta in piscina ad Highbury, nella parte nord di Londra. Quando nuoto mi sento calma e in pace. Ho invitato anche persone che, come me, hanno cicatrici e sono sfregiate in alcune parti del corpo”.
La campagna lanciata da Sylvia Mac ha coinvolto molte persone con cicatrici sul corpo.
Uomini e donne che hanno coraggiosamente indossato costumi da bagno sponsorizzati da Swimwear365 e hanno posato per la fotografa Sophie Mayanne, il cui progetto Behind the Scars è diventato virale.
L’obiettivo è quello di incoraggiare le persone ad avere fiducia nel proprio corpo, condividendo queste immagini con i centri ricreativi, per aiutare ogni corpo a nuotare senza preoccuparsi degli altri.
Sylvia Mac ha anche creato il sito Love Disfigure per aiutare le persone che come lei hanno faticato ad accettare il proprio corpo trasformato dalle cicatrici, sfigurato, bruciato.
“Il mio messaggio è di andare avanti, fare quello che si vuole nella vita senza farsi fermare da nessuno in base all’aspetto fisico”, ha detto.
Questa galleria mostra gli scatti realizzati dalla fotografa Sophie Mayanne per la campagna ideata da Sylvia Mac.