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Chi è Zohran Mamdani, il nuovo sindaco di New York. È il primo musulmano a ricoprire la carica di primo cittadino della Grande Mela: “Il futuro è nelle nostre mani”

Immagine di copertina
Credit: AGF

Nato in Uganda, il 34enne si definisce un "musulmano progressista"

Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di New York: il candidato democratico ha sconfitto Andrew Cuomo, ex governatore dem dello Stato di New York appoggiato sia da Trump che da Elon Musk, e il repubblicano Curtis Sliwa. Mamdani, che fino a un anno fa era praticamente uno sconosciuto, diventa così il primo sindaco di fede musulmana della storia della Grande Mela. Iscritto sia al Partito Socialista Democratico che al Partito Democratico, Zohran Mamdani ha 34 anni ed è ugandese di origine indiana. Deputato dell’assemblea dello stato di New York, il neo sindaco della Grande Mela, che ha la cittadinanza statunitense dal 2018, si definisce un “musulmano progressista”.

Anti-Wall Street e filopalestinese, è stato sostenuto sin dall’inizio dal senatore Bernie Sanders e della deputata Alexandria Ocasio-Cortez, e ha vinto a sorpresa le primarie dem per scegliere il candidato sindaco. A gennaio, infatti, era dato appena all’1% per poi arrivare a sconfiggere, con il 43,5% delle preferenze, il favorito Andrew Cuomo. Favorevole alla legalizzazione della marijuana e ai diritti delle persone LGBTQ+, Mamdani durante la campagna elettorale ha promesso di “abolire il costo della vita”. Il neo sindaco dem, infatti, ha promesso, tra le altre cose, di rendere gratuiti i trasporti pubblici per i residenti, bloccare l’incremento degli affitti a prezzi calmierati per i prossimi quattro anni, di investire nella costruzione di oltre 200mila appartamenti da mettere in affitto a prezzi calmierati e di aprire supermercati municipali che vendano a prezzi all’ingrosso.

Mamdani ha proposto anche un aumento progressivo del salario minimo, con l’obiettivo di arrivare a 30 dollari l’ora entro il 2030, e di rendere gratuita l’assistenza medica per i bambini. Per finanziare queste misure, Mamdani ha proposto una tassazione più incisiva sui redditi alti e sulle aziende: un’aliquota dell’11,5% per le imprese e una tassa del 2% per i cittadini con redditi superiori al milione di dollari annui. “Il sole potrebbe essere tramontato sulla nostra città stasera, ma come disse una volta Eugene Debs, ‘vedo l’alba di un giorno migliore per l’umanità’. 
Il futuro è nelle nostre mani” sono state le prime parole di Mamdani dopo la vittoria. Il neo sindaco di New York, poi, ha sfidato Donald Trump: “Visto che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume” invitando i suoi sostenitori ad alzare la voce per farsi sentire dal presidente statunitense. Mamdani, poi, ha ricordato come New York “sia stata costruita dagli immigrati, 
alimentata dagli immigrati, e adesso guidata da un immigrato”.

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