Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La vittoria dei Sioux contro l’oleodotto in North Dakota

Immagine di copertina

È stato bocciato il percorso previsto per l'oleodotto che sarebbe dovuto passare sotto il lago Oahe, vicino alla riserva Standing Rock

Dopo mesi di proteste i nativi americani della tribù Sioux hanno vinto la loro battaglia contro il Dakota Access Pipeline, l’oleodotto che avrebbe attraversato i loro territori in Nord Dakota, passando sotto il lago Oahe. Il genio militare americano ha annunciato di aver bocciato il percorso previsto per la struttura, annunciando che esaminerà alcune alternative.

L’oleodotto, lungo 1.900 chilometri, attraversa quattro stati e ha lo scopo di abbattere i costi per il trasporto del greggio estratto nel Nord Dakota, alla frontiera con il Canada, fino all’Illinois, nel sud degli Stati Uniti. La sua costruzione è praticamente ultimata, fatta eccezione per la parte contestata.

I membri della tribù Sioux della riserva Standing Rock, che si trova a poche centinaia di metri dal luogo indicato dal progetto dell’oleodotto, hanno detto che si tratta di una “decisione storica”. Hanno espresso la loro “gratitudine eterna” all’amministrazione Obama, che ha interrotto il completamento dell’opera per consentire al genio militare – formalmente proprietario del terreno – di esprimersi.

Ma Energy Transfer Partners e Sunoco Logistics, le aziende coinvolte nel progetto del Dakota Access Pipeline, hanno criticato la scelta, sostenendo che si tratta di una “decisione puramente politica”.

I nativi americani hanno sempre sostenuto che l’oleodotto rappresenta una minaccia per l’ambiente e per le falde acquifere del territorio. Si oppongono alla costruzione della struttura anche perché questa attraverserebbe alcuni luoghi di sepoltura che sono sacri per la loro comunità.

La decisione dei militari, tuttavia, rappresenta una vittoria provvisoria, poiché può ancora essere ribaltata in appello. Inoltre il presidente eletto Donald Trump ha espresso in passato posizioni favorevoli alla costruzione dell’oleodotto, essendo stato proprietario di alcune azioni della Energy Transfer Partners. 

Le proteste dei Sioux sono iniziate ad aprile 2016 e nei mesi successivi hanno coinvolto migliaia di persone, tra cui anche ambientalisti, attivisti e persino veterani dell’esercito, che hanno fatto da “scudi umani” ai manifestanti quando sono stati utilizzati contro di loro proiettili di gomma, cannoni ad acqua e gas lacrimogeni dalle forze di polizia locali. Le autorità avevano ordinato ai manifestanti di lasciare l’area entro lunedì 5 dicembre.

— LEGGi ANCHE: Chi sono e perché protestano i nativi americani in North Dakota

Ti potrebbe interessare
Esteri / Troupe del Tg3 aggredita in Libano, l'autista muore d'infarto
Esteri / L’Idf annuncia l'inizio dell'operazione terrestre limitata nella parte Ovest del Libano meridionale: “Ucciso a Beirut comandante di Hezbollah”
Esteri / Hamas lancia razzi verso Israele durante cerimonia per il 7 ottobre. Due forti boati a Tel Aviv, sono M90 lanciati dalla Striscia. Israele annuncia morte di un ostaggio: “Il corpo è a Gaza”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Troupe del Tg3 aggredita in Libano, l'autista muore d'infarto
Esteri / L’Idf annuncia l'inizio dell'operazione terrestre limitata nella parte Ovest del Libano meridionale: “Ucciso a Beirut comandante di Hezbollah”
Esteri / Hamas lancia razzi verso Israele durante cerimonia per il 7 ottobre. Due forti boati a Tel Aviv, sono M90 lanciati dalla Striscia. Israele annuncia morte di un ostaggio: “Il corpo è a Gaza”
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Esteri / Gaza: il bilancio delle vittime sale a 41.802. Libano: nuovi raid israeliani a Beirut. Hezbollah lancia razzi sullo Stato ebraico. Onu: "Gli attacchi di Israele hanno costretto alla chiusura 37 strutture sanitarie". Il ministro degli Esteri iraniano: "Cessate il fuoco simultanei in Libano e a Gaza". Khamenei: "Il 7 ottobre fu un attacco legittimo". I Pasdaran minacciano: "Colpiremo impianti energetici israeliani in caso di attacco". Milizia irachena lancia droni sul Golan: uccisi 2 soldati dell'Idf. Yemen: forze armate Usa e Gb bombardano obiettivi Houthi
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Il Regno Unito cede a Mauritius la sovranità sulle Isole Chagos, compreso l’atollo di Diego Garcia usato dagli Usa come base militare