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Vietnam, dichiarato morto il bimbo caduto in un pozzo profondo 35 metri: “Non siamo riusciti a salvarlo”

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Una vicenda che ha ricordato molto da vicino la storia di Alfredino Rampi, e terminata, purtroppo, allo stesso modo: in Vietnam un bambino di 10 anni, Hao Nam, è morto dopo aver passato 4 giorni in un pozzo profondo 35 metri, in un cantiere nella provincia del delta del Mekong.

È scivolato in un pilastro di cemento cavo. Incessante il lavoro dei soccorritori, che hanno provato in tutti i modi ad estrarlo vivo e hanno lavorato per oltre 100 ore. Ma si è dimostrato tutto inutile.

Troppo stretto il buco nel quale l’esile corpo del bambino è passato: il diametro misura appena 25 centimetri. Il piccolo è stato sentito gridare aiuto poco dopo essere caduto, stava camminando in un’area dove è prevista la costruzione di alcuni ponti.

L’incidente risale allo scorso 30 dicembre quando il piccolo stava cercando alcuni rottami metallici con gli amici. Sebbene il cantiere fosse stato recintato con filo metallico, i ragazzini sono riusciti lo stesso a entrare.

“Le autorità lo hanno dichiarato morto e stanno cercando di recuperare il suo corpo per il funerale”, ha detto il vicepresidente della provincia meridionale di Dong Thap, Doan Tan Buu.

Una squadra di medici locali ha riferito che il bambino è deceduto per un concatenarsi di cause: il luogo dell’incidente, la profondità del pozzo, la durata dei soccorsi e le possibili lesioni subite durante la caduta.

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