Venezuela, liberata l’attivista italiana Laura Gallo, arrestata durante le manifestazioni
Laura Gallo, l’attivista italo-venezuelana arrestata lo scorso 23 gennaio, assieme ad altre 31 persone, è stata liberata.
La donna è rimasta in stato di fermo nel Circuito Judicial Penal (il comando di polizia locale) di San Felipe, nello stato di Yaracuy, a circa 300 chilometri a ovest dalla capitale Caracas, fino al 31 gennaio.
A confermare la notizia l’ambasciatore italiano a Caracas Silvio Mignano che ha seguito la vicenda sin dalle prime ore, rimanendo sempre in stretto contatto con il figlio Gabriel Gallo, avvocato e noto dirigente del partito d’opposizione Voluntad Popular.
L’attivista italiana “risulta essere in buone condizioni di salute”, sempre secondo quanto confermato dal Consolato d’Italia a Caracas, “e con la possibilità di comunicare verso l’esterno”.
Intorno a questo caso è montata una vera e propria mobilitazione, con diversi deputati venezuelani schierati in difesa della donna.
L’arresto, secondo quanto denunciato dal figlio, Gabriel Gallo, esponente dell’opposizione e dirigente del partito Voluta Popoluar, sarebbe stato “arbitrario” e “infondato”.
L’ambasciata a Caracas si “sta adoperando per tentare di risolvere la situazione”, spiegano dalla Farnesina. In base alle accuse, secondo quanto comunicato dal figlio, c’è anche quella del “terrorismo” e rischierebbe fino a 15 anni di carcere.