Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Vaticano, è morto il cardinale Pell: fu coinvolto in accuse poi cadute di pedofilia

Immagine di copertina

E’ morto a Roma all’età di 81 anni il cardinale George Pell, arcivescovo emerito di Melbourne (1996-2001) e Sidney (2001-2014), “ministro delle Finanze” del Vaticano che trascorse 400 giorni in carcere con l’accusa, poi caduta, di abusi sessuali su minori. Il porporato, ha riferito Ewtn, non ha superato le complicazioni causate da un intervento chirurgico all’anca. Nei giorni scorsi aveva partecipato in Vaticano ai funerali del papa emerito Benedetto XVI ed era tra le voci più chiare del fronte conservatore nella Chiesa cattolica.

Nominato da Giovanni Paolo II vescovo di Melbourne (1996-2001) e di Sydney (2001-2014), creato cardinale (2003) da Benedetto XVI, che accolse nella Giornata mondiale della gioventù di Sidney del 2008, Pell è stato chiamato da Francesco a Roma, che lo inserì nel consiglio dei cardinali che lo hanno coadiuvato nella riforma della Curia romana e, dal 24 febbraio 2014, lo ha posto alla guida della Segreteria per l’Economia.

Il 29 giugno 2017, però, la polizia australiana confermò l’imminente stato d’accusa per il cardinale Pell per “gravi reati sessuali” su minori, fra i quali quello di uno stupro, che sarebbero stati commessi negli anni settanta, quando Pell era parroco nella sua città natale, Ballarat. La Santa Sede contemporaneamente confermò la notizia del rinvio a giudizio del cardinale Pell e la sua partenza per l’Australia “per affrontare le accuse che gli sono state mosse”.

L’11 dicembre 2018 Pell fu giudicato colpevole di abusi sessuali su due chierichetti di 13 anni dalla giuria della County Court dello Stato di Victoria e il 13 marzo 2019 condannato a una pena detentiva di 6 anni. Il cardinale, che si è sempre dichiarato innocente, ha quindi annunciato il ricorso in appello, che è stato respinto e la condanna confermata. E per il cardinale si sono aperte le porte del carcere, dove è rimasto oltre 400 giorni.

Nel mese di novembre di quell’anno, alla luce dei numerosi vizi formali nelle procedure processuali segnalati dal giudice Mark Weinberg, la Corte Suprema dell’Australia ha ammesso la richiesta di appello presentata da Pell. Il 7 aprile 2020 il cardinale è stato prosciolto all’unanimità dalla stessa Corte.

Quindi il ritorno a Roma, dove abitava senza un incarico. Con Papa Francesco ha avuto un rapporto complesso. Tra i grandi elettori del Pontefice argentino nel Conclave del 2013, e membro dei suoi consiglieri più ristretti, non ha però esitato a criticare frontalmente Francesco sulle sue aperture dottrinali. Sull’economia, Pell, una sensibilità capitalista, non seguiva il Papa, e sollevò alcune riserve sull’enciclica Laudato si’. Fu tra i 13 firmatari di una lettera che criticava, ad esempio, l’ipotesi, poi effettivamente approvata, di concedere in alcuni casi la comunione ai divorziati risposati, durante il combattuto doppio sinodo sulla famiglia del 2014-2015. Visse il ritorno in Australia, avallato dal Papa, come un esilio.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Chi paga per i video di Israele che “aiuta” la popolazione di Gaza: così Tel Aviv influenza l’opinione pubblica italiana
Esteri / Guerra tra Israele e Iran: ecco cosa sappiamo finora a una settimana dall’inizio del conflitto
Esteri / Il direttore dell’Agenzia Onu per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi: “Non avevamo alcuna prova di uno sforzo sistematico (da parte dell’Iran) per ottenere un’arma nucleare”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Chi paga per i video di Israele che “aiuta” la popolazione di Gaza: così Tel Aviv influenza l’opinione pubblica italiana
Esteri / Guerra tra Israele e Iran: ecco cosa sappiamo finora a una settimana dall’inizio del conflitto
Esteri / Il direttore dell’Agenzia Onu per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi: “Non avevamo alcuna prova di uno sforzo sistematico (da parte dell’Iran) per ottenere un’arma nucleare”
Esteri / La Casa Bianca apre al negoziato: "Witkoff in contatto con gli iraniani. Trump deciderà se intervenire entro due settimane". Netanyahu: "Rovesciare il regime non è un obiettivo, ma può essere un risultato"
Esteri / Trump: "Iran deve arrendersi senza condizioni, questo è il mio ultimatum definitivo". La replica di Tehran: "Guerrafondaio". Khamenei: “Israele ha commesso un grande errore, pagherà. Le conseguenze di un attacco americano saranno irreparabili”
Esteri / Trump attacca Macron dopo aver lasciato il G7: "Emmanuel si sbaglia sempre"
Esteri / Trump: "Sappiamo dov'è Khamenei. Vogliamo la resa incondizionata". Media Usa: "Il presidente valuta di entrare in guerra"
Esteri / Netanyahu: “Dominiamo i cieli di Teheran, questo cambia tutto”. Media: “Lo staff di Khamenei cerca salvacondotto in Russia”
Esteri / Massiccio raid di Israele su Teheran: uccisi i vertici dell'intelligence dei pasdaran. L'Iran bombarda lo Stato ebraico con l'aiuto degli Houthi. Il retroscena: "Trump ha posto il veto sull'uccisione di Khamenei". Ma Netanyahu smentisce
Esteri / Riprendono i raid di Israele contro l'Iran: 78 morti. La reazione di Teheran: missili su Tel Aviv e Gerusalemme, 3 vittime. Gli ayatollah minacciano anche Usa, Regno Unito e Francia