Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Turchia, le elezioni comunali di Istanbul (perse da Erdogan) vanno ripetute

Immagine di copertina
Credit: Afp/Muhammed Enes Yildirim / Anadolu Agency

La Commissione elettorale suprema della Turchia (Ysk) ha deciso a maggioranza che le elezioni amministrative di Istanbul del 31 marzo scorso, che hanno sancito la storica sconfitta del partito del presidente Recep Tayyip Erdogan, dovranno essere ripetute.

Con una decisione non appellabile, i giudici hanno accolto i ricorsi per presunti brogli presentati dalle forze a sostegno di Erdogan. La notizia è riportata dall’agenzia di stampa pubblica turca Anadolu.

Le nuove elezioni potrebbero tenersi il 2 giugno, ma non c’è ancora l’ufficialità.

Le elezioni erano state vinte da Ekrem Imamoglu, candidato dell’opposizione con il Partito repubblicano popolare (Chp), che aveva inaspettatamente sconfitto Mehmet Ozhaseki, del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) e fedelissimo del presidente Erdogan.

L’Akp e i suoi alleati nazionalisti del Mhp avevano chiesto di ripetere le votazioni parlando di presunte irregolarità che avrebbero condizionato il risultato.

Nelle scorse settimane le operazioni di voto erano state oggetto di indagini per la presenza nei seggi di persone legate all’imam Fethullah Gulen, accusato da Ankara di essere l’ispiratore del tentato colpo di stato del luglio 2016.

Anadolu parla, in particolare, di 43 funzionari vicini al movimento di Gulen.

“Non importa quanto torturino le schede: se c’è giustizia in questo paese, se ci sono leggi in questo paese, i risultati non cambieranno”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il neo-sindaco Ozhaseki.

Il presidente del Chp, Kemal Kilicdaroglu, ha accusato il presidente Erdogan e il Mhp di aver tentato di esercitare pressioni politiche sulla Commissione elettorale per ordinare la ripetizione del voto. Erdogan ha respinto le accuse, dicendo che il suo partito stava solo esercitando i suoi diritti legali.

 

Elezioni in Turchia: il partito di Erdogan è primo, ma perde Ankara e Istanbul
Elezioni in Turchia: “Il tempo di Erdogan è finito: è ora che faccia i bagagli e se ne vada”
Turchia: eletto il primo sindaco comunista nella storia del paese
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”