Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:09
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Come Facebook ha aiutato le vittime del terremoto

Immagine di copertina

Il social network attraverso un servizio chiamato Safety Check ha permesso agli utenti Facebook di sapere se si sono salvati dal terremoto in Nepal

In seguito al terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso sabato, alcuni utenti su Facebook hanno ricevuto una strana notifica la quale segnalava che i loro amici, residenti o in viaggio nell’area del terremoto, erano stati contrassegnati come “salvi”.

Il mistero è stato risolto il giorno del sisma dallo stesso fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg. Tramite uno status pubblicato sul social network, Zuckerberg ha spiegato che le notifiche provenivano da un nuovo servizio chiamato Safety Check, pensato proprio per essere utilizzato durante tragedie come questa in cui, ha commentato, “essere in grado di connetterci con le persone che amiamo è ciò che conta davvero”.

Una volta attivato il servizio, Safety Check localizza gli utenti Facebook presenti nelle prossimità di una calamità naturale. Quest’ultimi poi ricevono una notifica con cui viene chiesto loro di confermare se sono al sicuro oppure di trovarsi in un’area diversa da quella colpita dalla catastrofe.

Quelli che scelgono la prima opzione, generano un’ulteriore notifica indirizzata ai loro amici e followers, consentendogli di individuare chi, tra gli amici su Facebook, era presente al momento del disastro e si è messo in salvo.

Safety Check in realtà, è stato messo a disposizione per la prima volta in occasione dello tsunami che colpì il Giappone nel 2011. È stato il terremoto in Nepal, tuttavia, ad evidenziare i limiti intrinseci di questo strumento. L’acquisto degli smartphone in Nepal infatti –uno dei Paesi più poveri dell’Asia – è piuttosto basso, e sei nepalesi su sette non risultano iscritti al social network.

L’elettricità inoltre, se già risulta inaffidabile nel territorio nepalese in assenza di cataclismi, è mancata del tutto nelle ore successive al terremoto, limitando ulteriormente l’utilizzo dei cellulari, dei tablet o dei computer.

Ciononostante, coloro che sono iscritti a Facebook e hanno potuto accedervi, hanno tratto un reale vantaggio dal servizio; sono stati in molti a valutare positivamente il servizio di Safety Check.

Come l’utente Tamy Lemos, che ha commentato lo status di Zuckerberg affermando: “questo social network non è fatto solo di condivisioni e di likes. Quando la tua famiglia è in pericolo, utilizzi qualunque mezzo pur di sapere che sono al sicuro. Sono felice che Facebook abbia potuto aiutarmi in una tragedia come questa.”

Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Ti potrebbe interessare
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Esteri / Ucraina: Trump sente Putin e Zelensky e annuncia negoziati con la Russia. Ecco cosa si sono detti
Esteri / Haiti: le violenze sessuali contro i bambini sono aumentate del 1.000%
Esteri / Gaza, la tregua è a rischio: scambio di accuse tra Israele e Hamas. Netanyahu: “Pronti a riprendere i raid”
Esteri / Zelensky: “Pronto a uno scambio di territori con la Russia. Offro ricchi profitti alle aziende Usa”
Economia / Elon Musk vuole anche ChatGPT ma l’a.d. di OpenAI lo gela
Esteri / Gaza, Trump: “Tregua da annullare se Hamas non libera gli ostaggi”. E minaccia Egitto e Giordania
Esteri / Ucraina, Trump: “Un giorno potrebbe essere russa. Da Kiev voglio 500 miliardi in terre rare”