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Taiwan, sale la tensione: aerei e navi cinesi superano la linea mediana dello Stretto. “Azione irresponsabile”

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Credit: Esercito popolare di liberazione/Xinhua via ZUMA Press

Taiwan, sale la tensione: aerei e navi cinesi superano la linea mediana dello Stretto. “Azione irresponsabile”

Sale ancora la tensione a Taiwan, dove stamattina aerei e navi da guerra cinesi hanno superato la linea mediana dello stretto che divide l’isola di Taiwan dalla Cina continentale. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Taiwan nel secondo giorno delle esercitazioni militari più grandi mai tenute dalle forze cinese intorno all’isola, in risposta alla visita della presidente della Camera statunitense Nancy Pelosi.

La visita, definita “maniacale e irresponsabile” dal ministro degli Esteri cinese, è stata preceduta da un crescendo di minacce da parte della Cina, che considera Taiwan una propria provincia. Ieri l’esercito cinese ha lanciato 11 missili balistici finiti nelle acque al largo delle parti nord-orientali e sud-occidentali di Taiwan, alcuni dei quali hanno sorvolato l’isola prima di cadere in acque giapponesi.

Secondo il ministero della Difesa di Tapei, a partire dalle 11 di stamattina (le 5 in Italia) “più aerei da guerra e navi da guerra cinesi hanno condotto esercitazioni intorno allo Stretto di Taiwan e hanno attraversato la linea mediana dello Stretto”. Manovre definite “altamente provocatorie” dalle autorità di Tapei. Secondo la stampa cinese, si è trattato della prima volta che missili lanciati durante un’esercitazione abbiano attraversato l’isola.

Oggi diverse compagnie aeree asiatiche hanno cancellato voli da e per Taiwan a causa delle esercitazioni militari cinesi, come Korean Air Lines e Singapore Airlines. Altre, come Japan Airlines, stanno ancora operando voli verso l’isola, evitando però lo spazio aereo interessato dalle esercitazioni.

“Potrebbero cercare di impedire di entrare a Taiwan, impedirne i viaggi, ma non permetteremo in alcun modo di isolarla”, ha detto oggi Nancy Pelosi, a Tokyo per l’ultima tappa del suo tour in Asia. “Fin dall’inizio abbiamo detto che non intendevamo cambiare la situazione in Asia o a Taiwan”, ha detto durante una conferenza stampa, spiegando che il suo tour diplomatico, che l’ha vista far tappa a Taiwan, non ha come scopo “il cambiamento dello status quo”.

In una nota, la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha lanciato un appello alla comunità internazionale per “sostenere la democratica Taiwan e fermare qualsiasi escalation della situazione regionale in tema di sicurezza”, parlando di un’azione militare “irresponsabile” da parte della Cina. “Ci sforziamo di mantenere lo status quo attraverso lo Stretto con una mente sempre aperta per dialoghi costruttivi”, ha aggiunto Tsai.

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