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La Svezia ha distribuito un manuale in cui spiega ai cittadini cosa fare in caso di guerra

Immagine di copertina
Militari svedesi. Credit: Getty Images

Volantini simili erano stati distribuiti in Svezia per la prima volta nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale. Di recente, la Svezia ha aumentato la spesa militare e reintrodotto la leva militare

Il governo svedese ha iniziato ad inviare alle famiglie del paese un manuale informativo spiega alla popolazione cosa fare in caso di guerra.

“Se scoppia una crisi o una guerra” illustra come mettere al sicuro beni di prima necessità come cibo, acqua e fonti di calore, che tipo di allarmi ci sono e che significato hanno e in che modo ciascun cittadino può contribuire alla sicurezza del paese.

Il pamphlet di 20 pagine, illustrato con immagini di sirene, aerei da guerra e famiglie che scappano dalle loro case, prepara la popolazione ai danni di attacchi informatici e terroristici e include una pagina in cui si spiega come identificare le notizie false.

“Anche se la Svezia è più sicura di molti altri paesi, ci sono ancora minacce alla sua sicurezza ed indipendenza”, spiega la brochure.

“Se sei preparato, puoi contribuire a migliorare le capacità del paese di far fronte a una grave minaccia”.

Manuali simili erano stati distribuiti in Svezia per la prima volta nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale. La versione aggiornata della brochure è stata inviata regolarmente fino al 1961 alla popolazione civile e fino al 1991 agli ufficiali del governo.

“La società civile è vulnerabile, perciò dobbiamo prepararci”, ha spiegato Dan Eliasson dell’agenzia governativa che si occupa del progetto.

“Al momento le informazioni disponibili e i consigli concreti sono pochi e noi vogliamo fornirne di nuovi”.

La pubblicazione arriva in un momento in cui il dibattito sulla sicurezza e sulla possibilità di entrare nella NATO si è intensificato nel paese, soprattutto dopo l’annessione della Russia della Crimea nel 2014 e le incursioni nelle acque e nei cieli svedesi di sottomarini e aerei russi.

La Svezia ha iniziato a investire maggiormente nel settore della difesa e l’anno scorso si è tenuta la più grande esercitazione militare degli ultimi 25 anni.

Inoltre, nel paese è stata reintrodotta la leva obbligatoria e sono stati resi noti alcuni piani stabiliti con la Danimarca per contrastare gli attacchi informatici e le campagne di disinformazione della Russia.

Il volantino consiglia ai cittadini svedesi cosa fare in una situazione in cui è difficile trovare riparo dal freddo, diventa complicato comprare e preparare del cibo e ci si ritrova senza acqua, senza soldi in banca o con cellulari non più funzionanti.

Si suggerisce alle persone di controllare le principali fonti di informazioni, facendo presente che “alcuni Stati e organizzazioni stanno già cercando di influenzare i nostri valori e il modo in cui agiamo…e di ridurre la nostra resilienza e la volontà di difenderci”.

Una sezione intitolata “consigli per la preparazione in casa” spiega nel dettaglio come rifornirsi di bottiglie d’acqua, abiti caldi e sacchi a pelo, e “cibo a lunga conservazione che può essere preparato velocemente e che richieda poco acqua o che può essere consumato senza cottura”.

Nel caso di un conflitto armato “tutti sono devono contribuire, abbiamo bisogno di tutti” per la “difesa totale” della Svezia: chiunque tra i 16 e 70 anni “può essere chiamato per fornire il proprio aiuto in caso di una minaccia di guerra o di un conflitto vero e proprio”.

Se la Svezia dovesse essere attaccata da un altro paese, si spiega, “non ci arrenderemo. Tutte le informazioni secondo cui la resistenza deve finire sono false”.

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