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Home » Esteri

Michael Bloomberg potrebbe candidarsi presidente degli Stati Uniti

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Secondo i media statunitensi il miliardario starebbe preparando la sua campagna come candidato indipendente

Il miliardario Michael Bloomberg, fondatore dell’azienda di mass media Bloomberg L.P. ed ex sindaco di New York tra il 2001 e il 2013, potrebbe candidarsi come presidente degli Stati Uniti come indipendente. A dirlo è il New York Times, che riporta l’indiscrezione secondo cui il miliardario avrebbe chiesto ai suoi consiglieri di preparare una strategia per una possibile campagna elettorale da indipendente.

S&D

Gli Stati Uniti sono un paese storicamente dominato da un sistema a due partiti, i Democratici e i Repubblicani, ma in vista delle elezioni che si terranno nel novembre del 2016 Bloomberg avrebbe visto uno spazio politico.

Il miliardario, infatti, è stato prima vicino al Partito Democratico, quindi ai Repubblicani, con cui è stato eletto sindaco di New York, carica cui è stato riconfermato da indipendente. Per questo, è considerato generalmente un politico liberale, moderato e indipendente che può potenzialmente prendere voti da entrambi i grandi partiti.

Lo spazio politico sarebbe nato dalla possibilità di una candidatura debole da parte dei democratici come quella di Hillary Clinton, che ultimamente è data in forte discesa nei sondaggi, tanto che potrebbe essere messa in seria difficoltà dal suo sfidante Bernie Sanders, uno degli esponenti più a sinistra del partito.

I Repubblicani, invece, hanno come favorito Donald Trump, miliardario dalle posizioni estreme che potrebbero spaventare molti elettori moderati.

L’ultima candidatura fuori dagli schieramenti ad aver superato il 10 per cento alle elezioni presidenziali statunitensi è stata quella del miliardario Ross Perot, che nel 1992 ottenne come indipendente il 18,9 per cento dei consensi. Nel 1996 provò a candidarsi nuovamente, fermandosi all’8,4 per cento.

L’ultimo candidato fuori dai due grandi partiti a riuscire addirittura a vincere in almeno uno stato è stato George Wallace: questo episodio risale addirittura al 1968.

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