Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Scrittrice iraniana condannata per aver scritto un racconto sulla lapidazione

Immagine di copertina

Golrokh Ebrahimi Iraee dovrà passare sei anni nella famigerata prigione di Evin a Teheran per aver raccontato cosa prova una donna che ne vede un'altra uccisa a sassate

Una scrittrice e attivista per i diritti umani iraniana è stata condannata a sei anni di carcere per aver scritto un racconto sulla lapidazione che, tuttavia, non è mai stata pubblicata.

S&D

Le autorità iraniane hanno comunque rilevato, durante un processo che Amnesty International ha definito farsesco e grottesco, che Golrokh Ebrahimi Iraee è colpevole di aver “insultato la sacralità dell’islam” e di aver “diffuso propaganda contro il sistema”.

Infatti, la lapidazione è una pratica ispirata alla Sharia (la legge islamica) tuttora applicata dalle autorità iraniane in nome della moralità, in particolare contro donne accusate di adulterio.

Il testo di Ebrahimi Iraee descrive la reazione emotiva di una giovane donna che guarda il film La lapidazione di Soraya M, una pellicola che racconta la storia vera di una donna lapidata a morte. 

La vista del brutale omicidio indigna la spettatrice talmente tanto che brucia una copia del Corano.

Ma il racconto di Ebrahimi Iraee è finito nelle mani delle Guardie rivoluzionarie il 6 settembre 2014, quando vennero ad arrestare il marito, anch’egli uno scrittore e attivista, Arash Sadeghi.

Secondo quanto ha riferito Amnesty, Ebrahimi Iraee fu trasportata alla prigione Evin di Teheran e rinchiusa per venti giorni senza accesso a un legale e senza poter comunicare con la propria famiglia.

Venne interrogata per ore con gli occhi bendati e il viso rivolto contro un muro, mentre le ripetevano continuamente che sarebbe potuta essere giustiziata per aver insultato l’islam.

Ebrahimi Iraee ha raccontato anche che poteva sentire l’interrogatorio del marito nella cella accanto. Sadeghi, in seguito, ha riferito di essere stato picchiato e torturato mentre era in custodia.

Dopo la condanna, la scrittrice dovrà consegnarsi alla prigione di Evin, dove il marito sta già scontando una pena di 15 anni. Tra i detenuti dell’istituto ci sono numerosi prigionieri politici, intellettuali, studiosi e giornalisti.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Esteri / Accordi di Abramo: anatomia di un fallimento geopolitico
Esteri / L’Iran è un Paese spaccato a metà
Esteri / Le elezioni Usa saranno un bivio tra guerra e pace
Esteri / La nuova mappa delle alleanze in Medio Oriente
Esteri / Tra Netanyahu e Biden ne resterà soltanto uno: ecco perché “Bibi” disobbedisce a Joe
Esteri / Perché nessuno ha fermato Netanyahu?
Esteri / Il doppio standard è un male anche per Israele