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    Russia, tre medici caduti dalla finestra in circostanze misteriose: avevano criticato la gestione dell’emergenza

    Credits: EPA/MAXIM SHIPENKOV
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 5 Mag. 2020 alle 16:10 Aggiornato il 5 Mag. 2020 alle 16:31

    Russia, tre medici caduti da finestra in circostanze misteriose | Coronavirus

    Nella Russia che, come il resto del mondo, combatte la sua lotta contro il Coronavirus, nelle scorse settimane tre medici sono caduti dalla finestra in circostanze misteriose: due di loro sono morti, mentre uno è attualmente ricoverato in ospedale in condizioni critiche. L’ultimo incidente, in ordine di tempo, è stato quello avvenuto il 2 maggio scorso ad Alexander Shulepov, che ha riportato una frattura cranica dopo essere caduto dal secondo piano di un ospedale di campagna, nel quale era in cura per il Covid-19. Prima di lui, a cadere dalla finestra di un ospedale – rimanendone uccise – erano state Elena Nepomnyashchaya, in Siberia, e Natalia Lebedeva, a Mosca.

    Sui tre casi la polizia ha avviato le indagini, nonostante li abbia classificati come “tragici incidenti”. A destare sospetti è il fatto che tutti e tre i medici, in modi diversi, avevano criticato la gestione dell’emergenza Coronavirus all’interno delle loro strutture. Shulepov, 37 anni, aveva girato un video con un collega in cui denunciava che il primario dell’ospedale del villaggio lo aveva costretto a lavorare, nonostante fosse risultato positivo al tampone. Inoltre, l’operatore sanitario aveva denunciato la mancanza di dispositivi di protezione. Il video ha fatto molto discutere, al punto che lo stesso Shulepov, poco dopo, ne ha diffuso un secondo in cui faceva marcia indietro e ritirava le accuse, definendole “emotive”. Nei guai, insieme a Shulepov, è finito anche un suo collega, Alexander Kosyakin, l’uomo che ha girato il video in questione: il medico è stato accusato di diffondere fake news sul virus, un reato che in Russia comporta fino a cinque anni di detenzione, secondo una legge di recente approvazione.

    Per quanto riguarda le altre due dottoresse, entrambe morte, secondo alcuni media locali Lebedeva era stata indicata come la responsabile della diffusione del contagio presso il centro di addestramento per cosmonauti, Città delle Stelle. La donna si sarebbe tolta la vita dopo aver scoperto di essere positiva al Coronavirus. Nepomyashchaya, primario a Krasnoyarsk, è invece caduta dal quinto piano mentre parlava con cui alcuni funzionari della sanità pubblica. Nei giorni precedenti, la dottoressa aveva deciso di non accettare pazienti Covid nella sua struttura, a causa della mancanza di adeguate protezioni per il personale medico.

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