Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il presidente della Russia Vladimir Putin si recherà in visita in Turchia il 12 febbraio per incontrare il suo omologo Recep Tayyip Erdogan

Immagine di copertina

Ankara non aderisce alla Corte penale internazionale quindi il leader del Cremlino non rischia l'arresto

Il presidente russo Vladimir Putin si recherà in visita in Turchia il prossimo 12 febbraio per incontrare il suo omologo Recep Tayyip Erdogan. Lo ha confermato oggi un funzionario turco all’agenzia di stampa Reuters, dopo le indiscrezioni trapelate negli scorsi giorni da parte russa.

La visita del leader del Cremlino sarà la prima in un Paese membro della Nato dal 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa dell’Ucraina. Dal marzo dello scorso anno, gli spostamenti di Putin sono stati limitati dal mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale, che accusa il presidente russo di essere coinvolto nella deportazione in di centinaia di bambini ucraini, considerata un crimine di guerra.

Il governo russo ha sempre respinto al mittente queste accuse, definendole oltraggiose, ma le ha in ogni caso bollate come giuridicamente nulle visto che Mosca non aderisce alla Corte penale internazionale.

Nemmeno la Turchia ha firmato lo Statuto di Roma che istituisce la CPI, quindi Putin può recarsi in visita nel Paese senza timore di essere arrestato.

Pur avendo sostenuto militarmente Kiev ancor prima dell’invasione, Ankara ha mantenuto buoni rapporti con Mosca anche durante il conflitto. Negli ultimi due anni, Erdogan ha più volte ribadito il sostegno turco all’integrità territoriale ucraina, opponendosi però al contempo alle sanzioni imposte da Usa, Regno Unito, Unione europea e G7 contro la Russia.

Nel luglio del 2022, insieme alle Nazioni Unite, il presidente turco aveva anche mediato un accordo per l’esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero, abbandonato unilateralmente dal Cremlino dopo soli 12 mesi. Negli scorsi giorni, il consigliere di Putin, Yuri Ushakov, ha smentito che l’incontro con Erdogan possa portare a un negoziato con Kiev ma i media turchi scommettono che il leader di Ankara tenterà almeno di rilanciare l’intesa sul grano.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”