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Home » Esteri

La Polonia abbatte droni russi nel suo territorio e invoca l’articolo 4 della Nato: “Mai stati così vicini al conflitto mondiale”

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In azione sono entrati gli aerei dell'Alleanza tra cui anche velivoli italiani

Nella notte tra martedì e mercoledì, una decina di droni russi impiegati 
in un attacco contro l’ovest dell’Ucraina occidentale hanno violato lo spazio aereo polacco. I droni, che secondo le autorità di Varsavia sono entrati più volte nello spazio aereo polacco, a circa 200 chilometri da Varsavia, sono stati abbattuti dall’esercito della Polonia che ha denunciato l’accaduto come “un atto di aggressione che ha creato una reale minaccia alla sicurezza dei nostri cittadini”. Per abbattere i droni russi, oltre ai caccia F-16 polacchi, sono sono stati impiegati anche aerei da ricognizione Awacs italiani e F-35 olandesi.

La violazione territoriale da parte della Russia ha provocato lo sdegno dei principali leader europei mentre i vertici Nato si sono riuniti per discutere della vicenda. “Il mio messaggio a Putin è chiaro: fermi la guerra in Ucraina, fermi l’escalation bellica, che ora sta praticamente montando contro i civili e le infrastrutture, e smetta di violare lo spazio aereo alleato. Inoltre, sappia che siamo pronti, siamo vigili e difenderemo ogni centimetro del territorio Nato” ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte.

Mentre un funzionario russo, Andrej Ordash, ha dichiarato che i droni russi sono entrati “dal lato ucraino”, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha preferito non commentare la vicenda aggiungendo, però, che ci saranno “terribili conseguenze” se alcuni Paesi europei decidessero di inviare truppe in Ucraina: “Come sempre, ci sono Paesi che assumono una posizione sconsiderata, che o non comprendono, o non vogliono comprendere le terribili conseguenze 
di azioni così avventate. E ci sono Paesi che comprendono molto meglio la realtà”.

Il premier polacco Donald Tusk, intanto, ha annunciato che la Polonia invocherà 
l’articolo 4 della Nato affermando che la prospettiva di un grande conflitto militare 
è “più vicina che in qualsiasi altro momento dalla Seconda guerra mondiale”. Il primo ministro ha quindi aggiunto: “Non c’è motivo di affermare che siamo in uno stato 
di guerra, ma la situazione è significativamente più pericolosa di tutte le precedenti”.

Che cos’è l’articolo 4 della Nato

Ecco che cosa recita: “Le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una qualsiasi delle Parti siano minacciate”. Si tratta, quindi, di una consultazione tra tutte le Nazioni che fanno parte dell’Alleanza Atlantica, le quali devono discutere le azioni da intraprendere per rispondere a una minaccia. L’articolo 4 è stato invocato solo sette volte dalla creazione della Nato nel 1949, 
l’ultima delle quali nel 2022, dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

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