Ok al piano di Netanyahu: Israele occuperà Gaza City. L’Onu: “Si fermi immediatamente”
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Arriva dopo dieci ore di discussione l’ok del gabinetto di sicurezza israeliano alla proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu di conquistare Gaza City. Dall’inizio della guerra, l’Idf ha evitato di entrare in buona parte dell’area della città. L’operazione richiederà l’evacuazione dell’area in cui attualmente vive circa un milione di abitanti della Striscia.
Ora l’esercito, che aveva sollevato obiezioni sulla fattibilità e la pericolosità del piano, si prepara a conquistare e occupare anche le aree della Striscia che finora aveva lasciato libere. Dopo la decisione del gabinetto di sicurezza, un alto funzionario israeliano ha sottolineato che “l’operazione che l’Idf preparerà riguarda solo Gaza City: l’obiettivo è evacuare tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre 2025 (data del secondo anniversario del massacro di Hamas nel sud di Israele). Verrà imposto un assedio ai terroristi rimasti nella zona e nel frattempo l’esercito manovrerà dentro la città”.
Le reazioni
Non mancano le reazioni a questa decisione. L’Onu esige che Israele “fermi immediatamente” il proprio piano di controllo militare sulla Striscia di Gaza. Lo riferisce un comunicato. Il piano del governo israeliano per una completa presa militare della Striscia di Gaza occupata rischia di tradursi in sofferenze indicibili e crimini atroci e deve essere “immediatamente fermato”, ha affermato oggi l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk.
“Il governo tedesco non autorizzerà alcuna esportazione di attrezzature militari che potrebbero essere utilizzate nella Striscia di Gaza fino a nuovo avviso”, è quanto dichiara il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz. “La decisione del governo israeliano di estendere ulteriormente la sua operazione militare a Gaza deve essere riconsiderata. Allo stesso tempo, è necessario che tutti gli ostaggi, detenuti in condizioni disumane, vengano rilasciati. Inoltre, gli aiuti umanitari devono poter accedere immediatamente e senza ostacoli a Gaza per fornire ciò che è urgentemente necessario sul campo. È necessario un cessate il fuoco immediato”, scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Hamas ha respinto il piano del premier israeliano Benjamin Netanyahu di occupare Gaza City, che ha ricevuto il via libera del Gabinetto di sicurezza. In una dichiarazione ha affermato che la popolazione di Gaza “continuerà a ribellarsi contro l’occupazione”. La Cina ha espresso “serie preoccupazioni” per il piano di Israele di prendere il controllo di Gaza City, esortando il governo Netanyahu a “cessare immediatamente le azioni pericolose”. “Gaza appartiene al popolo palestinese ed è una parte inseparabile del territorio palestinese”, ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri. Parla di errore il premier britannico Keir Starmer: “È sbagliata la decisione del governo israeliano di intensificare ulteriormente la sua offensiva a Gaza e lo sollecitiamo a rivalutarla – afferma in una dichiarazione diffusa da Downing Street – Questo passo non contribuirà in alcun modo a porre fine al conflitto o a ottenere la liberazione degli ostaggi. Porterà solo altro spargimento di sangue”.