Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:05
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Perché Zohran Mamdani non potrà mai diventare presidente degli Stati Uniti

Immagine di copertina
Credit: AGF

Il nuovo volto della sinistra statunitense è nato in Uganda e, pur avendo la cittadinanza Usa, non può correre per la Casa Bianca

Nonostante il trionfo a New York, i democratici non potranno fare affidamento sul nuovo volto della sinistra statunitense Zohran Mamdani per la corsa alla Casa Bianca: il neo sindaco della Grande Mela, infatti, non potrà mai diventare presidente degli Stati Uniti d’America. Il motivo è piuttosto semplice: Mamdani, nonostante abbia la cittadinanza americana, è nato in Uganda ed è figlio della regista Mira Nair, indiana, e Mahmood Mamdani, professore alla Columbia, ugandese di origine indiana. Secondo l’articolo 2 della Costituzione statunitense, infatti, Mamdani non è un “natural born citizen”. La Carta statunitense, infatti, rende inaccessibile per chi non è nato negli Usa o non sia figlio di cittadini statunitensi la Casa Bianca, a meno che l’articolo in questione non venga modificato.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da TPI (@tpi)

Diventato il primo sindaco di fede musulmana della storia di New York, Mamdani, 34 anni, ha la cittadinanza statunitense dal 2018. Iscritto sia al Partito Socialista Democratico che al Partito Democratico, si definisce un “musulmano progressista”. Anti-Wall Street e filopalestinese, favorevole alla legalizzazione della marijuana e ai diritti delle persone LGBTQ+, Mamdani durante la campagna elettorale ha promesso di “abolire il costo della vita”. Il neo sindaco dem, infatti, ha promesso, tra le altre cose, di rendere gratuiti i trasporti pubblici per i residenti, bloccare l’incremento degli affitti a prezzi calmierati per i prossimi quattro anni, di investire nella costruzione di oltre 200mila appartamenti da mettere in affitto a prezzi calmierati e di aprire supermercati municipali che vendano a prezzi all’ingrosso.

Mamdani ha proposto anche un aumento progressivo del salario minimo, con l’obiettivo di arrivare a 30 dollari l’ora entro il 2030, e di rendere gratuita l’assistenza medica per i bambini. Per finanziare queste misure, Mamdani ha proposto una tassazione più incisiva sui redditi alti e sulle aziende: un’aliquota dell’11,5% per le imprese e una tassa del 2% per i cittadini con redditi superiori al milione di dollari annui. “Il sole potrebbe essere tramontato sulla nostra città stasera, ma come disse una volta Eugene Debs, ‘vedo l’alba di un giorno migliore per l’umanità’. 
Il futuro è nelle nostre mani” sono state le prime parole di Mamdani dopo la vittoria. Il neo sindaco di New York, poi, ha sfidato Donald Trump: “Visto che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume” invitando i suoi sostenitori ad alzare la voce per farsi sentire dal presidente statunitense. Mamdani, poi, ha ricordato come New York “sia stata costruita dagli immigrati, 
alimentata dagli immigrati, e adesso guidata da un immigrato”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”