Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:03
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le Nazioni Unite accusano l’Isis di genocidio ai danni del popolo yazida

Immagine di copertina

Gli yazidi sono stati sistematicamente uccisi, torturati e fatti schiavi dai jihadisti: sono state trovate almeno quaranta fosse comuni

Nell’estate del 2014 l’avanzata del sedicente Stato islamico sembrava inarrestabile in Siria e nell’Iraq settentrionale. A farne drammaticamente le spese è stata più di tutti l’antica comunità degli yazidi, i cui membri sono stati sistematicamente uccisi, torturati e fatti schiavi dai jihadisti.

S&D

Quando il gruppo estremista ha preso il controllo della regione yazida di Shingle nel nord dell’Iraq, un fiume di quasi 400mila sfollati si è riversato a Duhok e Irbil, nel Kurdistan iracheno.

Per coloro che sono rimasti intrappolati nella regione del monte Sinjar il destino è stato tragico: oltre temila donne e ragazze yazide sono state rapite dai miliziani per farne schiave sessuali, mentre i ragazzi di età inferiore ai 14 anni sono stati separati dalle loro madri, trasportati lontano e costretti a convertirsi all’Islam sottoponendoli a una rigida formazione religiosa e militare.

Adesso una commissione d’inchiesta sulla Siria delle Nazioni Unite ha dichiarato, basandosi sui terribili racconti dei rifugiati e dei sopravvissuti, che si è trattato di genocidio, cioè di pulizia etnica sistematica.

“Abbiamo scoperto almeno quaranta fosse comuni, ma un terzo dei territori in cui vivevano gli yazidi è ancora sotto il controllo del sedicente Stato islamico”, spiega Haider Elias, presidente di Yazda, un’organizzazione a sostegno del popolo yazida.

Alcuni testimoni hanno raccontato di un massacro in cui sarebbero state giustiziate contemporaneamente trecento persone. Almeno 3.200 tra donne e bambini sono ancora prigionieri dell’Isis.

Gli yazidi sono una setta religiosa che combina elementi di antiche religioni mediorientali. L’Isis li considera adoratori del diavolo, tanto da poter essere uccisi o ridotti in schiavitù impunemente. 

“Nessun altro gruppo religioso presente nei territori controllati dall’Isis ha subito una persecuzione paragonabile a quella degli yazidi, ma negli ultimi due anni non è stato fatto nulla per aiutare queste persone”, conclude il rapporto delle Nazioni Unite.

Benedetta Argentieri

Thomson Reuters
Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Ti potrebbe interessare
Esteri / Peggiorano le condizioni di Re Carlo: “Sta molto male, ci si prepara al peggio”
Esteri / Meloni annuncia: "Papa Francesco parteciperà al G7 | VIDEO
Esteri / Houthi: i ribelli del Mar Rosso che combattono Israele
Esteri / Accordi di Abramo: anatomia di un fallimento geopolitico
Esteri / L’Iran è un Paese spaccato a metà
Esteri / Le elezioni Usa saranno un bivio tra guerra e pace
Esteri / La nuova mappa delle alleanze in Medio Oriente
Esteri / Tra Netanyahu e Biden ne resterà soltanto uno: ecco perché “Bibi” disobbedisce a Joe
Esteri / Perché nessuno ha fermato Netanyahu?
Esteri / Il doppio standard è un male anche per Israele