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Home » Esteri

Per Netanyahu l’autore dell’attacco di Gerusalemme era un sostenitore dell’Isis

Immagine di copertina

Un 28enne palestinese si è lanciato a bordo di un camion contro un gruppo di soldati uccidendone quattro, prima di essere a sua volta ucciso, domenica 8 gennaio

Secondo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’autore dell’attacco di domenica 8 gennaio 2017 nel quale sono rimasti uccisi quattro soldati era un sostenitore del sedicente Stato islamico.

S&D

L’attentatore, il palestinese Fadi al-Qanbar, si era lanciato a bordo di un camion contro un gruppo di soldati. 

Le vittime, tre donne e un uomo, erano tutte poco più di ventenni. Altre 17 persone sono rimaste ferite. 

L’aggressore, 28 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli altri soldati presenti sul posto.

Nove persone sono state arrestate in relazione all’attacco in seguito a un raid nel quartiere di Jabel Mukaber, a Gerusalemme est, inclusi cinque membri della famiglia di Qanbar.

Durante un incontro di emergenza del gabinetto israeliano per la sicurezza è stata approvata la detenzione senza processo per i simpatizzanti dell’Isis.

Netanyahu, dopo aver visitato il sito dell’attacco, ha dichiarato che potrebbe esserci una connessione con gli attacchi di Nizza e Berlino, dato che in tutti e tre i casi è stato usato un mezzo pesante. 

In Francia e Germania i tir sono stati lanciati contro folle di civili e non contro gruppi di militari ma, secondo il capo della polizia israeliana Roni Alseich, Qanbar potrebbe essere stato ispirato da tagli attacchi dell’Isis in Europa.

Le brigate Qassam il braccio armato del gruppo palestinese Hamas, lo hanno definito un mujahid, un combattente jihadista. 

Il portavoce del gruppo Abdul-Latif Qanou ha detto che il suo è stato un atto eroico e ha invitato altri a incrementare la resistenza contro l’occupazione israeliana.

Da ottobre del 2015, 35 israeliani sono rimasti uccisi in attacchi compiuti da parte di aggressori palestinesi o arabi israeliani con coltelli, auto e armi da fuoco.

Nello stesso periodo, sono stati uccisi oltre 200 palestinesi per lo più, sostiene Israele, attentatori.

Mentre Tel Aviv accusa la leadership palestinese di incoraggiare tali atti, quest’ultima sostiene che le aggressioni sono motivate dalla profonda frustrazione e disperazione del popolo palestinese dovute a decenni di occupazione israeliana.

Qui il video dell’attacco ripreso da una telecamera di sicurezza.

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