Neonazista tedesco si dichiara trans per scontare la pena in un carcere femminile
Sven Liebich ha cambiato sesso assumendo il nome di Marla-Svenja Liebich
Fa discutere la decisione di Sven Liebich, neonazista di 55 anni, che ha cambiato legalmente sesso assumendo il nome di Marla-Svenja Liebich. Una vicenda che ha aperto un dibattito politico sulla legge tedesca sull’autodeterminazione di genere. Il 55enne, noto per le sue posizioni omofobe, con un’autodichiarazione e 50 euro è diventata legalmente trans: questo le permetterà il prossimo 29 agosto di scontare una pena di 18 mesi nel penitenziario femminile di Chemnitz. Nel 2023, infatti, Liebich è stato condannato senza condizionale per istigazione all’odio, diffamazione e ingiurie.
Marla-Svenja Liebich ha annunciato sui social che, prima di entrare in carcere, sarà disponibile per interviste: per molti si tratta di una trovata per criticare la riforma che facilita le procedure per la modifica del sesso biologico. Liebich, infatti, in passato non ha mai nascosto le sue posizioni omofobe e transfobiche definendo le persone trans come “parassiti della società”. Il giornale Der Spiegel mette in “dubbio che il cambiamento sia serio” e parla di “un atto probabilmente abusivo” pensato dalla 55enne per “mettere in imbarazzo lo Stato”. L’ex direttore della Bild, Julian Reichelt, ha invece dichiarato che “Liebich non è una donna”.