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Home » Esteri

Almeno 15 persone sono morte a causa delle inondazioni in Grecia

Immagine di copertina
Credit: Afp

L'ondata di maltempo ha interessato soprattutto tre cittadine nella periferia ovest di Atene. Nella prefettura dell'Attica è stato dichiarato lo stato d'emergenza

Almeno 15 persone sono morte a causa delle inondazioni che hanno colpito parte della Grecia centrale nella giornata del 15 novembre.

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La forte ondata di maltempo ha interessato soprattutto Mandra, Nea Peramos e Megara, tre cittadine nella periferia occidentale della capitale Atene, le cui strade sono state rapidamente invase da fiumi di fango.

La maggior parte delle vittime è costituita da persone anziane trovate senza vita nelle loro abitazioni. Almeno 37 persone sono state trasportate in ospedale e ci sono anche un numero imprecisato di dispersi.

Nella prefettura dell’Attica, il distretto amministrativo più colpito dalle forti piogge, è stato dichiarato lo stato d’emergenza. La regione ha annunciato che cercherà il supporto del Fondo di solidarietà dell’Ue per far fronte agli ingenti danni.

Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha dichiarato lutto nazionale: “Si tratta di un momento molto difficile per tutto il paese. Stiamo vivendo un disastro”, ha detto il leader di Syriza.

Tsipras ha inoltre annunciato che il governo adotterà “immediatamente e senza rinvii misure in grado di offrire supporto alle attività e ai cittadini colpiti.”

Yiannis Kapakis, capo del servizio di protezione civile greco, ha detto che “l’incredibile quantità d’acqua ha portato alla formazione di torrenti impetuosi.”

Per il sindaco di Mandra, Yianna Krikouki, si tratta di “un disastro biblico” che ha devastato la cittadina di poco meno di 13mila abitanti.

Nonostante la Grecia fosse interessata da un’ondata di maltempo da almeno una settimana, le improvvise inondazioni del 15 novembre hanno colto il paese di sorpresa.

La forza dell’acqua che ha invaso varie zone del paese ha distrutto muri e tetti di moltissimi edifici e tante persone sono state costrette a lasciare le loro abitazioni per motivi di sicurezza.

 

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