Madrid, nuovo attacco degli ambientalisti: due attiviste si incollano le mani ai quadri di Goya
Continuano le manifestazioni di protesta degli attivisti del clima che si scagliano contro i grandi quadri dell’arte. Dopo Van Gogh e Vermeer ora tocca a Goya. Un modo, che fa storcere il naso a molti, per sensibilizzare il mondo sull’emergenza climatica. Oggi in Spagna due attiviste di Futuro Vegetal, un collettivo che si definisce di “dissobbedienza civile e azione diretta contro la crisi climatica”, si sono incollate alle cornici dei dipinti La Maja desnuda e La Maja vestida di Francisco de Goya esposti al Museo Nazionale del Prado, a Madrid.
Nella parete tra i due dipinti hanno scritto il messaggio ‘+1,5°’ per mettere in guardia sull’aumento della temperatura globale “che causerà un clima instabile e gravi conseguenze in tutto il pianeta”. Su Twitter l’organizzazione spiega che la scorsa settimana l’Onu “ha riconosciuto l’impossibilità di restare nel limite, stabilito dall’Accordo di Parigi, di 1,5° di aumento di temperatura media rispetto ai livelli preindustriali”. Solo due settimane fa, il ministero della Cultura spagnolo aveva annunciato che avrebbe rafforzato la sicurezza dei musei contro possibili attacchi. Nelle ultime settimane manifestazioni del genere sono dilagate in diverse città. L’ultima ieri a Roma, a Palazzo Bonaparte, dove quattro attiviste hanno lanciato zuppa di piselli contro ‘Il seminatore’ di Vincent Van Gogh.