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Lussemburgo, 46enne italiana rapinata e uccisa: il cadavere è stato ritrovato in uno scantinato

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Lussemburgo, 46enne italiana rapinata e uccisa: il cadavere è stato ritrovato in uno scantinato

Sonia Di Pinto, italiana di 46 anni, è stata ritrovata morta ieri mattina, il giorno di Pasqua, in Lussemburgo, dove viveva. Il suo cadavere era all’interno di uno scantinato poco distante dalla pizzeria dove la donna lavorava in JF Kennedy Avenue, nel quartiere di Kirchberg: è stato ritrovato otto ore dopo la fine del suo turno quando il compagno, allarmato per il mancato rientro della donna, ha lanciato l’allarme.

Le notizie riportate dai media locali parlano di un rapina finita male, secondo i primi rilievi effettuati dalla polizia alla 46enne sarebbero stati portati via circa tremila euro. Fondamentali saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza per individuare l’autore o gli autori del delitto. Secondo quanto riportato dal giornale locale Le Quotidien, la 46enne sarebbe stata colpita in testa con un corpo contundente. L’autopsia chiarirà le cause del decesso. “Non posso ancora crederci. Eravamo felici, mi hanno strappato l’anima, sei stata sempre la migliore tra noi due, non riesco ad accettarlo”, le parole di Sauro Diogenici, compagno di Sonia, con la quale viveva a Esch -sur-Alzette. La donna, originaria di Petacciato, in provincia di Campobasso, era da tempo emigrata in Lussemburgo.

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