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Home » Esteri

La procuratrice generale del Venezuela è stata rimossa dal suo incarico

Immagine di copertina
Credit: Reuters

Luisa Ortega Dìaz è stata sostituita da Tarek Saab, poeta, difensore civico e membro del partito fondato dall'ex presidente Hugo Chavez

La procuratrice generale del Venezuela Luisa Ortega Dìaz, è stata licenziata da un voto unanime della nuova assemblea costituente venezuelana.

Allo stesso tempo, la Corte Suprema del paese ha messo l’ormai ex procuratrice sotto accusa. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa Reuters.

Al posto della Ortega Dìaz è stato designato Tarek Saab, difensore civico, uno dei leader del Movimiento Quinta República, fondato dall’ex presidente Hugo Chavez.

Le opposizioni hanno protestato per la rimozione della procuratrice generale, definendola una mossa illegale.

La mattina del 5 agosto, Ortega Dìaz aveva denunciato che l’istituzione da lei diretta era sotto assedio da parte dei militari fedeli al governo del presidente Maduro.

Questo a poche ore dall’insediamento della nuova assemblea costituente, un organismo la cui legittimità non era stata riconosciuta dalla stessa procuratrice generale.

Secondo fonti governative, la Corte Suprema aveva già esautorato Ortega Dìaz nella notte tra il 4 e il 5 agosto. Le truppe presenti intorno all’ufficio dell’avvocata, almeno una trentina di uomini, appartenevano alla Guardia nazionale bolivariana, un corpo di polizia militare fedele al presidente al suo partito.

“Rifiuto l’assedio della procura generale venezuelana, voglio denunciare questa mossa arbitrari davanti alla comunità nazionale e internazionale”, ha scritto su twitter.

Il suo messaggio è accompagnato da fotografie di alcuni agenti delle forze di sicurezza che presidiano il palazzo dove lavora.

La procuratrice, che era stata vicina alle posizioni politiche dell’ex presidente Hugo Chavez, è diventata una delle voci critiche più importanti di Nicolás Maduro, avversandone la recente riforma costituzionale.

Maduro ha accusato invece Ortega Dìaz di essere complice dell’insurrezione armata in corso nel paese da quando è iniziata l’ondata di proteste contro il suo governo all’inizio di aprile.

Il presidente si è espresso contro la procura generale durante una cerimonia, andata in onda sulle televisioni nazionali venezuelane, per commemorare l’ottantesimo anniversario della fondazione della Guardia nazionale bolivariana.

Ortega Dìaz indagava sulle accuse di brogli pervenute al suo ufficio riguardo le elezioni della costituente.

La procuratrice aveva fatto richiesta alla Corte Suprema di bloccare l’insediamento della nuova assemblea, ma il tribunale aveva negato questa possibilità.

“Il sesto tribunale di prima istanza in funzioni di controllo del circuito penale dell’area metropolitana di Caracas decreta la nullità assoluta della richiesta presentata da rappresentanti del Ministero pubblico contro l’insediamento”, hanno detto in una nota i giudici della Corte Suprema.

– LEGGI ANCHECome stanno le cose in Venezuela dopo l’insediamento della costituente

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