Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:34
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

La lettera (ignorata dai media) dei 30 deputati democratici Usa a Biden: “Trattiamo con Putin sulla pace in Ucraina”

Immagine di copertina

Questa settimana almeno trenta deputati democratici, tra i quali spiccano i nomi di Jamie Raskin, Alexandria Ocasio-Cortez, Cori Bush, Ro Khanna e Ilhan Omar, hanno scritto una lettera a Joe Biden chiedendogli di attivare ogni canale possibile per instaurare un dialogo diplomatico con Putin e arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina.

S&D

Poco dopo che quella lettera, su carta intestata del Congresso Usa (datata 24 ottobre), è diventata di dominio pubblico, i deputati che l’hanno redatta hanno ritrattato la loro stessa parola, prima con un comunicato chiarificatore, poi rimangiandosi tutto e prendendone le distanze.

lettera deputati usa biden
La lettera dei 30 deputati democratici Usa a Biden
lettera deputati usa biden
La lettera dei 30 deputati democratici Usa a Biden

La vicenda ha innescato una mega-polemica sui deputati traditori del supporto a Zelensky: nell’imbarazzo generale, dunque, è iniziata una serie di spiacevoli scaricabarile tra i firmatari, i quali hanno dato la colpa ai propri assistenti per aver reso pubblica la lettera, aggiungendo che in realtà era stata scritta lo scorso luglio. Con tanto di scuse e giustificazioni più lunghe della lettera stessa.

“La storia ci insegna che silenziare il dibattito al Congresso su fatti di guerra e pace non ha mai fatto finire bene le cose”, ha detto in una intervista Ro Khanna, deputata democratica della California.

lettera deputati usa biden
I firmatari della lettera
lettera deputati usa biden
I firmatari della lettera

La vicenda fa riflettere perché, al di là del dibattito negato al Congresso, per la prima volta dall’inizio della guerra emergono profonde divisioni tra i democratici, e se non altro una discreta forma di dissenso all’interno del Congresso, rispetto al ruolo Usa nel conflitto ucraino.

Ma la cosa riguarda anche alcuni deputati repubblicani (da sempre notoriamente vicini alla lobby di Big Army), alcuni dei quali non solo hanno votato contro gli aiuti a Kiev ma ora hanno anche apertamente da ridire sull’utilizzo delle finanze pubbliche in questa guerra. Il tutto nel bel mezzo di un clima politico che scotta a causa delle imminenti elezioni di metà mandato.

La lettera, seppur significativa, difficilmente cambierà la politica estera del presidente Biden, che gode ancora di ampio supporto al Congresso.

Basti pensare, infatti, che gli Stati Uniti finora hanno approvato oltre 60 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina: si tratta della cifra più grande (dai tempi della guerra in Vietnam) che gli Usa abbiano mai stanziato, verso un unico Paese, nell’arco di un singolo anno. E sono di gran lunga il maggior contributore tra i vari Paesi che inviano armi.

A riprova del fatto che questa guerra, per Washington, va ben oltre la difesa della democrazia ucraina e della salvaguardia del diritto internazionale.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini