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Home » Esteri

Israele, attacco senza precedenti di Hamas: missili da Gaza e irruzioni militari nelle città. Almeno 150 morti e 1000 feriti. Lo Stato ebraico risponde: 198 morti e 1.610 feriti

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Hamas lancia un attacco militare contro Israele: la diretta

Il comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, questa mattina ha dichiarato l’inizio di una “operazione militare” contro Israele. Miliziani dalla Striscia sono entrati nei territori israeliani, mentre missili venivano lanciati contro le città in un’operazione combinata. Immediata la risposta. L’esercito israeliano è “pronto alla guerra”: ha annunciato il ministero della Difesa israeliano. Sono stati convocati i riservisti e annullate le manifestazioni.

DIRETTA

Ore 19,30 – Sale a 150 il numero dei morti israeliani – E’ salito ad oltre 150 il numero dei morti israeliani dopo l’attacco a Gaza, mentre i feriti sono 1.100. Lo riportano le tv israeliane.

Ore 19 – Idf: “Nelle ultime ore uccisi centinaia di terroristi” – Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver ucciso nelle ultime ore centinaia di terroristi palestinesi nel Sud di Israele e nella Striscia di Gaza. “Tra i contrattacchi figura un raid con droni contro due terroristi che tentavano di violare la barriera di sicurezza vicino al valico dismesso di Karni; nove terroristi sono stati uccisi durante scontri con le truppe nella città di Nirim; quattro terroristi sono finiti obiettivo di un attacco aereo al valico di Erez”. “Altre squadre terroristiche sono state eliminate dalle truppe nelle città meridionali di Sufa, Kfar Aza e Kerem Shalom”, ha fatto sapere Idf, aggiungendo di aver effettuato diversi attacchi con droni contro i terroristi nell’area.

Ore 18,45 – Ministero palestinese degli Affari Esteri: “Escalation causata dal silenzio sui crimini” – Il ministero palestinese degli Affari Esteri ha affermato che “il silenzio della comunità internazionale riguardo alle pratiche dell’occupazione israeliana contro il popolo palestinese è la ragione dello scoppio della situazione”. “L’assenza di una soluzione alla questione palestinese dopo 75 anni di sofferenze e sfollamenti, la continuazione della politica dei doppi standard e il silenzio della comunità internazionale sulle pratiche criminali e razziste contro i palestinesi sono le ragione dietro lo scoppio della situazione”, ha aggiunto il ministero, sottolineando che “il rinnegamento degli accordi firmati da parte di Israele e la sua incapacità di aderire alle risoluzioni sulla legittimità internazionale hanno portato alla distruzione del processo di pace”. “Porre fine all’occupazione israeliana del territorio dello Stato di Palestina con Gerusalemme Est come capitale, lungo le linee del 1967, e riconoscere il diritto del popolo all’indipendenza e alla sovranità, è ciò che garantisce sicurezza e stabilità nella regione”, continua il ministero degli Esteri palestinese, che ha concluso dicendo: “Abbiamo sempre messo in guardia contro le conseguenze del blocco dell’orizzonte politico, del mancato conferimento al popolo palestinese del suo legittimo diritto all’autodeterminazione e al proprio Stato, delle conseguenze delle provocazioni e degli attacchi quotidiani, dei continui atti di terrorismo dei coloni e delle forze di occupazione e le incursioni ad Al-Aqsa e nei luoghi santi cristiani e islamici”.

Ore 18,10 – Onu, Guterres: “Impedire che il conflitto si allarghi” – Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha esortato la comunità internazionale a portare avanti “sforzi diplomatici per evitare un allargamento della conflagrazione” tra Israele e Hamas. In una nota del portavoce “condanna con la massima fermezza l’attacco di questa mattina di Hamas contro le città israeliane vicine alla Striscia di Gaza e al centro di Israele e si dice “profondamente preoccupato per la popolazione civile e invita alla massima moderazione”.

Ore 16,45 – Almeno 100 morti israeliani, 900 i feriti – Più di 100 persone sono state uccise in Israele dall’attacco a sorpresa lanciato dal gruppo islamista Hamas via terra, mare e aria da Gaza, che ha anche ferito più di 900 persone, secondo l’ultimo bilancio delle vittime nello Stato ebraico. Secondo i media locali che citano fonti mediche, il bilancio delle vittime in Israele ha superato i 100 morti e il numero dei feriti e’ salito a 908 dall’inizio dell’offensiva di Hamas questa mattina, in quello che e’ un conflitto armato senza precedenti che ha colto Israele completamente alla sprovvista, con gli ospedali ora in stato di massima allerta per il continuo arrivo di feriti. Allo stesso tempo, continuano i combattimenti e i bombardamenti di risposta israeliani. Il bilancio delle vittime a Gaza e’ di 198 morti e almeno 1.600 feriti, tra cui almeno una ventina di miliziani. Anche gli ospedali della Striscia di Palestina sono in allerta di fronte ai continui attacchi di Israele, che ha chiamato la sua operazione militare di rappresaglia “Spade di ferro”.

Ore 16,40 – Biden telefona a Netanyahu: “Sostegno” – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiamato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e ha sottolineato che gli Stati Uniti sono al fianco di Israele e sostengono pienamente il diritto dello Stato ebraico di difendersi. Lo ha riferito l’ufficio di Netanyahu, secondo quanto riporta il Times of Israel. Netanyahu ha ringraziato Biden per il suo sostegno, sottolineando che “sarà necessaria una campagna prolungata e potente” ma alla fine Israele “vincerà”.

Ore 16,25 – Miliziani Hezbollah tentano di fare breccia nel Nord di Israele – Soldati israeliani hanno sparato a miliziani Hezbollah che tentavano di fare breccia nel nord di Israele. Lo riferisce il Jerusalem Post secondo cui i miliziani si sono avvicinati alla frontiera in motocicletta.

Ore 16,20 – Iraq: “Attacco Hamas risultato della politica israeliana” – Il portavoce del governo iracheno Basem al-Awadi ha definito l’operazione lanciata da Hamas contro Israele il risultato della politica dello Stato ebraico nei confronti della Palestina. ”Le azioni intraprese oggi dal popolo palestinese sono il risultato prevedibile di decenni di oppressione sistematica a cui è stato sottoposto da parte delle autorità di occupazione sioniste, che ignorano costantemente il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite”, ha dichiarato al-Awadi in una dichiarazione all’Ina. Il portavoce del governo iracheno ha chiesto alla comunità internazionale di ”intraprendere azioni decisive per ripristinare i diritti legittimi del popolo palestinese, che continua a soffrire a causa dell’occupazione, delle politiche di discriminazione razziale, dei blocchi, della profanazione dei luoghi santi e delle violazioni dei valori umanitari”. e principi.

Ore 15,40 – Palestinesi: “198 morti e 1.610 feriti nei raid israeliani su Gaza” – È salito a 198 morti e 1.610 feriti il bilancio dei raid israeliani condotti sulla Striscia di Gaza in risposta all’attacco massiccio sferrato stamane da Hamas contro lo Stato ebraico. Lo hanno riferito fonti mediche dell’enclave palestinese citate da Al Jazeera.

Ore 15,30 – Qatar: “Israele unico responsabile dell’escalation in corso” – Il Qatar esprime “profonda preoccupazione per gli sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza” e invita “tutte le parti a fermare l’escalation, alla calma e alla massima moderazione”. Il Ministero degli Affari Esteri, “ritiene – si legge in una nota – Israele l’unico responsabile dell’escalation in corso, a causa delle continue violazioni dei diritti del popolo palestinese”, indicando che “l’ultima delle quali sono le ripetute incursioni nella benedetta Moschea di Al-Aqsa sotto la protezione della polizia israeliana”. La nota del Ministero, sottolinea “la necessità che la comunità internazionale si muova urgentemente per obbligare Israele a porre fine alle sue palesi violazioni del diritto internazionale, e per costringerlo a rispettare le risoluzioni di legittimità internazionale e i diritti storici del popolo palestinese, e per impedire che questi eventi siano usati come pretesto per accendere il fuoco di una nuova guerra ineguale contro i civili palestinesi a Gaza”. Il Ministero degli Affari Esteri ribadisce “la ferma posizione dello Stato del Qatar sulla giustizia della questione palestinese e sui diritti legittimi del fraterno popolo palestinese, nonché sulla creazione del suo Stato indipendente sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale”.

Ore 15,20 – 50 israeliani tenuti in ostaggio in un kibbutz – Circa 50 israeliani sono tenuti in ostaggio dai miliziani di Hamas nel kibbutz di Beeri, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’emittente israeliana N12.

Ore 14,41 – L’Onu condanna l’attacco a Israele: “Precipizio pericoloso” – “Questo è un precipizio pericoloso e faccio appello a tutti affinché si tirino indietro dal baratro”. Lo ha detto il coordinatore speciale Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, sulla situazione in Israele esprimendo profonda preoccupazione per i civili. “Condanno con veemenza l’assalto su più fronti di questa mattina”, ha aggiunto, che ha provocato “scene orribili di violenza e molte vittime e feriti israeliani. Sono attacchi atroci contro i civili e devono essere fermati immediatamente”.

Ore 14,27 – Palestinesi: “161 morti e 931 feriti in raid di Israele su Gaza” – È di 161 morti e 931 feriti il bilancio dei raid israeliani condotti sulla Striscia di Gaza in risposta all’attacco massiccio sferrato stamane da Hamas contro lo Stato ebraico. Lo ha reso noto il ministero della Sanità dell’enclave palestinese.

Ore 14,15 – Nuovo bilancio: oltre 40 gli israeliani morti e 740 i feriti – I servizi di pronto soccorso (Magen David Adom) hanno riferito che sono oltre 40 i morti israeliani a seguito della guerra lanciata da Hamas. I feriti sono – secondo la stessa fonte – 740.

Ore 14,10 – Gli Stati Uniti condannano l’attacco dei “terroristi di Hamas” – “Gli Stati Uniti condannano gli attacchi dei terroristi di Hamas contro i civili israeliani. Non c’è mai giustificazione per il terrorismo. Siamo fermamente accanto al governo e al popolo di Israele”. Lo afferma Adrienne Watson, la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.

Poco dopo il ministro della difesa americano Lloyd Austin ha fatto sapere che il Pentagono lavorerà per assicurare che Israele abbia “quello di cui ha bisogno per difendersi”.

Ore 13,55 – Arabia Saudita: “Porre fine subito all’escalation” – L’Arabia Saudita, Paese che sta negoziando con Israele per normalizzare i rapporti tra i due paesi, ha oggi chiesto la fine immediata dell’escalation tra israeliani e palestinesi. “Il regno sta seguendo da vicino gli sviluppi senza precedenti tra un certo numero di fazioni palestinesi e le forze di occupazione israeliane”, ha dichiarato il ministero degli esteri saudita in una dichiarazione pubblicata su X. “Il regno chiede la fine immediata dell’escalation tra le due parti, proteggere i civili e dare prova di moderazione”, continua la dichiarazione.

Ore 13,17 – Iran: “Siamo fieri dei combattenti palestinesi” – “Ci congratuliamo con i combattenti palestinesi”: lo ha detto il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi, dopo gli attacchi di Hamas su Israele. “Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”, afferma, secondo quanto riporta l’agenzia semi-ufficiale iraniana Isna.

Ore 12,46 – Gerusalemme Est, scontri tra forze israeliane e palestinesi – Scontri tra palestinesi e forze israeliane sono scoppiati a Gerusalemme Est nel quartiere a maggioranza araba di Silwan. Lo ha riferito il sito di Haaretz.

Ore 12,30 – Tajani: “Contattati tutti gli italiani” – “Tutti gli italiani in Israele sono stati contattati”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli affari Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti nello stabilimento Mermec (ex Ferrosud) di Matera. “Sono circa 18 mila – ha aggiunto – quelli che vivono in Israele, qualcuno ha anche il doppio passaporto. E sono 250 quelli che sono temporaneamente in Israele e ci sono una ventina di italiani nella striscia di Gaza”.

Ore 12,15 – Israele: 545 feriti in ospedale da inizio attacco – Sono 545 le persone ferite ricoverate negli ospedali israeliani dall’inizio dell’attacco lanciato dalla Striscia di Gaza questa mattina prima dell’alba. Lo ha comunicato il ministero della Salute citato dal Times of Israel.

Ore 12 – Almeno 22 israeliani morti negli attacchi di Hamas – Sono almeno 22 le persone uccise nell’attacco sferrato da Hamas questa mattina contro Israele, e oltre 70 feriti gravi. Lo fanno sapere i servizi di emergenza citati dal Times of Israel. Il servizio di emergenza Magen David Adom ha fornito la stima, avvertendo che il tragico bilancio è destinato a salire.

Ore 11,10 – Media: Hamas ha preso in ostaggio 33 israeliani – Stanno emergendo una serie di notizie che suggeriscono che Hamas stia prendendo in ostaggio soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf). I media palestinesi e israeliani hanno riferito di rapimenti, con video che circolano sui social media che sembrano mostrare truppe dell’Idf prigioniere mentre fanno sfilare sui camion. Come riporta Sky News, queste notizie non sono, al momento, confermate e un portavoce dell’Idf si è rifiutato di commentare le affermazioni quando gli è stato chiesto in merito. I media israeliani hanno riferito che Hamas ha attualmente 33 prigionieri di guerra, inclusi civili e soldati.

“Vogliamo che la comunità internazionale fermi le atrocità a Gaza, contro il popolo palestinese, i nostri luoghi sacri come Al-Aqsa. Tutte queste sono le ragioni dietro all’inizio di questa battaglia”. Lo ha detto il portavoce di Hamas, Khaled Qadomi, ad al-Jazeera. “Non sono ostaggi, sono prigionieri di guerra”, ha risposto alla domanda se Hamas abbia preso in ostaggio soldati e civili israeliani. “È una guerra contro gli invasori”, ha affermato.

Ore 10,50 – Netanyahu: “Siamo in guerra. Il nemico pagherà un prezzo altissimo” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato dell’attacco di Hamas e ha detto: “”Cittadini di Israele, siamo in guerra e non è solo un’operazione, è proprio una guerra”. Ha aggiunto di aver dato l’ordine all’esercito di richiamare i riservisti e di “rispondere alla guerra con irruenza e un’ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora”. “Il nemico – ha sottolineato – pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo”.

Ore 10,35 – Israele: sei morti e quasi 200 feriti. Ucciso il capo del Consiglio regionale di Shaar Hanegev – Sono saliti a sei i morti registrati da Israele questa mattina dopo il lancio dell’operazione Tempesta Al-Aqsa. Il capo del consiglio regionale di Shaar Hanegev, la regione di Israele confinante con la Striscia di Gaza in cui si trova Sderot, Ofir Liebstein, è stato ucciso in uno scontro a fuoco con i terroristi di Hamas. Lo riporta il Times of Israel. Le autorità locali hanno dichiarato che “Ofir è stato ucciso mentre andava a difendere la sua città durante l’attacco terroristico”. A gestire l’emergenza è stato chiamato il suo vice al Consiglio, Yossi Keren.

Ore 10,10 – Il leader di Hamas Haniyeh: “È una campagna eroica a difesa della moschea di Al-Aqsa” – Come il nome dell’operazione di Hamas, Al-Aqsa’s flood, poteva lasciar supporre, l’attacco a sorpresa di questa mattina contro Israele è stato deciso per “difendere la moschea di Al-Aqsa” a Gerusalemme. Lo ha detto il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh, citato dalla stampa israeliana. I militanti, ha spiegato, “stanno conducendo una campagna eroica volta a difendere la Moschea di Al-Aqsa, i luoghi santi e i prigionieri”. Quindi, la ragione principale dell’attacco è “l’aggressione contro la moschea Al-Aqsa” da parte degli israeliani, che dura da molti mesi e si è accentuata nei giorni scorsi.

Ore 9,50 – Esercito Israele lancia l’“Operazione Spade di Ferro”: “Decine di nostri aerei stanno attaccando Hamas a Gaza” – L’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, secondo quanto ha appreso la televisione pubblica Kan. Si tratta, secondo la emittente, dell’inizio della “Operazione Spade di Ferro”. L’esercito ha confermato il lancio di almeno 2.200 razzi da Gaza. “Sono in corso combattimenti in sette località di Israele”, ha aggiornato l’emittente. “Decine di aerei israeliani stanno attaccando a Gaza un numero di obiettivi di Hamas nella Striscia”. Lo ha annunciato il portavoce militare.

Ore 9,20 – Tajani: “Il governo condanna con fermezza gli attacci a Israele” – “Il Governo condanna con la massima fermezza gli attacchi a Israele. Sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico. Hamas cessi subito questa barbara violenza. Sosteniamo il diritto di Israele ad esistere e difendersi”. Così scrive il vice premier e ministro degli affari Esteri, Antonio Tajani, su X.

Ore 9,15 – Gallant: “Hamas ha commesso un grave errore, vinceremo la guerra” – Attaccando a sorpresa Israele questa mattina, Hamas ha commesso un “grave errore”: lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. “Hamas ha commesso un grave errore questa mattina e ha iniziato una guerra contro lo Stato di Israele. I soldati della Israel Defence Force stanno combattendo il nemico in tutti i luoghi in cui si sono infiltrati – ha dichiarato il ministro citato dai media israeliani – Lo Stato di Israele vincerà questa guerra”, ha promesso.

Ore 9 – Hamas: “Rapiti 5 soldati israeliani” – Secondo quanto annunciato dai miliziani di Hamas, almeno cinque soldati israeliani sarebbero stati rapiti nel corso dell’operazione “tempesta al-Aqsa” che Hamas ha lanciato questa mattina da Gaza contro israele. Video sui social postati dagli stessi miliziani mostrano soldati israeliani con le mani legate a petto nudo sdraiati a terra.

Ore 8,57 – Bilancio di vittime e feriti in continuo aumento – Il bilancio delle vittime e dei feriti per l’attacco – ancora in corso – di Hamas sul territorio israeliano è destinato a salire. Sui social, Twitter in particolare, sono tantissime le foto di civili e non uccisi o feriti nel corso degli attacchi.

Ore 8,50 – L’ambasciata Usa condanna “il lancio indiscriminato di razzi da parte dei terroristi di Hamas” – L’ambasciata Usa in Israele condanna “il lancio indiscriminato di razzi da parte dei terroristi di Hamas contro civili israeliani”. L’incaricato d’affari Stephanie Hallett precisando sul social X di essere “in contatto con le autorità israeliane e di sostenere pienamente il diritto di Israele a difendersi da questi atti di terrorismo”.

Ore 8,38 – Hamas: “Se avete un’arma è il momento di usarla” – “Se avete un’arma tiratela fuori. Questo è il momento di usarla. Tirate fuori camion, auto, asce, oggi inizia la storia migliore e più onorevole”. E’ quanto afferma il comandante militare di Hamas Mohammad Deif nel messaggio registrato in cui invoca una rivolta generale contro Israele. Lo riferisce la Cnn. Deif chiede di “liberare al-Aqsa” e afferma che l’attacco a Israele è una risposta a quelli che denuncia come attacchi alle donne, profanazione della moschea di al-Aqsa e assedio di Gaza. Un video postato sui social mostra un miliziano Hamas in volo su territori israeliani con un deltaplano a motore.

Ore 8,26 – Alle 12 riunione del gabinetto di sicurezza israeliano – È stata convocata per le 13 ora locale, le 12 in Italia, una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano dopo l’attacco lanciato da Hamas. Lo ha reso noto l’ufficio del premier israeliano, che precisa che Benyamin Netanyahu avrà a breve un incontro con i responsabili della sicurezza.

Ore 8,25 – Un morto e 15 feriti nell’attacco di hamas contro Israele – In Israele si registrano almeno un morto e 15 feriti dopo la raffica di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Il sito di notizie israeliano Ynet riferisce della morte di una donna, 60enne, in un attacco con un razzo lanciato da Gaza che ha colpito Kfar Aviv, vicino ad Ashdod. Il servizio di soccorso Magen David Adom ha riferito di due persone con ferite gravi, sei in condizioni moderate e sette con ferite lievi.

Ore 8,20 – L’annuncio della Jihad islamica palestinese: “Ci uniamo all’attacco contro Israele” – La jihad islamica palestinese ha annunciato che si unirà all’attacco lanciato questa mattina da Hamas contro le città israeliane.

Ore 8,15 – Dichiarato lo Stato di emergenza nel Sud di Israele – Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato lo stato di emergenza nel Sud del Paese, nel raggio di 80 chilometri dalla Striscia di Gaza: questo gli permette di limitare gli assembramenti e di chiudere determinate zone all’interno dell’area, che comprende anche le città di Tel Aviv e Beersheba. Oggi, come tutti i sabati dalla fine dell’anno scorso, erano previste manifestazioni contro il governo Netanyahu e la sua controversa riforma della giustizia.

Ore 8,10 – Prosegue il lancio di razzi verso Israele. Hamas pubblica foto di soldati israeliani arrestati – Prosegue il lancio di razzi da Gaza e le sirene di allarme stanno risuonando nel centro e nel sud di Israele. Anche a Gerusalemme sono nuovamente suonate le sirene.

Ore 8 – Hamas: “Più di 5.000 razzi lanciati contro la striscia di Gaza” – Più di 5.000 razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele: lo ha annunciato il braccio armato di Hamas in una dichiarazione televisiva in cui ha battezzato l’attacco “operazione Alluvione Al-Aqsa”. “Abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione – hanno affermato – Annunciamo l’Operazione Al-Aqsa Flood; nel primo attacco durato 20 minuti abbiamo sparato oltre 5 mila razzi”.

Ore 8 – Deif: “Questa è la nostra reazione alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” – Il comandante di Hamas Deif ha precisato che la operazione rappresenta una reazione “alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e al costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”. Ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di “non uccidere donne e bambini”. Ha anche fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. “Il nemico – ha detto – è più debole di quanto non si pensi”. Questo testo è stato diffuso sul web da Hamas che, come in passato, ha mostrato solo un profilo oscurato del volto di Deif.

Ore 7,50 – Hamas: “Cominciata operazione Alluvione al-Aqsa” – Il capo dell’ala militare di Hamas a Gaza Mohammad Deif ha annunciato l’inizio della operazione “Alluvione al-Aqsa”, riferendosi al nutrito lancio di razzi e all’ingresso di miliziani armati dalla Striscia verso Israele. “Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista – ha detto Deif – ma abbiamo sempre avuto dei rifiuti”.

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