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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. La tregua a Gaza è più lontana, Israele non vai ai negoziati. Hezbollah: “Soldati israeliani tentano infiltrazione in Libano”. Hamas: “Non sappiamo quanti sono gli ostaggi ancora vivi” | DIRETTA

Immagine di copertina

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, lunedì 4 marzo

Mentre a Il Cairo sono ripresi, seppur in salita, i negoziati per un cessate il fuoco, nella Striscia di Gaza continuano i bombardamenti. Nella giornata di ieri c’è stato un nuovo raid su Rafah che ha provocato, tra le altre cose, anche la morte di due gemelline di quattro anni. Altri quattro morti, invece, sono stati registrati a nord di Gaza in seguito a un nuovo raid israeliano. Nel frattempo il bilancio delle vittime di Gaza è di 30.410 palestinesi uccisi e di 71.700 feriti. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, lunedì 4 marzo 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.

S&D
DIRETTA

Ore 15,30 – Razzo dal Libano causa un morto e 8 feriti in Israele – Un uomo di circa 30 anni è morto e altre sette persone sono rimaste ferite in seguito a un attacco missilistico proveniente dal Libano che ha colpito un frutteto vicino alla comunità di confine di Margaliot. Lo riferiscono medici del servizio di ambulanze Magen David Adom spiegando che due persone sono ferite gravemente. Le vittime sono tutti lavoratori stranieri, probabilmente provenienti dalla Thailandia.

Ore 14,00 – Hamas: “Non sappiamo quanti sono gli ostaggi ancora vivi” – In un’intervista alla Bbc un funzionario politico di Hamas, Basim Naim, ha detto che l’organizzazione non può fornire a Israele una lista degli ostaggi ancora in vita perché non sa quanti siano e dove si trovino. Nell’intervista, rilanciata dai media israeliani, Naim dice che “Finora non è stata presentata alcuna lista: tecnicamente e praticamente, è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo, chi è morto per i raid israeliani o per fame a causa del blocco israeliano”. Gli ostaggi “si trovano in zone diverse, nelle mani di gruppi diversi: abbiamo chiesto una tregua anche per raccogliere informazioni”, ha aggiunto.

Ore 13,00 – Hamas: “Trasformare in scontro ogni momento del Ramadan” – Hamas ha invitato i palestinesi in Cisgiordania e in Israele a insorgere contro lo Stato ebraico durante il Ramadan, il mese sacro dei musulmani che dovrebbe iniziare il 10 marzo. Il portavoce di Hamas in Libano, Osama Hamdan, parlando con i giornalisti in conferenza stampa a Beirut ha detto che i palestinesi dovrebbero trasformare “in uno scontro ogni momento del Ramadan”. Hamas ha ripetutamente invocato una rivolta più ampia, nella Cisgiordania occupata, dove la violenza è aumentata dall’inizio della guerra, e tra la minoranza palestinese di Israele. Nel suo intervento Hamdan non ha fornito dettagli sui negoziati per il cessate il fuoco ma, rivolgendosi a Israele e agli Stati Uniti ha avvertito: “Ciò che non hanno ottenuto sul campo di battaglia, non lo otterranno attraverso macchinazioni politiche”.

Ore 12,00 – L’esercito israeliano smentisce le dimissioni dei portavoce – L’esercito israeliano ha definito “categoricamente incorrette” le voci, diffuse stamattina dal canale tv Channel 14, secondo cui si sarebbero dimessi il portavoce Daniel Hagari e i suoi più stretti collaboratori.

Ore 10,00 – Hezbollah: “Soldati israeliani tentano infiltrazione in Libano” – Per la prima volta dall’inizio del conflitto tra Hezbollah e Israele sei mesi fa, soldati israeliani hanno tentato di infiltrarsi in territorio libanese: lo ha annunciato nelle ultime ore lo stesso movimento armato libanese, alleato dell’Iran e di Hamas e che ha denunciato due tentativi falliti da parte dei soldati israeliani di penetrare in territorio libanese. Secondo due comunicati di Hezbollah, i combattenti libanesi sono riusciti a sventare il primo tentativo di infiltrazione attraverso la linea di demarcazione tra i due paesi nei pressi di Rmeish.

Ore 09.15 – La tregua a Gaza è più lontana –  Israele non va ai colloqui del Cairo, accusando Hamas di non voler fornire la lista degli ostaggi ancora in vita. Contro il parere di Netanyahu, oggi il membro del gabinetto di guerra Gantz va dalla Harris. La vicepresidente Usa chiede un immediato cessate il fuoco di 6 settimane e l’apertura dei valichi per gli aiuti.

Ore 09.00 – Hamas: primo fine settimana Ramadan propizio per accordo – Il primo fine settimana di Ramadan, il mese sacro all’Islam che inizierà sabato 10 marzo, potrebbe essere l’occasione propizia per il raggiungimento di un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per lo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Lo sostiene un funzionario di Hamas citato a condizione di anonimato dal Wall Street Journal. Secondo la fonte è improbabile che si raggiunga un accordo prima dell’inizio del Ramadan, ovvero in questa settimana.

Ore 08.00 – 12 morti in raid Israele su campo Nuseirat – L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 12 persone sono morte in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito ieri sera una casa del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

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