Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:17
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Gaza, Israele: “Fermare attività Unrwa dopo guerra”. Anche l’Italia sospende i finanziamenti all’agenzia Onu. L’Olp avverte: “Pesanti rischi politici e umanitari” | DIRETTA

Immagine di copertina

Mar Rosso, nuovi attacchi Houthi: gli Usa rispondono con un raid. Gaza, 174 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, sabato 27 gennaio

La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha respinto la richiesta di ricorso di Israele sulla denuncia del Sudafrica contro Tel Aviv per genocidio nella Striscia. I giudici ritengono che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure cautelari. Media israeliani affermano che ci sarebbe un’intesa di base con Hamas sulla maggior parte dei termini di un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Decine di persone hanno bloccato, per il terzo giorno consecutivo, l’ingresso degli aiuti umanitari al valico israeliano di Kerem Shalom con Gaza. Gli organizzatori della protesta – che vede tra le sue file anche parenti degli ostaggi – hanno denunciato che “nessun aiuto entrerà fino a che l’ultimo dei rapiti non sarà liberato”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, sabato 27 gennaio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.

DIRETTA

Ore 19.00 – Usa a Cina: usi la sua influenza con l’Iran sugli huthi – Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha chiesto che Pechino usi la sua influenza sull’Iran per bloccare gli attacchi degli huthi nel Mar Rosso nel suo recente incontro a Bangkok col massimo diplomatico di Pechino Wang Yi. Lo ha riferito un alto dirigente della Casa Bianca in un briefing telefonico.

Ore 18.30 – Msf: “Palestinesi senza alternative per farsi curare” – A causa dei bombardamenti nel sud della Striscia di Gaza i palestinesi sono rimaste senza opzioni per farsi curare. Lo ha dichiarato Medici senza frontiere. “A seguito dei pesanti combattimenti e dei bombardamenti in corso a Khan Yunis, nel sud di Gaza, in Palestina, si è verificato il collasso della capacità di erogare servizi medici essenziali nell’ospedale Nasser, la più grande struttura sanitaria funzionante nell’enclave”, ha detto Medici senza frontiere, parlando di “una situazione in cui le persone non hanno alcuna possibilità di farsi curare in caso di grandi afflussi di feriti”.

“La maggior parte del personale dell’ospedale, insieme a migliaia di sfollati che avevano cercato rifugio nell’ospedale, sono fuggiti nei giorni precedenti l’ordine di evacuazione delle aree circostanti da parte delle forze israeliane. La capacità chirurgica dell’ospedale è ormai quasi inesistente e il piccolo personale medico rimasto nell’ospedale deve fare i conti con forniture molto scarse, insufficienti a gestire grandi afflussi di feriti”. All’interno dell’ospedale sono ancora presenti tra i 300 e i 350 pazienti “impossibilitati a evacuare perché è troppo pericoloso e non ci sono ambulanze”. “Questi pazienti”, ha dichiarato Msf, “hanno ferite aperte, lacerazioni dovute a esplosioni, fratture e ustioni. Il 24 gennaio almeno un paziente ricoverato in ospedale è morto perché non era disponibile un chirurgo ortopedico”.

Ore 18.00 – Ministero Esteri palestinese condanna “genocidio in corso contro il nostro popolo” –Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato il “genocidio in corso contro il nostro popolo per il 113esimo giorno consecutivo”. In una nota, il ministero ha anche condannato la “chiara determinazione israeliana di continuare a distruggere la Striscia di Gaza e a trasformarla in un luogo abitabile”. “Il ministero vede la continuazione di questo genocidio come una sfida israeliana alla decisione della corte [ICJ], un chiaro impegno alla distruzione sistematica della regione, creando un ambiente inquinato, in particolare prendendo di mira ospedali e stazioni di depurazione. Si riferisce anche alle persistenti politiche di fame, sete e privazione dei cittadini dei loro bisogni primari, soprattutto durante la stagione invernale”, ha detto.

Ore 12.30 – Sospensione fondi a Unrwa, l’Olp avverte: “Pesanti rischi politici”- Sospendere i finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) comporta “pesanti  rischi dal punto di vista politico e umanitario”. Lo ha detto Hussein al-Sheikh, segretario generale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp). “Chiediamo ai paesi che hanno annunciato la cessazione del loro sostegno all’Unrwa di revocare immediatamente la loro decisione, che comporta pesanti rischi dal punto di vista politico e umanitario poiché in questo particolare momento, alla luce della continua aggressione contro il popolo palestinese, abbiamo bisogno del massimo sostegno a questa organizzazione internazionale e senza interrompere il sostegno e l’assistenza ad essa”, ha detto in un post su X.

Ore 11.40 – Gaza, 174 palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore – Nelle ultime 24 ore 174 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani e 310 sono rimasti feriti. Secondo il nuovo bilancio del ministero della Salute di Gaza, dal 7 ottobre almeno 26.257 palestinesi sono stati uccisi e 64.797  sono rimasti feriti negli attacchi israeliani su Gaza.

Ore 11.20 – Israele punta a stop attività Unrwa a Gaza dopo guerra – Israele cercherà di impedire all’Unrwa di operare a Gaza dopo la guerra. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Israel Katz, alla luce delle accuse di coinvolgimento nell’attacco di Hamas del 7 ottobre rivolte dallo Stato ebraico nei confronti di diversi operatori dell’agenzia. Su questo punto, Israele cercherà di raccogliere il sostegno di Usa, Ue e degli altri principali donatori dell’agenzia, ha aggiunto Katz, secondo cui l’Unrwa rappresenta “il braccio civile di Hamas a Gaza”.

Ore 10.40 – Anche l’Italia sospende i finanziamenti all’Unrwa – “Il Governo italiano ha sospeso finanziamenti all’Unrwa dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione. Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo l’annuncio di Australia, Canada e Stati Uniti in relazione alle accuse ad alcuni dipendenti dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), rimossi dai loro incarichi dopo che Israele li ha accusati di coinvolgimenti negli attacchi lanciati da Hamas il 7 ottobre.

Ore 10.00 – Hezbollah rivendica attacchi 26 gennaio a confine con Israele – Il gruppo libanese Hezbollah, alleato di Hamas, ha rivendicato di aver lanciato ieri 9 attacchi contro Israele dal confine meridionale del Libano. Il primo è avvenuto la mattina e ha preso di mira una posizione delle truppe israeliane vicino a Hunin. Sei degli attacchi sono avvenuti di notte, l’ultimo, un attacco missilistico contro i soldati nelle vicinanze di Metulla, in Israele, verso mezzanotte. Il gruppo ha perso 168 combattenti dall’inizio della guerra, di cui quattro solo nell’ultima giornata, secondo quanto riporta il sito dell’emittente TV con sede in Qatar, al-Jazeera.

Ore 9.30 – L’esercito israeliano dice che almeno 11 miliziani sono state uccisi a Khan Younis – L’esercito israeliano afferma che aerei, carri armati e truppe di fanteria hanno ucciso almeno 11 combattenti palestinesi nelle ultime 24 ore in battaglie a Khan Younis, a Gaza. Le forze hanno preso di mira i combattenti che stavano cercando di piazzare esplosivi vicino alle truppe e altri che sparavano con fucili e granate contro i soldati, ha detto una dichiarazione dell’esercito israeliano.

Ore 9.00 – Israele: “L’esercito continua le operazioni a Khan Yunis” – L’esercito israeliano continua le sue operazioni a Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui i soldati “hanno condotto raid mirati su obiettivi terroristici, incluso un deposito di armi dove c’erano larghe quantità di munizioni, fucili e varie strumenti tecnologici”. Secondo la stessa fonte, in un raid aereo “sono stati eliminati 3 terroristi che stavano agendo per piazzare esplosivi accanto alle truppe”. “Numerosi i terroristi uccisi” – ha aggiunto – in vari combattimenti “a distanza ravvicinata”.

Ore 8.30 – Dopo Usa anche Canada sospende fondi aggiuntivi a Unrwa – Dopo gli Stati Uniti, anche il Canada sospenderà i finanziamenti aggiuntivi all’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, dopo l’apertura di un’indagine sul presunto coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’agenzia nell’attacco del 7 ottobre scorso sferrato da Hamas contro Israele. La decisione del governo federale canadese è stata annunciata dal ministro dello Sviluppo internazionale, Ahmed Hussen. “Il Canada prende molto sul serio questi report e sta collaborando strettamente con l’Unrwa e altri donatori su questa questione”, ha fatto sapere il ministro in una nota, dopo aver contattato direttamente Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia. Sono state le autorità israeliana a fornire all’Unrwa informazioni sul presunto coinvolgimento di alcuni dei suoi dipendenti nell’attacco del gruppo islamico palestinese. “Per tutelare la capacità dell’agenzia di prestare assistenza umanitaria”, ha assicurato Lazzarini, “ho preso la decisione di rescindere subito i contratti di questi dipendenti e di avviare un’indagine per stabilire la verità senza indugio”. Con oltre 30 mila operatori, la Unrwa è la principale organizzazione di Gaza, oltre all’amministrazione della Striscia.

Ore 8.00 – Huthi, attacchi Usa-GB su porto Ras Issa –  Due attacchi aerei di Stati Uniti e Regno Unito hanno colpito il porto yemenita di Ras Issa. Lo ha fatto sapere l’emittente degli huthi, Al-Masira. Il porto si trova nella provincia di Hodeidah nello Yemen, e quanto accaduto segue di poche ore un attacco huthi che ha colpito una nave cisterna che navigava nel Mar Rosso.

Ore 7.30 – Mar Rosso: forze armate Usa attaccano missile huthi – Il Comando combattente unificato delle forze armate degli Stati Uniti (Centcom) ha comunicato di aver attaccato un missile che le forze huthi erano pronte a lanciare contro navi nel Mar Rosso. L’operazione è avvenuta attorno alle 3.45 del mattino (ora di Sanaa nelle Yemen), secondo quanto riferito dal Centcom sul profilo ufficiale su X. Il missile è stato individuato nella zona controllata dagli huthi ed è stato ritenuto una “minaccia imminente” per i mercantili e le navi della Marina americana in transito nell’area. Centcom ha poi riferito che ore prima i ribelli avevano lanciato un missile balistico contro la petroliera “Marlin Luanda”, battente bandiera delle Isole Marshall, in navigazione nel golfo di Aden, nelle vicinanze del Mar Rosso. L’attacco, rivendicato dagli Houthi, ha causato danni, ma non risultano feriti.

Ore 7.00 – Decisione Corte internazionale di giustizia, mercoledì Consiglio sicurezza Onu – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà mercoledì prossimo per esaminare la sentenza della Corte internazionale di giustizia che ha imposto a Israele di fermare qualsiasi eventuale atto di “genocidio” a Gaza. L’ha annunciato la presidenza francese del Consiglio.
La seduta è prevista per le 17 in Italia. La convocazione è stata chiesta dall’Algeria, “al fine di dare effetto esecutivo alla sentenza della Corte internazionale di giustizia sulle misure provvisorie imposte all’occupazione israeliana”, ha spiegato il ministero degli Esteri algerino.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Ti potrebbe interessare
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista
Esteri / Wsj: “Biden procede con pacchetto armi a Israele da 1 miliardo”. Ue: "Con operazione Rafah relazioni con Israele a dura prova"
Esteri / Esercito israeliano: “Operazioni a a Rafah est e Jabaliya”. La Turchia: “A Gaza è genocidio”
Esteri / I tank israeliani avanzano ancora nel campo profughi di Jabalia. Netanyahu: “O noi o loro, i mostri di Hamas”. Gaza: “Più di 35mila morti”
Esteri / Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale
Esteri / Israele colpisce il Nord della Striscia di Gaza. Biden: “Se Hamas rilasciasse gli ostaggi cessate il fuoco anche domani”