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Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Biden: “Spero in un cessate il fuoco entro lunedì”. Hamas: “Ipocrita, vuole salvare la faccia a Israele”. Frena anche lo Stato ebraico: “Non capiamo l’ottimismo” | DIRETTA

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Bozza di accordo per la tregua, Al Jazeera: “400 prigionieri palestinesi in cambio di 40 ostaggi”. Qatar: "Nessuna svolta ma rimaniamo ottimisti". Ue: "Senza accordo i morti saranno 60mila". Biennale, migliaia di artisti chiedono l’esclusione di Israele. Gaza, quasi 30mila le vittime dal 7 ottobre

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, martedì 27 febbraio

Joe Biden auspica un accordo per il cessate il fuoco entro lunedì mentre a Parigi continuano le trattative per fermare l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. La bozza dell’intesa raggiunta dai vertici del Mossad e dello Shin Bet nei loro incontri con il primo ministro del Qatar e il capo dei servizi segreti egiziani prevede lo scambio di 40 ostaggi israeliani con 400 prigionieri palestinesi e il via libera al graduale ritorno dei palestinesi nel nord di Gaza, a eccezione dei giovani che sono “in età di reclutamento”. Proseguono intanto le tensioni nel Mar Rosso, dove gli Stati Uniti hanno colpito obiettivi delle forze filoiraniane huthi, distrutto “tre navi di superficie senza equipaggio e due missili da crociera antinave”. Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, martedì 27 febbraio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.

DIRETTA

Ore 16.00 – Ue: “A Gaza 30mila morti, senza cessate il fuoco saranno 60mila” – “Da più di quattro mesi richiamo l’attenzione sulla catastrofica situazione umanitaria a Gaza, dove circa 30.000 persone sono state uccise e più di un milione di sfollati. Un recente rapporto della Johns Hopkins e dell’Università di Londra prevede che oltre 60.000 i civili moriranno a meno che non vi sia un cessate il fuoco e un massiccio aumento degli aiuti molto presto”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, intervenendo alla plenaria del parlamento europeo. “Dopo quasi cinque mesi di guerra e distruzione, la nostra attenzione deve concentrarsi sul raggiungimento di un accordo immediato per alleviare la catastrofe umanitaria, salvare vite umane e liberare i restanti 130 ostaggi ancora detenuti da Hamas a Gaza. Ventisei dei nostri stati membri condividono questa richiesta”, ha aggiunto.

Ore 15.50 – Cisgiordania, un palestinese ucciso a un posto di blocco – Un palestinese è stato ucciso oggi dal fuoco dei militari israeliani ad un posto di blocco situato all’ingresso di Gerusalemme. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti mediche lo hanno identificato in Nizar Hassasna, di 34 anni, originario di Betlemme. Le circostanze dell’incidente non sono ancora note.

Ore 14.40 – Netanyahu: “Sorpreso dall’ottimismo di Biden” – “Sorpreso”. Così sarebbe rimasto il premier israeliano Benjamin Netanyahu sentendo le parole di ottimismo del presidente americano Joe Biden che ha detto di sperare “che entro lunedì prossimo avremo un cessate il fuoco” tra Israele e Hamas. Lo ha detto una fonte politica israeliana di alto livello a Abc News dopo che Biden ha parlato di “un consenso da parte israeliana a non impegnarsi in attività durante il Ramadan”, che dovrebbe iniziare il 10 marzo, per “darci il tempo di portare fuori tutti gli ostaggi”.

Ore 14.10 – New York Times, Israele disponibile a scarcerare 15 detenuti per terrorismo – Israele potrebbe rilasciare 15 prigionieri palestinesi di alto profilo che stanno scontando lunghe pene detentive per terrorismo in cambio della liberazione di cinque soldatesse nelle mani di Hamas a Gaza. Lo ha svelato il New York Times, citando due fonti a conoscenza dei negoziati in corso secondo cui l’apertura è avvenuta nel corso dei colloqui a Parigi la settimana scorsa.

Ore 14.00 – Delegazione italiana in missione al valico di Rafah – Un delegazione italiana dal 3 al 6 Marzo sarà al valico di Rafah. Mercoledì 28 Febbraio alle ore 14.30 nella Sala Stampa della Camera dei Deputati in via della Missione 4 a Roma si terrà la conferenza stampa, promossa dall’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), Amnesty International Italia, Arci e Assopace Palestina che presenterà l’iniziativa. Al convoglio umanitario parteciperanno, oltre agli operatori e alle operatrici delle organizzazioni della società civile, anche 16 parlamentari, 13 giornalisti e giornalisti, accademici ed esperte di diritto internazionale. Alla conferenza stampa verranno presentati obiettivi umanitari, finalità politiche e programma della missione. È annunciata la presenza di Alfio Nicotra – Aoi Tina Marinari – Amnesty International Italia, Filippo Miraglia – Arci, Luisa Morgantini -Former Vice President Eu parliament – Assopace Palestina, Raji Sourani – fondatore e direttore di Pchr di Gaza,. Laura Boldrini – Partito Democratico, Stefani Ascari – Movimento 5 Stelle e Angelo Bonelli – Alleanza Verdi e Sinistra.

Ore 13.50 – Onu: “Israele blocca convoglio, infermieri costretti a spogliarsi” – L’Onu ha accusato le forze israeliane a Gaza di aver bloccato un convoglio sanitario a Khan Yunis e di aver costretto i paramedici a spogliarsi per le perquisizioni prima di fermarli. “Nonostante il preventivo coordinamento di tutto il personale e dei veicoli con la parte israeliana, le forze israeliane hanno bloccato per molte ore il convoglio guidato dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel momento in cui ha lasciato l’ospedale”, ha detto Jens Laerke, portavoce dell’ufficio umanitario delle Nazioni Unite (Ocha). “L’esercito israeliano ha costretto i pazienti e il personale a scendere dalle ambulanze e ha spogliato tutti i paramedici dei loro vestiti. Tre paramedici della Mezzaluna rossa palestinese sono stati successivamente arrestati, sebbene i loro dati personali fossero stati precedentemente condivisi con le forze israeliane”. L’Ocha ha affermato che un paramedico è stato successivamente rilasciato ma ha fatto appello per il rilascio degli altri due e di tutto il personale sanitario detenuto.

Ore 13.30 – Crosetto: “Si estende la minaccia huthi, ora è globale” – “Non si tratta più solo della sicurezza dei trasporti navali ma della sicurezza tout court, visto che pare le intenzioni degli huthi siano quelle di aumentare il livello di attacchi”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della cerimonia del passaggio di consegne del nuovo capo di Stato maggiore della Difesa, Carmine Masiello. “L’Italia, ha sottolineato il ministro, “da anni attraverso le missioni internazionali ha assunto una rilevanza nel panorama internazionale. Ora se ne sono aggiunte due, una nella striscia di Gaza a carattere soprattutto umanitario e l’altra per la sicurezza nel Mar Rosso che diventerà vitale nei prossimi mesi, come dimostrano anche le notizie di oggi”.

Ore 12.50 – Abbas accetta dimissioni di premier e governo – Il presidente dell’Autorità palestinese (Anp), Mahmud Abbas, ha accettato le dimissioni del primo ministro Muhammad Shtayyeh e del suo gabinetto e gli ha chiesto di restare in carica fino alla nomina di un sostituto permanente. Shtayyeh ha presentato ieri le sue dimissioni, insieme a tutti i ministri del suo governo, per consentire la formazione di un esecutivo di più ampio consenso tra i palestinesi nel contesto della guerra nella Striscia di Gaza.

Ore 12.40 – Biennale Venezia, migliaia di artisti chiedono esclusione Israele – Migliaia di artisti, oltre ad istituzioni e enti culturali, hanno chiesto l’esclusione di Israele dalla prossima Biennale d’Arte di Venezia, in programma dal 20 aprile al 24 novembre. La richiesta è contenuta in una lettera diretta alla Fondazione della Biennale, che ha già raccolto oltre 8mila sottoscrittori. “Mentre il mondo dell’arte si prepara a visitare il diorama dello stato-nazione ai Giardini”, si legge nell’appello, “affermiamo che è inaccettabile ospitare uno Stato impegnato nelle atrocità in corso contro i palestinesi a Gaza. No al Padiglione del Genocidio alla Biennale”.

Ore 11.50 – Hamas: “Biden ipocrita, vuole salvare la faccia a Israele” – Hamas accusa il presidente americano di “ipocrisia”. La bozza per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza elaborata ai colloqui di Parigi è una “proposta americana” e punta a “salvare la faccia a Israele”. Joe Biden “fa ipocrisia politica e partecipa all’uccisione dei palestinesi”, ha affermato Osama Hamdan, esponente del braccio politico di Hamas. Hamdan è convinto che “l’obiettivo sia dare” al premier israeliano Benjamin Netanyahu “più tempo per prepararsi a un nuovo attacco”. Per il gruppo, ha ribadito in dichiarazioni riportate dal giornale Filastin, legato a Hamas, “la priorità è fermare l’aggressione, porre fine all’assedio e consegnare gli aiuti, poi arriverà lo scambio di prigionieri”.

Ore 11.30 – Qatar: “Nessuna svolta ma rimaniamo ottimisti” – In un altro briefing sui colloqui per una tregua nella Striscia di Gaza, il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che non vi è stata alcuna svolta, anche se il paese rimane “positivo e ottimista” riguardo alle prospettive della mediazione. Secondo Doha, Israele e Hamas non sono riusciti a raggiungere un accordo su nessuna delle questioni principali. Secondo quanto riporta Reuters, il portavoce non ha voluto commentare i commenti del presidente degli Stati Uniti Joe Biden che ha auspicato un cessate il fuoco entro lunedì prossimo. Un alto funzionario israeliano ha detto alla stampa israeliana di ignorare da dove provenisse l’ottimismo di Biden e un esponente di Hamas ha definito i commenti di Biden “prematuri”.

Ore 11.10 – Israele: “Circa 35 i razzi lanciati dal Libano” – Sono stati circa 35 i razzi lanciati questa mattina da Hezbollah verso il Monte Meron nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui “non ci sono state né vittime né danni al Centro di controllo aereo di quella zona”. In risposta, secondo la stessa fonte, aerei israeliani hanno colpito “una postazione militare e infrastrutture terroristiche degli Hezbollah nelle aree di Hanniyeh, Jibchit, Baisariyeh, e Mansouri”. L’artiglieria israeliana ha anche colpito “nella zona di Yaroun per rimuovere una minaccia”.

Ore 10.40 – Israele, media: “Non capiamo su cosa si basa l’ottimismo di Biden” – La stampa israeliana riporta che un anonimo alto funzionario israeliano ha detto di non capire “su cosa si basa l’ottimismo” di Joe Biden. Il riferimento è alle parole del presidente degli Stati Uniti, che ieri ha auspicato il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza entro il prossimo lunedì 4 marzo.

Ore 10.10 – Hamas: “Premature le parole di Biden sulla tregua” – Un esponente di Hamas ha detto a Reuters che i commenti del presidente statunitense Joe Biden su una tregua a Gaza sono prematuri e non corrispondono alla situazione reale sul terreno. Ci sarebbero “ancora grandi lacune da colmare” nell’accordo prima che venga garantito un cessate il fuoco, auspicato da Biden entro lunedì prossimo.

Ore 9.40 – Gaza, il bilancio sale a 29.878 vittime palestinesi – Il ministero della Salute di Gaza ha fornito il suo nuovo bilancio delle vittime nella Striscia dall’inizio del conflitto lo scorso 7 ottobre. Il numero dei morti è salito a 29.878, di cui 96 nelle ultime 24 ore. I feriti sono invece 70.215.

Ore 9.20 – Usa: “Distrutti 2 missili e 3 navi huthi nello Yemen” – Il Comando centrale dell’esercito statunitense (Centcom) ha riferito su X di aver distrutto tre navi di superficie senza equipaggio e due missili da crociera antinave pronti a essere lanciati verso il Mar Rosso dalle aree dello Yemen controllate dal gruppo huthi, sostenuto dall’Iran. Il Centcom ha aggiunto di aver distrutto un drone che si trovava sul Mar Rosso. Le armi “rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e le navi Usa nella regione”.”Queste operazioni servono per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali pià sicure per la Marina Usa e le navi commerciali”, ha dichiarato Centcom.

Ore 9.00 – Cisgiordania, tre palestinesi uccisi dall’esercito israeliano – Tre palestinesi sono stati uccisi in scontri con l’esercito israeliano nel campo profughi di al Faraa di Tubas, vicino Nablus in Cisgiordania. Lo ha riferito l’agenzia Wafa che ha identificato i tre in Ahmed Daraghmeh (26 anni), Osama Jabr Al-Zalt (31 anni) e Muhammad Samih Bayadsa (32 anni). Secondo i media palestinesi e quelli israeliani Daraghmeh era il comandante del locale “Battaglione Tubas”, ala militare della Jihad islamica.

Ore 8.30 – Hamas valuta la bozza di accordo su Gaza avuta da Parigi – Il movimento estremista palestinese Hamas ha ricevuto una bozza di proposta di accordo con Israele dalla Conferenza di Parigi, che si è tenuta ieri, che ora starebbe valutando. Lo ha riferito oggi una fonte a conoscenza del dossier, citata dall’agenzia Reuters. Secondo quanto si legge, la proposta prevederebbe una pausa di 40 giorni di tutte le operazioni militari e lo scambio di prigionieri palestinesi con ostaggi israeliani in un rapporto di 10 a uno. Il cessate il fuoco proposto, inoltre, consentirebbe agli ospedali e ai panifici di Gaza di riparare i danni subiti durante il conflitto, e a 500 camion di aiuti umanitari al giorno di entrare nell’enclave palestinese.

Ore 8.00 – Bozza accordo, media: “Israele consentirà ritorno sfollati palestinesi in nord Gaza” – Al Jazeera ha pubblicato nuovi dettagli sugli accordi raggiunti a Parigi dai vertici del Mossad e dello Shin Bet nei loro incontri con il primo ministro del Qatar e il capo dei servizi segreti egiziani. L’incontro, come riferisce Haaretz, è stato convocato per discutere un altro accordo di tregua tra Israele e Hamas. Secondo l’emittente, che cita fonti coinvolte nei colloqui, Israele ha acconsentito al graduale ritorno dei palestinesi nel nord di Gaza, a eccezione dei giovani che sono “in età di reclutamento”. Inoltre Israele accetta di liberare 400 prigionieri palestinesi che scontano condanne per crimini legati al terrorismo, in cambio di 40 donne e anziani in ostaggio. Inoltre, secondo quanto riferito, Israele ha concordato di sospendere i suoi voli sulla Striscia di Gaza, compresi i voli di raccolta di informazioni, per otto ore al giorno.

Ore 7.30 – Biden, “Israele fermerà operazioni a Gaza durante Ramadan” – “Israele cesserà le operazioni a Gaza durante il Ramadan”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, precisando che lo stop fa parte delle condizioni previste da un accordo di cessate il fuoco in fase di negoziazione. “Il Ramadan si avvicina e gli israeliani hanno concordato di non impegnarsi in attività durante il Ramadan, in modo da darci il tempo di liberare tutti gli ostaggi”, ha detto Biden in un’intervista sulla rete statunitense Nbc.

Ore 7.00 – Biden: “Spero in un cessate il fuoco entro lunedì” – Il presidente Joe Biden ha detto lunedì che spera che un cessate il fuoco tra Israele e Hamas possa entrare in vigore all’inizio della prossima settimana, in modo da mettere in pausa le ostilità e consentire il rilascio degli ostaggi rimanenti. Alla domanda su quando pensava che potesse iniziare un cessate il fuoco, Biden ha detto: “Spero entro l’inizio del fine settimana. Alla fine del fine settimana. Il mio consigliere per la sicurezza nazionale mi dice che siamo vicini. Siamo vicini. Noi non abbiamo ancora finito. La mia speranza è che entro lunedì prossimo avremo un cessate il fuoco”. Biden ha commentato a New York dopo aver registrato un’apparizione nel programma della Nbc “Late Night With Seth Meyers”.

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