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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Gaza, spari sulla folla in attesa di aiuti umanitari: almeno 20 morti e 150 feriti. L’Idf: “Stiamo indagando”. Tajani: “Sostegno a Israele ma serve soluzione a 2 Stati” | DIRETTA

Immagine di copertina

Mar Rosso, Huthi: "Attacchi alle navi finché gli aiuti non arriveranno nella Striscia". Usa e Gb valutano nuove sanzioni. Domani decisione della Corte dell'Aia sul caso di genocidio contro Israele. Attacco a rifugio Onu, bilancio vittime sale a 12

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 25 gennaio

Il segretario generale dell’Onu Guterres parla di distruzione senza precedenti a Gaza. Sono almeno 50 i palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore a Khan Yunis, diventata il fronte principale della campagna israeliana nella Striscia di Gaza. Pesanti combattimenti sono in corso intorno a tre ospedali della zona. Secondo l’Onu, l’ospedale al-Khair è stato costretto a chiudere con “donne che avevano appena subito un intervento chirurgico cesareo evacuate nel cuore della notte”, mentre è salito a 12 il bilancio delle vittime di un attacco al rifugio della agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), che ospita migliaia di sfollati.  Di seguito tutti gli aggiornamenti di oggi, giovedì 25 gennaio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas.

DIRETTA

Ore 20 – Houti: “Una nostra delegazione è stata ricevuta a Mosca” – Una delegazione delle milizie Houti nello Yemen ha incontrato oggi pomeriggio a Mosca il rappresentante speciale del presidente russo per il Medioriente viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. Lo annuncia il portavoce dello stesso gruppo sciita filoiraniano, Mohammed Abdulsalam, secondo cui a Bogdanov “è stata presentata la situazione nella regione, in particolare ai crimini di genocidio che si stanno consumando a Gaza”, così come “la necessità di intensificare gli sforzi internazionali per fare pressione sugli Usa e Israele per fermarli”. “Lo Yemen – prosegue il portavoce via i social media – ha ribadito durante l’incontro la sua posizione solidale con Gaza, informando sull’aggressione americano-britannica che subisce. L’America deve fermare l’aggressione contro Gaza e fare entrare aiuti umanitari nella Striscia, invece della militarizzazione del Mar Rosso”.

Ore 19.30 – Hamas: “Rispetteremo la tregua dell’Aja se lo farà anche Israele” – In una dichiarazione pubblicata tramite il suo canale ufficiale Telegram, Hamas ha affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. Lo riporta Al Jazeera. La dichiarazione dice anche che Hamas rilascerà tutti gli ostaggi se Israele libererà i palestinesi attualmente detenuti. “Il nemico sionista deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per la popolazione”, conclude la dichiarazione.

Ore 19 – Media: “Verso un incontro in Europa dei capi degli 007 Usa-Israele-Egitto con il Qatar per il rilascio degli ostaggi” – Il presidente Usa Joe Biden intende inviare nei prossimi giorni il direttore della Cia William Burns in Europa per colloqui ad alto livello volti al rilascio degli ostaggi israeliani delle mani di Hamas a Gaza. Lo riferiscono media americani e israeliani, secondo i quali Burns incontrerà i capi dell’intelligence israeliana ed egiziana, David Barnea e Abbas Kamel, insieme al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani.

Ore 18.30 – Tajani: “Favorevoli a un cessate il fuoco” – “Siamo favorevoli a un cessate il fuoco” nella Striscia di Gaza. “Siamo favorevoli alla ricerca di un’interruzione del conflitto armato” a Gaza. A ribadirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani nel corso di una conferenza stampa mentre è in Israele rispondendo a una domanda se la Corte internazionale di giustizia domani decidesse di imporre a Israele un cessate il fuoco. “Non deve essere una proposta che sia contro Israele”, precisa Tajani sottolineando che “non va sottovalutato Hamas: un conto è la popolazione di Gaza, un altro è Hamas”. Per Tajani, aggiunge, “ora bisogna lavorare per la pace” ed è quello che sta facendo l’Italia che curerà 100 bambini palestinesi in Italia, che è pronta a installare un ospedale da campo.

Ore 17.10 – Khan Yunis, Onu: “Esercito israeliano ordina evacuazione rifugio” – Le Nazioni Unite hanno dichiarato ad Afp che l’esercito israeliano ha ordinato di evacuare il rifugio colpito ieri da due colpi di carro armato. Una portavoce dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ha confermato che l’esercito ha concesso ai rifugiati fino alle 17 di domani (16 ora italiana) per evacuare. Nell’attacco di ieri, secondo l’agenzia Onu, hanno perso la vita 12 persone e 75 sono rimaste ferite.

Ore 16.50 – Libano, pronti a negoziare con Israele su confine – Il Libano è pronto ad aprire negoziati con Israele, mediati da Onu o Paesi come Usa oppure Francia, per definire il confine terrestre. Lo ha detto il ministro degli Esteri Abdullah Bou Habib in un’intervista a L’Orient-Le Jour. “Questo porterà al ritiro israeliano lungo le linee riconosciute dalla comunità internazionale, a cominciare dai punti B1 e Rosh Hanikra fino a Ghajar, e un ritiro dalle Fattorie Shebaa e dal villaggio Shebaa, che sono libanesi. Poi risolveremo la questione con la Siria”, ha dichiarato. “Se la guerra scoppia, non verrà dal Libano”, ha assicurato. “Né Hezbollah né il governo libanese sono interessati alla guerra. Stiamo parlando di difesa più che di guerra”, ha sottolineato il ministro, riferendo di aver avvertito la comunità internazionale che “se la guerra si espanderà, diventerà regionale, con forze provenienti dalla Siria, dall’Iraq, dallo Yemen, ovunque”.

Ore 16.30 – Mezzaluna rossa, forze israeliane colpiscono ospedale al-Amal per il quarto giorno – La Mezzaluna rossa palestinese afferma che le forze israeliane stanno attaccando il suo quartier generale presso l’ospedale al-Amal di Khan Yunis per il quarto giorno consecutivo. “Le forze di occupazione impongono anche un coprifuoco completo intorno all’ospedale da ieri pomeriggio, limitando il movimento degli equipaggi delle ambulanze da e verso l’ospedale”, si legge in un post su X.

Ore 16.10 – Israele, Lapid condanna apertura ristorante “7 ottobre” in Giordania – Il leader dell’opposizione israeliana ha commentato un video pubblicato che mostra l’apertura di un ristorante in Giordania denominato “October 7”. Yair Lapid ha scritto su X che “la vergognosa glorificazione” del giorno in cui Hamas ha attaccato Israele “deve finire”. “Ci aspettiamo che il governo giordano condanni tutto questo pubblicamente e inequivocabilmente”, ha detto.

Ore 15.40 – Idf, colpita pista atterraggio Hezbollah in Libano – Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, compresa una pista di atterraggio nella zona montuosa di Qalaat Jabbour. La struttura veniva utilizzata dai miliziani per i droni e, secondo Tel Aviv, sarebbe stata costruita dall’Iran. Lo riporta The Times of Israel. Obiettivi di Hezbollah sono stati presi di mira anche nelle aree di Tiro e di Mghairiyeh.

Ore 15.30 – Israele colpisce pista di lancio di droni degli Hezbollah – L’aviazione israeliana ha attaccatouna pista di lancio di droni nel Libano meridionale, utilizzata dagli Hezbollah per sferrare attacchi contro la Galilea. Lo ha riferito il portavoce militare precisando che questo attacco è giunto dopo che due droni lanciati dagli Hezbollah sono caduti oggi in Galilea, vicino al Kibbutz Kfar Blum, “senza arrecare alcun danno”. I media israeliani aggiungono che la pista di lancio colpita oggi è stata costruita con l’aiuto dell’Iran.

Ore 15.20 – Operazione di Israele vicino Jenin: ucciso un militante della brigate al Qassam – Un sospetto militante delle Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas, è stato ucciso nel corso di un’operazione israeliana a Bir al-Basha, località poco distante da Jenin, in Cisgiordania. La vittima, ha precisato l’agenzia di stampa palestinese Wafa, si chiamava Wissam Walid Khashan e nel corso dell’operazione è stato arrestato il fratello. Le Brigate al-Qassam hanno confermato che l’uomo era un loro operativo, annunciando la sua morte da “martire” durante “uno scontro con l’esercito di occupazione”.

Ore 15.10 – Mar Rosso, Huthi: “Attacchi alle navi continueranno finché  gli aiuti non raggiungeranno Gaza” – 
Gli attacchi alle navi legate a Israele continueranno finché gli aiuti non raggiungeranno il popolo palestinese a Gaza. Lo ha detto oggi il leader del movimento yemenita huthi, Abdel-Malik al-Huthi. “Il nostro paese continuerà le sue operazioni finché cibo e medicine non raggiungeranno la popolazione di Gaza”, ha affermato in un discorso trasmesso alla tv. Il leader del gruppo ha affermato che l’esito dei raid di Stati Uniti e Regno Unito è stato controproducente e non influenzerà “la nostra volontà e determinazione”.

Ore 15.00 – Stati Uniti e Regno Unito imporranno nuove sanzioni ai leader huthi – Gli Stati Uniti e il Regno Unito imporranno nuove sanzioni ai leader delle forze filoiraniane huthi. Lo ha riportato Bloomberg. Le sanzioni colpiranno almeno quattro esponenti di alto livello del gruppo che controlla un terzo del territorio dello Yemen, in cui vive circa l’80 percento della popolazione.

Ore 14.50 – Netanyahu: “Sradicheremo i nostri nemici” – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito il suo impegno per la “vittoria totale” contro Hamas durante la visita alle truppe israeliane al confine con la Striscia di Gaza. “La vittoria totale significa l’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri prigionieri. Non abbiamo rinunciato a questo obiettivo”, ha affermato il premier israeliano secondo quanto riferisce The Times of Israel. “Approfondiremo le nostre radici nella nostra terra e sradicheremo i nostri nemici. Noi saremo qui, loro non ci saranno”, ha promesso Netanyahu.

Ore 13.30 – Al Jazeera, spari sulla folla in attesa di aiuti umanitari: 20 morti – Sono almeno 20 i palestinesi uccisi mentre attendevano gli aiuti umanitari nella città di Gaza. Lo ha riportato al Jazeera, secondo cui 150 persone sono rimaste ferite dopo gli spari dei carri armati israeliani contro la folla.

Ore 13.20 – Israele: stiamo indagando sull’attacco nella città di Gaza – L’esercito israeliano ha detto che sta indagando sulle accuse di aver aperto il fuoco contro la folla in attesa di aiuti umanitari nella città di Gaza. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, più di 170 persone sono rimaste ferite e uccise nell’attacco.

Ore 12.50 – Città di Gaza, palestinesi uccisi mentre aspettavano gli aiuti – Al Jazeera ha riportato che almeno 20 palestinesi sono stati uccisi e altri 150 feriti dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulle persone che aspettavano aiuti umanitari nella città di Gaza. L’attacco nel nord di Gaza è avvenuto in piazza Kuwait, a est del quartiere di Zeitoun. I carri armati israeliani hanno sparato proiettili contro i palestinesi della zona. “La situazione è molto critica”, ha detto riportato Ismail al-Ghoul. Il portavoce della protezione civile Mahmoud Basal ha detto che le squadre di soccorso non sono state in grado di raggiungere la scena a causa delle forze israeliane che impediscono l’ingresso.

Ore 12.40 – Tajani a Ramallah, l’incontro con il presidente palestinese Abbas – È appena cominciato a Ramallah, in Cisgiordania, l’incontro tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente palestinese Mahmud Abbas. Nella riunione è presente anche il ministro degli Esteri palestinese al Malki. Tajani è il primo ministro degli Esteri dell’Ue ad incontrare il leader dell’Anp dopo il 7 ottobre.

Ore 12.20 – Tajani: curiamo i bambini palestinesi, siamo pronti ad aprire un ospedale da campo – “Si, stiamo continuando con gli aiuti. L’Italia con la nave vulcano sta curando bambini palestinesi feriti, altrettanto stanno facendo medici pediatri italiani che sono negli Emirati Arabi Uniti. Siamo pronti a costruire un ospedale da campo o dentro Gaza o immediatamente fuori l’ingresso di Gaza con l’aiuto degli egiziani. In più stiamo già lavorando per curare 100 bambini palestinesi feriti negli ospedali pediatrici italiani”. Ad affermarlo è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani rispondendo ad alcune domande di follower su Instagram.

Ore 12.10 – Tajani: “La soluzione ‘due popoli, due stati’ è l’unica che può portare pace e stabilità” – “Non ci saranno risultati determinanti però bisogna portare a casa ogni giorno un piccolo risultato, quello di compiere piccolissime azioni a favore della pace. Noi crediamo nella soluzione due popoli due Stati. Non è facile perché si sta combattendo nella Striscia di Gaza tra israeliani e Hamas e nessuna delle parti in causa vuole trovare questa soluzione ma è l’unica che può portare la pace e stabilità in questo territorio”. Ad affermarlo è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani che oggi è in Israele rispondendo ad alcune domande di follower su Instagram. “Nei colloqui che ho avuto e che avrò insisterò su questo tema. Ne parlerò con i palestinesi, ne sto parlando con gli amici israeliani, ne ho parlato anche ieri in Libano. Se si crede in qualche cosa bisogna perseguire l’obiettivo anche quando è difficile”, ha sottolineato il ministro.

Ore 11.50 – Gaza, niente cibo e niente anestesia all’ospedale Nasser – Il ministero della Salute della Striscia di Gaza ha confermato che il Nasser Medical Complex di Khan Yunis ha finito le scorte di cibo, anestetici e antidolorifici. “La situazione sanitaria e umanitaria nell’ospedale è estremamente catastrofica a causa dell’assedio da parte delle forze di occupazione israeliane”, ha affermato il ministero. L’esercito israeliano ha assediato il Nasser Medical Complex per due giorni, nel timore che si ripeta ciò che ha fatto all’ospedale al-Shifa di Gaza City.

Ore 11.00 – Proteste israeliane contro gli aiuti a Gaza – Proseguono le proteste al valico di Kerem Shalom contro gli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Secondo The Times of Israel, un gruppo di manifestanti israeliani si sta dirigendo verso il valico per formare picchetti di protesta, chiedendo un’interruzione del flusso di aiuti sino al completo rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Alcuni manifestanti sono stati inizialmente fermati a un checkpoint ma, in seguito, sono riusciti a passare. “Nessuno può impedirci di bloccare i camion a Gaza”, dice un manifestante. “Visto che il primo ministro” Benjamin Netanyahu “non l’ha fatto lo faremo noi al posto suo”, ha aggiunto.

Ore 10.50 – Ancora attacchi dal Libano, due droni caduti nel nord di Israele – Nuovi attacchi dal Libano verso il nord di Israele. In mattinata sirene di allarme sono risuonate in alta Galilea e poco dopo si sono udite due esplosioni nelle vicinanze del kibbutz Kfar Blum. In seguito è risultato che due droni erano caduti a terra. Non si ha notizia di vittime né di danni.

Ore 10.30 – Onu, Guterres: “A Gaza situazione spaventosa, tutti patiscono la fame” – Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha affermato che a Gaza è spaventosa un quarto della popolazione è alle prese con livelli catastrofici di insicurezza alimentare. “La situazione umanitaria a Gaza è spaventosa. Con l’avvicinarsi dell’inverno, 2,2 milioni di palestinesi a Gaza si trovano ad affrontare condizioni disumane e squallide, lottando semplicemente per sopravvivere un altro giorno senza un alloggio adeguato, riscaldamento, strutture sanitarie, cibo e acqua potabile”, ha detto durante una riunione del Consiglio di sicurezza incentrata sul Medio Oriente. “Tutti a Gaza soffrono la fame. Un quarto della popolazione di Gaza, più di mezzo milione di persone, è alle prese con livelli catastrofici di insicurezza alimentare”. Ha anche parlato della diffusione delle malattie a Gaza “mentre il sistema sanitario è al collasso”, affermando che solo 16 dei 36 ospedali di Gaza sono “anche parzialmente funzionanti”. “Ciò significa che la popolazione di Gaza non solo rischia di essere uccisa o ferita da bombardamenti implacabili; corrono anche un rischio crescente di contrarre malattie infettive come l’epatite A, la dissenteria, il colera”, ha affermato Guterres. “Senza ospedali funzionanti e con minime opportunità per i pazienti di lasciare Gaza, migliaia di persone che soffrono di malattie croniche come cancro e insufficienza renale rischiano di morire”. Ha chiesto un sistema di evacuazione medica funzionante, descrivendolo come “urgentemente necessario”.

Ore 10.00 – Gaza: almeno 50 palestinesi uccisi a Khan Yunis nelle ultime 24 ore – Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 50 palestinesi a Khan Yunis nelle ultime 24 ore. Lo ha detto Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Salute di Gaza. Secondo quanto riporta al Jazeera, almeno tre persone, tra cui due bambini, sono state uccise dai bombardamenti israeliani sulla zona al-Satar al-Gharbi di Khan Yunis.

Ore 9.50 – Tajani: “Sostegno a Israele ma serve soluzione a 2 stati” – “Sosteniamo con forza le azioni del governo israeliano contro le organizzazioni terroristiche e parallelamente vogliamo affrontare con i nostri amici israeliani la preparazione per un ritorno al confronto politico e diplomatico”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, incontrando a Gerusalemme il presidente Isaac Herzog. “Dopo le operazioni militari a Gaza bisognerà individuare immediatamente un percorso politico per evitare che gli attuali scontri” si ripetano e si allarghino nella regione. Bisogna avviare “un percorso politico che inevitabilmente dovrà portare” alla formula della soluzione a 2 stati.

Ore 9.40 – Qatar “sconvolto” da dichiarazioni di Netanyahu – Il Qatar ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di ostacolare gli sforzi di mediazione nella guerra di Gaza e di aver dato priorità alla sua carriera. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari, dopo la pubblicazione di una registrazione in cui avrebbe definito l’emirato del Golfo “problematico”. “Siamo sconvolti dalle dichiarazioni attribuite al primo ministro israeliano in vari resoconti dei media sul ruolo di mediazione del Qatar. Queste dichiarazioni, se confermate, sono irresponsabili e distruttive per gli sforzi volti a salvare vite innocenti, ma non sorprendono….”, ha detto al-Ansari. “Se le dichiarazioni riportate risultassero vere, il primo ministro israeliano non avrebbe fatto altro che ostacolare e indebolire il processo di mediazione, per ragioni che sembrano servire alla sua carriera politica invece di dare priorità al salvataggio di vite innocenti, compresi gli ostaggi israeliani”. Durante un incontro con le famiglie di ostaggi andata in onda martedì scorso, Netanyahu ha definito il Qatar “problematico”. Secondo l’Associated Press Netanyahu avrebbe detto: “Non mi avete visto ringraziare il Qatar, hai notato? Non ho ringraziato il Qatar. Perché? Perché il Qatar, per me, non è diverso nella sostanza dall’Onu, dalla Croce Rossa e in un certo senso è ancora più problematico. Tuttavia, ora sono disposto a utilizzare qualsiasi mediatore che possa aiutarmi a riportare gli ostaggi a casa”. Alla richiesta di commentare la dichiarazione del Qatar e se la registrazione fosse autentica, un portavoce del governo israeliano ha detto che Israele “non può entrare nei dettagli riguardo agli sforzi e alle misure adottate per rilasciare gli ostaggi”.

Ore 9.30 – Domani decisione della Corte dell’Aia sul caso di genocidio contro Israele – Domani la Corte internazionale di giustizia emetterà il suo verdetto sulla richiesta del Sudafrica di una decisione preliminare nel caso di genocidio contro Israele. Sarà presente anche il ministro degli Esteri del Sud Africa, Naledi Pandor. Se dovesse accogliere la richiesta di Pretoria, la Corte potrebbe ordinare a Israele di annunciare un cessate il fuoco a Gaza e consentire l’arrivo nel paese di ulteriori aiuti umanitari delle Nazioni Unite.

Ore 9.10 – Qatar invia nuova proposta tregua a Israele e Hamas – Il Qatar ha inviato a Israele e Hamas una nuova proposta d’accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta Bloomberg citando fonti vicine ai negoziati. Il piano prevedrebbe il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti dal movimento islamista, in cambio della liberazione di un certo numero di prigionieri palestinesi. Il documento affermerebbe inoltre che la quantità di aiuti umanitari consegnati all’enclave dovrebbe essere aumentata.

Ore 9.00 – Attacco a rifugio Onu, bilancio vittime sale a 12 – Il bilancio delle vittime di un attacco al rifugio della agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), che ospita migliaia di sfollati, è salito a 12. Lo ha detto Thomas White, direttore dell’agenzia per Gaza e vice coordinatore umanitario per i territori palestinesi occupati, affermando che 75 persone sono rimaste ferite, di cui 15 in condizioni critiche. White ha affermato che diverse spedizioni per raggiungere i morti e i feriti sono state impedite, senza dire direttamente che i tentativi erano stati bloccati da Israele. Ha detto che le squadre delle Nazioni Unite sono riuscite a raggiungere il sito solo la sera. Israele ha negato la responsabilità dell’attacco, in cui due colpi di carro armato hanno colpito un centro dell’Unrwa. White ha detto che gli attacchi israeliani a Khan Yunis, dove Israele aveva precedentemente detto ai civili di fuggire, hanno costretto l’ospedale al-Khair a chiudere con “donne che avevano appena subito un intervento chirurgico cesareo… evacuate nel cuore della notte”. White ha detto che intorno ad altri due ospedali, al-Amal e Nasser, il più grande ospedale rimasto a Gaza e uno di soli due nella parte meridionale della Striscia che possono ancora curare pazienti in condizioni critiche, ci sono pesanti combattimenti “lasciando il personale, i pazienti e gli operatori terrorizzati”. sfollati intrappolati all’interno”. “La situazione a Khan Yunis evidenzia un costante fallimento nel rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario: distinzione, proporzionalità e precauzioni nell’effettuare attacchi. Ciò è inaccettabile e ripugnante e deve finire”.

Ore 8.30 – Iran, Raisi in Turchia: “Isolare politicamente ed economicamente Israele”Il conflitto a Gaza dimostra che le Nazioni Unite e altri organismi mondiali hanno perso la loro efficacia. Lo ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante la sua visita in Turchia, dove ha incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e ha invitato i paesi musulmani e le altre nazioni a unirsi per un nuovo “ordine mondiale giusto”. Raisi ha chiesto l’isolamento politico ed economico di Israele, affermando che “tagliare l’ancora di salvezza” sarebbe un modo efficace per porre fine “all’oppressione e agli omicidi di Israele” e aggiungendo che Israele sarà la “parte sconfitta” nella guerra a Gaza.

Ore 8.00 – Ministro israeliano Smotrich contro Qatar: “Protegge Hamas” – “Il Qatar sostiene e finanzia il terrorismo, protegge Hamas ed è in gran parte responsabile del massacro di cittadini israeliani commesso” dal movimento islamista palestinese: è l’accusa del ministro delle Finanze israeliano d’estrema destra Bezalel Smotrich. In un post sul suo account X, Smotrich ha risposto così ai commenti del portavoce del Ministero degli Esteri qatariota Majed Al Ansari, che ha affermato come Doha sia “sconvolto” dalle osservazioni attribuite al premier israeliano Benjamin Netanyahu secondo cui i suoi sforzi di mediazione di Doha sarebbero “problematici”.

Ore 7.30 – Casa bianca ammonisce Israele: “Preoccupati dopo raid su centro Onu Gaza” – Gli Stati Uniti “sostengono fermamente il diritto di Israele a difendersi, in conformità con il diritto internazionale umanitario, contro i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile e vogliono annientare lo Stato di Israele. Ma Israele mantiene la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari”. Lo ha detto la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson dicendo che gli Usa sono “seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (l’Unrwa) con conseguenti segnalazioni di incendi nell’edificio, in un quartiere nel sud di Gaza dove si sarebbero rifugiati più di 30.000 palestinesi sfollati”, si legge in una nota. “Anche se non disponiamo ancora di tutti i dettagli su quanto accaduto e continueremo a cercare ulteriori informazioni sugli incidenti di oggi – prosegue il testo – la perdita di ogni vita innocente è una tragedia. Questo conflitto ha già provocato la morte e il ferimento devastanti di decine di migliaia di civili palestinesi, e piangiamo ogni singola vita civile che è andata perduta. È straziante vedere i bambini uccisi, feriti e resi orfani”.

Ore 7.00 – Abbas riceve a Ramallah il ministro degli Esteri britannico David Cameron – Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha ricevuto a Ramallah il ministro degli Esteri britannico David Cameron, al quale ha ribadito “l’urgenza di fermare immediatamente l’aggressione israeliana contro il popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme”.

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