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Home » Esteri

Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie. Nuovi raid delle Idf a Gaza: oltre 33.600 morti dal 7 ottobre. Scambi di colpi con Hezbollah al confine con il Libano. Siria: esplode un’autobomba a Damasco, nessun ferito. Iran: Pasdaran abbordano una nave “collegata a Israele” nello Stretto di Hormuz. Tel Aviv minaccia “conseguenze” e chiede nuove sanzioni contro Teheran. Cisgiordania: ucciso un 14enne israeliano. I coloni attaccano i residenti palestinesi: 1 morto, 6 feriti e 10 villaggi assaltati. Usa: Biden interrompe il suo viaggio in Delaware e torna a Washington. Israele chiude le scuole | DIRETTA

Immagine di copertina
Credit: AGF

Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, sabato 13 aprile

A oltre sei mesi dagli attentati del 7 ottobre in Israele e malgrado il parziale ritiro delle truppe delle Idf dal sud della Striscia, la guerra a Gaza non si ferma: i morti superano ormai i 33.600 e sono oltre 76.200 i feriti. Proseguono le violenze anche in Cisgiordania, dove due presunti appartenenti a gruppi armati palestinesi sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane. Non si fermano gli scontri nemmeno al confine con il Libano, da dove Hezbollah ha lanciato una quarantina di razzi contro il nord di Israele. Ed è proprio il pericolo di un allargamento del conflitto all’intera regione a tenere banco sull’agenda internazionale: negli ultimi giorni diversi Paesi, tra cui Russia, Francia, India, Australia e Stati Uniti, hanno consigliato ai propri cittadini di evitare viaggi in Medio Oriente, mentre alcune compagnie aeree hanno sospeso i voli per Teheran. Per la Casa bianca infatti, un attacco dell’Iran contro Israele dopo il raid su un edificio del consolato di Teheran a Damasco in cui sono morti due generali e cinque ufficiali dei Pasdaran è “una minaccia reale e probabile”. Biden lancia un appello agli ayatollah: “Non fatelo”. Secondo i media Usa sarebbe addirittura “imminente” e potrebbe avvenire su vasta scala, con centinaia di droni e decine di missili lanciati dalle forze di Teheran e dai loro alleati regionali contro obiettivi militari all’interno dello Stato ebraico. Se Germania e Russia hanno chiesto “moderazione” all’Iran, Australia e Regno Unito hanno invitato Teheran a evitare un’ulteriore escalation. Intanto gli Usa si sono rivolti a Cina, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Iraq perché spingano la Repubblica Islamica ad allentare le tensioni con Israele. Di seguito le ultime notizie di oggi, sabato 13 aprile 2024, sulla guerra Israele-Hamas.

S&D
DIRETTA

Ore 20,00 – Israele chiude le scuole – Israele ha chiuso le scuole a livello nazionale e limitato gli assembramenti a 1.000 persone in attesa di un attacco dell’Iran, che ha promesso di vendicare il raid attribuito a Tel Aviv sul consolato di Teheran a Damasco, in cui sono morti 7 ufficiali dei Pasdaran, compresi due generali. Lo ha annunciato oggi il portavoce delle forze armate israeliane (Idf) contrammiraglio Daniel Hagari, secondo cui le restrizioni si applicano anche alle gite scolastiche e ai campi scuola. “Al termine di una valutazione della situazione, è stato deciso che a partire da stasera alle 23:00 verrà apportata una modifica alle istruzioni del Comando del Fronte Interno. Nell’ambito dei cambiamenti approvati, è stato deciso di annullare tutte le attività educative nel Paese. Nelle aree con codice verde gli assembramenti saranno limitati a 1.000 persone”, ha affermato Hagari. “Nei prossimi giorni niente attività educative, comprese le gite scolastiche. Non importa da dove viene lanciata la minaccia, se viene attivata una sirena, vi viene chiesto di entrare nei rifugi e di rimanerci per 10 minuti”. Il provvedimento sarà valido fino alle 23:00 di lunedì 15 aprile. Le Idf, ha aggiunto Hagari, sono “in stato di massima allerta” e “decine di aerei sono pronti” in attesa di un attacco dell’Iran.

Ore 19,30 – Usa: Biden interrompe il suo viaggio in Delaware e torna a Washington – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha interrotto il suo viaggio in Delaware e tornerà presto a Washington per incontrare il Consiglio di sicurezza nazionale e discutere degli eventi in corso in Medio Oriente. Lo ha annunciato in una nota la Casa Bianca, secondo cui Biden ha chiesto anche all’Iran di rilasciare la Msc Aries, la nave portacontainer sequestrata oggi nello Stretto di Hormuz dai Pasdaran, che accusa la società proprietaria di essere “collegata a Israele”.

Ore 19,00 – Iran, media: “Il sequestro della Msc Aries non ha niente a che vedere con il raid di Israele a Damasco” – “Contrariamente a quanto affermato dai media stranieri, il sequestro della nave mercantile (Msc Aries, ndr) non ha nulla a che fare con le ritorsioni dell’Iran contro” Israele. Lo riporta l’agenzia di stampa iraniana Fars, citando non meglio specificate “fonti informate” sulla vicenda. Questa mattina, la Marina delle Guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran ha abbordato nello Stretto di Hormuz la nave portacontainer di Msc con a bordo 25 membri dell’equipaggio, accusando la società proprietaria di essere “collegata a Israele”.

Ore 18,00 – Israele, attacco di Hezbollah nel nord: “Ferito un riservista” – Un riservista delle forze armate israeliane è rimasto gravemente ferito oggi nel nord di Israele a seguito di un attacco con droni rivendicato dal gruppo armato sciita libanese Hezbollah. Lo riferisce il portale israeliano Ynet, secondo cui il ferito è un membro della squadra di sicurezza del kibbutz Hanita, colpito oggi da due droni carichi di esplosivi lanciati dal confine libanese. Il riservista, secondo il portale, è stato subito trasportato in ospedale e la sua famiglia è già stata informata.

Ore 17,30 – Cisgiordania, ong: “Almeno 10 villaggi palestinesi assaltati dai coloni” – Almeno 10 villaggi palestinesi in Cisgiordania sono attualmente sotto attacco da parte di milizie armate di coloni israeliani. La denuncia arriva dall’associazione israeliana a difesa dei diritti umani Yesh Din, secondo cui case e auto dei residenti palestinesi sono state date alle fiamme, mentre i coloni hanno aperto il fuoco con gli abitanti. I villaggi coinvolti sono: Al-Mughayyir, Duma, As-Sawiya, Qusra, Beitin, Silwad, Sinjil, Beitillu, Turmusaya e Beit Furik.

Ore 17,15 – Il Canada consiglia ai suoi cittadini di non recarsi in Israele e nei Territori occupati – Il Canada ha consigliato ai propri cittadini di evitare i viaggi verso Israele, la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, aggiornando la valutazione del rischio nella regione a causa della crescente minaccia di attacchi da parte dell’Iran contro il territorio israeliano. Secondo una nota pubblicata sui social dalla ministra degli Esteri Melanie Joly, i cittadini canadesi già presenti nell’area dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di abbandonare la zona. “Con l’aumento del rischio di attacchi sul territorio israeliano, la situazione della sicurezza nella regione rimane altamente instabile e potrebbe aggravarsi senza preavviso”, ha scritto Joly sulla piattaforma X (ex Twitter). Il governo federale aveva precedentemente consigliato ai canadesi di evitare viaggi non essenziali nella regione.

Ore 17,00 – B’Tselem denuncia: “Decine di migliaia di palestinesi abbandonati alla violenza dei coloni” – “Decine di migliaia di palestinesi sono stati abbandonati nelle ultime ore alla violenza selvaggia delle milizie armate dei coloni”. La denuncia arriva dall’associazione israeliana a difesa dei diritti umani B’Tselem, che si riferisce alle aggressioni ai danni dei residenti palestinesi cominciate ieri nei Territori occupati dopo la notizia della scomparsa di un 14enne israeliano da un avamposto illegale vicino a Ramallah e inaspritesi a seguito della scoperta che il giovane era stato ucciso in un attentato terroristico. “Mentre i villaggi vanno a fuoco e il numero dei morti e dei feriti aumenta, l’esercito israeliano permette o prende parte alle rivolte”, si legge in una nota dell’associazione. “Questo è ciò che Israele ha creato in Cisgiordania: una realtà di sangue e ancora sangue. Vendetta e ancora vendetta”. “Un fine settimana iniziato con l’uccisione criminale del quattordicenne Benjamin Achimeir, continua con altre vittime, tra cui Jehad Afif Abu Alia, con molti palestinesi feriti”, prosegue il comunicato. “Il governo israeliano è specializzato nell’incuria – non solo dei propri cittadini presi in ostaggio, ma anche dei suoi sudditi in Cisgiordania”.

Ore 16,30 – Klm non sorvolerà né Israele né l’Iran – A causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente e fino a nuovo avviso, la compagnia aerea olandese Klm non sorvolerà più né Israele né l’Iran. Lo riporta l’agenzia di stampa olandese Anp. In precedenza, la compagnia aerea australiana Qantas Airways aveva annunciato che avrebbe cambiato la rotta del volo Perth-Londra, per motivi di sicurezza. La decisione di Klm segue la decisione di Austrian Airlines e Lufthansa di sospendere i voli da e per Teheran fino al 18 aprile.

Ore 16,00 – Hezbollah lancia razzi e droni sul nord di Israele – Il gruppo armato sciita Hezbollah ha lanciato razzi e droni carichi di esplosivi dal Libano meridionale contro il nord di Israele. L’attacco, rivendicato dal movimento libanese, è stato confermato dalle forze armate di Israele (Idf), secondo cui i due droni hanno colpito l’area vicino al kibbutz di Hanita. Altri tre razzi, secondo le Idf, sono caduti nei terreni circostanti. Hezbollah aveva detto di aver preso di mira un edificio delle forze armate israeliane. Le Idf hanno annunciato di aver già bombardato i siti di lancio da cui sono partiti i droni e i razzi sparati dal gruppo armato sciita libanese.

Ore 15,45 – Msc: “A bordo della Aries ci sono 25 membri dell’equipaggio” – La compagnia di navigazione Msc ha confermato il sequestro della MSC Aries nello Stretto di Hormuz da parte delle Guardie rivoluzionarie iraniane e ha fatto sapere che a bordo della porta-container ci sono 25 membri dell’equipaggio. “Siamo spiacenti di confermare che la MSC Aries è stata abbordata dalle autorità iraniane tramite un elicottero, mentre attraversava lo Stretto di Hormuz”, ha affermato il gruppo italo-svizzero in una nota. “Ha 25 membri dell’equipaggio a bordo e stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità competenti per garantire la loro salvaguardia e il ritorno sicuro della nave”.

Ore 15,30 – Cisgiordania, coloni israeliani attaccano i residenti palestinesi: 6 feriti – Almeno sei persone sono rimaste ferite, di cui una in gravemente dopo essere stata colpita alla testa, durante l’aggressione di alcuni coloni israeliani contro i residenti palestinesi del villaggio di al-Mughayyir, nella Cisgiordania occupata, a seguito del ritrovamento del cadavere di un 14enne scomparso ieri da un insediamento illegale a circa 27 chilometri da Ramallah. Lo riferisce l’agenzia di stampa Wafa, organo ufficiale dell’Autorità nazionale palestinese (Anp). Diversi video apparsi sui social mostrano alcuni coloni aprire il fuoco contro i palestinesi, che rispondono con il lancio di alcune pietre. Secondo Wafa, i coloni hanno aperto il fuoco anche contro il corteo funebre di Jihad Abu Alia, ucciso ieri durante un’altra aggressione ai danni dei residenti dello stesso villaggio. L’agenzia di stampa riporta l’invasione da parte di alcuni coloni anche in altri villaggi palestinesi in tutta la Cisgiordania, dove si registrano scontri con i residenti. Secondo la Mezzaluna Rossa Palestinese, in tutto sono 16 le persone rimaste ferite negli scontri in corso vicino a Ramallah e a Nablus.

Ore 15,00 – Gaza, il bilancio dei morti sale a 33.686 vittime – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre si è attestato a 33.686 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche oltre 76.309 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 52 persone. Secondo le autorità israeliane, le forze armate (Idf) avrebbero ucciso non meno 13mila membri di Hamas dall’inizio del conflitto. Per le Nazioni Unite invece, la maggior parte delle vittime della guerra sono donne (novemila) e minori (quasi 14mila).

Ore 14,45 – Israele, Idf: “Ritrovato il cadavere di un 14enne scomparso vicino Ramallah: è terrorismo” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno ritrovato il corpo senza vita del quattordicenne Benjamin Achimeir, scomparso ieri da un insediamento di coloni in Cisgiordania. Secondo una nota congiunta delle Idf e dei servizi interni dello Shin Bet, “Achimeir è stato assassinato in un attentato terroristico”. La notizia ha scatenato la rabbia dei coloni israeliani, che già nelle scorse ore avevano attaccato i residenti palestinesi della zona. La vittima, secondo il comunicato citato, era uscita alle prime ore del mattino di ieri da una fattoria vicino all’insediamento di Malachei Shalom per pascolare un gregge di pecore. Alcune ore dopo però, secondo la polizia locale, gli animali sono tornati da soli alla “Gal Farm”. Malachei Shalom si trova vicino alla città di al-Mughayyir, in Cisgiordania, a nord-est di Ramallah. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito un “grave crimine” “l’atroce omicidio” di Achimeir. “Invio le mie più sentite condoglianze alla famiglia”, ha scritto Netanyahu in una nota pubblicata dal suo ufficio. “Le truppe dell’Idf e dello Shin Bet stanno dando la caccia agli spregevoli assassini e a tutti coloro che hanno collaborato con i responsabili”, ha aggiunto. “Prenderemo gli assassini e coloro che li hanno aiutati, come facciamo con chiunque danneggi i cittadini dello Stato di Israele”. Il premier ha inoltre invitato “tutti i cittadini di Israele a consentire alle forze di sicurezza di svolgere il proprio lavoro senza ostacoli”. La notizia ha provocato però nuovi scontri nelle città di Beitin e Duma, vicino a Ramallah, dove diversi veicoli di proprietà di residenti palestinesi sono stati dati alle fiamme da alcuni coloni israeliani.

Ore 14,30 – Libano: nuovi raid delle Idf nel sud – Le forze armate israeliane (Idf) hanno colpito oggi una serie di obiettivi del gruppo armato sciita Hezbollah in quattro diverse aree del Libano meridionale. Lo hanno reso noto le Idf in un comunicato pubblicato sui social, a cui è allegato un video del raid. Secondo la nota, tra gli obiettivi figurano diversi edifici utilizzati dal gruppo armato a Houla e Bayt Lif e due centri di comando a Odaisseh e Taybeh. Le truppe israeliane, secondo il comunicato, hanno anche aperto il fuoco in un’area vicino a a Rmeish per “eliminare” una non meglio specificata “minaccia”. Non si registrano feriti al momento.

Ore 13,30 – Hormuz: Israele minaccia “conseguenze” e chiede nuove sanzioni contro Teheran – A seguito dell’abbordaggio da parte dei Pasdaran iraniani di una nave battente bandiera portoghese accusata di essere “collegata a Israele” nello Stretto di Hormuz, Tel Aviv ha avvisato Teheran che “subirà le conseguenze della scelta di aggravare ulteriormente la situazione”. In un video pubblicato in inglese subito la conferma del sequestro della MSC ARIES, il portavoce delle forze armate israeliane (Idf) contrammiraglio Daniel Hagari, che non ha menzionato l’incidente, ha accusato l’Iran di essere “il più grande stato sponsor del terrorismo nel mondo”. “La sua rete terroristica non minaccia solo i popoli di Israele, Gaza, Libano e Siria: il regime iraniano alimenta la guerra in Ucraina e oltre”, ha detto Hagari, secondo cui “Israele è in massima allerta”. “Abbiamo aumentato la nostra disponibilità a proteggere Israele da ulteriori aggressioni iraniane”, ha aggiunto il portavoce delle Idf. “Siamo anche pronti a rispondere: le Idf sono preparate per tutti gli scenari e adotteranno le misure necessarie – insieme ai nostri alleati – per proteggere il popolo di Israele”. Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz invece ha accusato Teheran di “commettere atti di pirateria” e ha chiesto nuove sanzioni contro l’Iran. “Il regime dell’Ayatollah Khamenei è un regime criminale che sostiene i crimini di Hamas e ora sta conducendo un’operazione di pirateria in violazione del diritto internazionale”, ha dichiarato Katz, secondo i media israeliani. “Chiedo all’Unione europea e al mondo libero di dichiarare immediatamente il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane come organizzazione terroristica e di sanzionare subito l’Iran”.

Ore 13,15 – Cisgiordania: coloni alla ricerca di un 14enne scomparso attaccano i residenti palestinesi – Un numero imprecisato di coloni israeliani ha attaccato alcuni residenti palestinesi nei pressi della località di Beitin, vicino a Ramallah, mentre erano alla ricerca del quattordicenne Benjamin Achimeir, scomparso alle prime ore di ieri dalla sua fattoria vicina all’insediamento di Malachei Shalom, vicino alla città di al-Mughayyir, in Cisgiordania. La notizia è riportata da diversi media palestinesi e israeliani. Non è chiaro se ci siano stati feriti negli scontri. Achimeir aveva lasciato ieri la fattoria con un gregge di pecore. Secondo la polizia, le pecore sono tornate alla “Gal Farm” senza di lui. Già ieri alcuni residenti palestinesi avevano denunciato aggressioni da parte dei coloni alla ricerca del 14enne.

Ore 12,50 – Iran, Pasdaran confermano: “Abbordata nave collegata a Israele nello Stretto di Hormuz” – La Marina delle Guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran ha abbordato nello Stretto di Hormuz la nave portacontainer MSC ARIES, la cui compagnia di navigazione è accusata di essere “collegata a Israele”. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana Tasnim, secondo cui l’imbarcazione “opera sotto bandiera del Portogallo ed è legata alla compagnia Zodiac Maritime con sede a Londra, di proprietà del miliardario israeliano Eyal Ofer”. La notizia dell’abbordaggio era stata data un’ora prima dalle autorità britanniche che però non avevano identificato la nave né i responsabili del sequestro. Negli scorsi giorni, il comandante della Marina dei Pasdaran aveva definito “una minaccia” la presenza di interessi di Israele negli Emirati Arabi.

Ore 11,45 – Abbordata una nave nello Stretto di Hormuz – Una nave è stata abbordata oggi vicino allo Stretto di Hormuz. Lo riporta il ministero della Difesa britannico in una, che non fornisce ulteriori dettagli in merito. L’agenzia britannica United Kingdom Maritime Trade Operations (UKMTO) invece riporta “un incidente a 50 miglia nautiche a nord-est di Fujairah, negli Emirati Arabi Uniti”. “La nave sarebbe stata sequestrata dalle autorità regionali”, si legge nell’alert dell’UKMTO che non precisa però a quale Paese appartengano. “Si consiglia alle navi di transitare con cautela e di segnalare qualsiasi attività sospetta all’UKMTO”. Non è chiaro se si tratti dello stesso incidente, la cui segnalazione avviene in un contesto di crescenti tensioni tra l’Iran e Israele. Teheran non ha commentato la notizia. Tuttavia, dal 2019, le autorità iraniane hanno spesso fermato navi in transito nello Stretto. Negli scorsi giorni, il comandante della Marina dei Pasdaran aveva definito “una minaccia” la presenza di interessi di Israele negli Emirati Arabi.

Ore 11,00 – Siria: esplode un’autobomba a Damasco, nessun ferito – Un ordigno esplosivo è esploso oggi all’interno di un’auto in un quartiere esclusivo di Damasco. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale del regime siriano Sana, citando una fonte del comando della polizia della capitale, secondo cui non si sono registrati né morti né feriti a seguito della detonazione. L’esplosione udita nella zona di Mazzeh, secondo l’agenzia siriana, è stata provocata da un ordigno fatto esplodere in un’auto in piazza al-Huda. Nel quartiere si trovano l’ambasciata iraniana e altre missioni straniere diplomatiche straniere.

Ore 10,30 – Trump: “Se fossi presidente, l’Iran non minaccerebbe Israele. Rischiamo una guerra mondiale” – L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha criticato il suo successore e prossimo sfidante alle presidenziali di novembre Joe Biden, definendolo “non idoneo” e ha aggiunto che gli avvertimenti della Casa bianca su un possibile attacco iraniano cono Israele sono “patetici”. “Se fossi presidente, l’Iran non minaccerebbe di attaccare Israele”, ha detto Trump secondo il quotidiano britannico Daily Mail. “Non ha mai attaccato quando ero presidente, non era nella posizione di farlo”.”Gli eventi del 7 ottobre potrebbero provocare una guerra mondiale”, ha aggiunto il candidato repubblicano in pectore alle presidenziali. “È un momento spaventoso e abbiamo un presidente che non riesce a mettere insieme due frasi”.

Ore 10,00 – Qantas modifica la rotta dei voli tra Perth e Londra – La compagnia aerea australiana Qantas Airways ha provvisoriamente dirottato su una nuova rotta i voli tra Perth e Londra, a causa delle crescenti tensioni tra l’Iran e Israele in Medio Oriente. “Stiamo temporaneamente modificando le rotte dei nostri voli tra Perth e Londra a causa della situazione in alcune zone del Medio Oriente”, ha dichiarato alla stampa un portavoce di Qantas. “Contatteremo direttamente i clienti in caso di modifiche alle loro prenotazioni”. Nessun volo tra Perth e Londra, ha fatto sapere il vettore, è stato sospeso o cancellato, ma ne è stata invece modificata facendola passare per Singapore. Gli altri voli della compagnia aerea da e per Londra restano invece invariati poiché seguono rotte di volo diverse.

Ore 9,30 – Domani i Paesi Bassi chiuderanno l’ambasciata a Teheran – Domani i Paesi Bassi chiuderanno l’ambasciata a Teheran. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri olandese, secondo cui il provvedimento è stato adottato in via precauzionale a causa delle crescenti tensioni tra l’Iran e Israele. Soltanto domani, ha fatto sapere il ministero, il governo olandese deciderà se riaprire la rappresentanza diplomatica lunedì.

Ore 9,00 – Gaza, nuovi raid delle Idf: “Colpiti lanciarazzi”. Protezione civile locale: “5 morti e 30 feriti” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno colpito nella notte una serie di obiettivi nella Striscia di Gaza, colpendo tre lanciarazzi e un deposito di 20 missili, secondo la Protezione civile locale gli attacchi delle Idf avrebbero provocato almeno 5 morti e 30 feriti. Secondo una nota diramata in mattinata dalle Idf, il raid ha fatto seguito al lancio da parte della Jihad Islamica di otto razzi, di cui tre intercettati dal sistema di difesa missilistico Iron Dome, contro la città meridionale israeliana di Sderot, un attacco a cui poi ha risposto l’artiglieria bombardando il sito di lancio. Ieri, si legge nel comunicato, le Idf hanno colpito altri 30 altri obiettivi in tutta la Striscia, compresi “edifici, lanciamissili anticarro e altre infrastrutture utilizzate da gruppi terroristici”. Al contempo, le Idf fanno sapere che prosegue l’attacco alla periferia del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Qui, secondo la nota pubblicata oggi, le truppe della 401esima Brigata corazzata e della Brigata di fanteria Nahal “hanno ucciso diversi uomini armati e distrutto siti legati a gruppi terroristici, incluso un deposito di armi di Hamas”. “Un’altra operazione mirata è in corso a Beit Hanoun, nel nord di Gaza”, si legge nel comunicato. “Nel corso dell’operazione”, prosegue la nota, “le truppe della Brigata Nord della Divisione Gaza hanno avvistato un gruppo di uomini armati nell’area e hanno ordinato un attacco aereo contro l’obiettivo”. Secondo la Protezione civile della Striscia, citata dall’emittente tv Al-Jazeera, il raid compiuto nel centro del territorio costiero palestinese ha provocato almeno 5 morti e 30 feriti.

Ore 8,00 – Libano, Idf: “Colpito un complesso di Hezbollah nel sud” – Le forze armate israeliane (Idf) hanno bombardato oggi un complesso di Hezbollah nell’area di Rihan, nel Libano meridionale. Lo hanno reso noto le Idf in un comunicato pubblicato sui social, a cui è allegato un video del raid. Secondo la nota, il complesso colpito comprendeva diversi edifici e una postazione militare. L’attacco arriva dopo una raffica di oltre 40 razzi lanciati ieri sera da Hezbollah sul nord di Israele.

Ore 7,00 – Wsj: “Usa schierano navi da guerra a protezione di Israele” – Gli Stati Uniti hanno schierato alcune navi da guerra per proteggere non solo Israele ma anche le proprie forze in Medio Oriente rispetto all’imminente ritorsione dell’Iran contro lo Stato ebraico dopo il raid attribuito a Tel Aviv contro il consolato iraniano a Damasco, costato la vita a sette ufficiali dei Pasdaran, compresi il comandante e il vice in Siria e Libano. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui le manovre della Marina militare statunitense seguono l’avvertimento da parte di una fonte a conoscenza della questione circa i tempi e i luoghi del attacco iraniano. Tuttavia, secondo un’altra fonte vicina dalla leadership iraniana, Teheran non avrebbe ancora preso una decisione definitiva sulla ritorsione.

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