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Home » Esteri

Israele bombarda prima l’ospedale Nasser e poi i soccorsi: 19 morti, tra cui 4 giornalisti. Il secondo attacco ripreso in diretta tv | VIDEO

Tra le vittime del raid un fotografo della Reuters e un reporter della Nbc

Almeno 19 morti tra cui quattro giornalisti: è il drammatico bilancio del raid dell’esercito israeliano sull’ospedale Nasser di Khan Yunis. L’attacco si è diviso in due fasi: il primo raid ha colpito il nosocomio mentre un secondo missile, ripreso in diretta da Al-Ghad TV, ha colpito la struttura quando i soccorsi erano già arrivati sul posto per prestare aiuto ai feriti. Tra i reporter uccisi ci sono un fotografo dell’agenzia di stampa Reuters e un reporter dell’emittente statunitense NBC. Morto anche un corrispondente di Al Jazeera e un giornalista che in passato aveva collaborato con l’Independent Arabic e l’Associated Press. Il fotografo della Reuters è stato ucciso mentre riprendeva l’attacco, così come confermato dall’agenzia di stampa: “Il video in diretta dell’agenzia Reuters dall’ospedale, girato da Masri, si è improvvisamente interrotto nel momento dell’attacco iniziale, come mostrano le immagini della Reuters”.

 

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“Eravamo come tutti gli altri all’interno dell’ospedale, facevamo semplicemente il nostro lavoro con una grave carenza di attrezzature, strumenti e farmaci. E mentre tutti stavano facendo il proprio lavoro, è arrivato questo massiccio attacco” ha affermato il medico Saber al-Asmar dell’ospedale Nasser di Khan Yunis. “La sala operatoria, soprattutto al mattino, è piena di studenti di medicina, pazienti, medici e infermieri… stavano seguendo le lezioni, mentre i giornalisti si preparavano a riferire su ciò che sta accadendo negli ospedali di Gaza” ha aggiunto.

 

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