Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

L’Isis ha perso 50mila uomini in due anni

Immagine di copertina

Il numero dimostrerebbe che gli intensi bombardamenti e gli addestratori presenti sul territorio di guerra hanno avuto un impatto nella lotta al gruppo terroristico

Almeno 50mila combattenti del sedicente Stato islamico sono stati uccisi da quando due anni fa la coalizione internazionale a guida statunitense ha iniziato a combattere l’Isis in Iraq e in Siria.

Lo ha comunicato l’esercito degli Stati Uniti, aggiungendo che si tratta di una “stima al ribasso”.

Il numero dimostrerebbe che gli intensi bombardamenti e gli addestratori presenti sul territorio di guerra hanno avuto un impatto nella lotta all’Isis, anche se gli Stati Uniti hanno in più occasioni spiegato che il gruppo terroristico ha la capacità di rimpiazzare velocemente i propri combattenti.

Gli Stati Uniti hanno annunciato che i bombardamenti potrebbero essere intensificati in aree come Mosul, dove le truppe irachene combattono per riconquistare la strategica città, ma dovranno essere condotti con maggiore attenzione, per evitare vittime civili.

— LEGGI ANCHE: La coalizione a guida statunitense contro l’Isis ha ammesso di avere ucciso civili in Siria

“La campagna sta avendo un impatto sul nemico”, si legge nel rapporto. Gli Stati Uniti in passato hanno esitato a fornire cifre sui nemici uccisi durante le operazioni militari.

A febbraio 2016 il capo dell’ufficio stampa della Casa Bianca Josh Ernest aveva detto che secondo le stime dell’intelligence americana in Iraq e Siria combattevano circa 25mila miliziani dell’Isis.

In agosto il generale Sean Mac Farland, citato da Associated Press, aveva parlato di 45mila nemici uccisi, evidenziando un’enorme discrepanza con quanto comunicato in precedenza.

Nel 2016 l’Isis, dopo avere raggiunto nel 2014 la massima espansione, ha perso terreno, attaccato contemporaneamente da Russia, Turchia, Iraq, Siria, miliziani curdi e dai bombardamenti di Stati Uniti e Regno Unito.

Le zone controllate si sono ridotte al territorio che va da Mosul e Raqqa alla valle del fiume Eufrate, a cavallo tra la Siria orientale e l’Iraq occidentale.

Ti potrebbe interessare
Economia / Ottanta Paesi raggiungono un accordo “storico” sull’e-commerce al WTO ma gli Usa non ci stanno
Esteri / L’Internazionale dei Rifugiati alla carica delle Olimpiadi di Parigi 2024
Esteri / Elon Musk: “Mio figlio ucciso dalla cultura Woke”. Lei risponde: “Padre narcisista e assente
Ti potrebbe interessare
Economia / Ottanta Paesi raggiungono un accordo “storico” sull’e-commerce al WTO ma gli Usa non ci stanno
Esteri / L’Internazionale dei Rifugiati alla carica delle Olimpiadi di Parigi 2024
Esteri / Elon Musk: “Mio figlio ucciso dalla cultura Woke”. Lei risponde: “Padre narcisista e assente
Esteri / Parigi 2024: l’app di incontri gay Grindr bloccata al Villaggio Olimpico. Ecco perché
Esteri / L’Ue trasferisce all’Ucraina i primi proventi dei beni congelati alla Russia: 1,5 mld euro per la difesa di Kiev
Esteri / Barack e Michelle Obama appoggiano la candidatura di Kamala Harris alla Casa bianca
Esteri / Kamala Harris riceve Netanyahu: “Israele ha il diritto di difendersi ma non resterò in silenzio sulla sofferenza di Gaza”
Esteri / Francia, attacchi coordinati sulla rete ferroviaria a poche ore dalle Olimpiadi: treni nel caos
Esteri / La resa: ecco cosa può succedere ora negli Stati Uniti dopo la rinuncia di Joe Biden
Esteri / Gaza, al-Jazeera: “21 morti nei raid dell'Idf”. Jihad Islamica spara razzi verso Israele: nessun ferito