Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Iran, telecamere nei luoghi pubblici per identificare le donne senza velo

Immagine di copertina

Nuova stretta alle libertà individuali in Iran: le autorità installeranno telecamere nei luoghi pubblici per identificare le donne che violano la legge sull’hijab, che dispone di coprire interamente i capelli. Moltissime negli ultimi mesi hanno sfidato il codice di abbigliamento in protesta contro la morte di Mahsa Amini, la giovane uccisa mentre era in custodia della polizia per una ciocca di capelli che le spuntava dal velo.

Da quel giorno un numero crescente di donne ha abbandonato il velo, in particolare nelle città più grandi del Paese, nonostante il rischio di arresto. Dopo che le “ribelli” saranno identificate – ammonisce la polizia tramite l’agenzia di stampa statale Tasnim – riceveranno messaggi di avvertimento con informazioni circa l’ora e il luogo specifici in cui avevano “violato” la legge. Una sorta di Grande Fratello che potrebbe portare all’arresto di moltissime persone a Teheran e non solo. “Nel contesto della salvaguardia dei valori, della protezione della privacy familiare e del mantenimento della salute mentale e della tranquillità della comunità – riferisce l’agenzia – non sarà tollerato alcun tipo di comportamento individuale o collettivo contro la legge”.

In Iran le donne sono state legalmente obbligate a coprirsi i capelli con un hijab da quando la rivoluzione islamica del 1979 ha introdotto un’interpretazione più rigorosa della legge religiosa. Un video diventato virale all’inizio di questo mese mostra un uomo che lanciava yogurt su due donne che girano col capo scoperto: tutti e tre i protagonisti del filmato sono stati arrestati. Sabato scorso il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha ribadito che le donne iraniane devono indossare l’hijab come “necessità religiosa”.

Il capo della magistratura iraniana Gholamhossein Mohseni-Ejei ha però fatto notare che un sistema di repressione capillare potrebbe non essere il modo migliore per incoraggiare le donne a seguire le regole: “I problemi culturali – ha detto – devono essere risolti con mezzi culturali. Se vogliamo risolvere tali problemi arrestando e reprimendo, i costi aumenteranno e non vedremo l’efficacia che desideriamo”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”