Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Iran, giornalista si suicida dopo il rilascio dal carcere

Immagine di copertina

Iran, giornalista si suicida dopo il rilascio dal carcere

Il giornalista critico cinematografico e regista iraniano Mohsen Jafari-Rad, che era stato arrestato durante le proteste contro il governo alcune settimane fa, si è suicidato dopo essere stato rilasciato. A diffondere la notizia su Instagram è stato Hoshang Golmakani, direttore della rivista “Film-e Emrouz”. Il suo post è stato poi ripreso dalla Bbc Persian. 

Golmakani ha scritto sui social: “Il nostro collega si è suicidato domenica prendendo delle pillole. È stato arrestato poche settimane fa durante le proteste a Karaj (vicino a Teheran, ndr), mentre tornava a casa. Dopo due settimane di reclusione, ha potuto finalmente dimostrare di non essere presente alle manifestazioni, ma…”.

Il direttore della rivista “Film-e Emrouz” non ha fornito ulteriori spiegazioni sulla questione, e le agenzie di stampa ufficiali come l’Isna hanno riportato la sua morte solo domenica mattina, 8 gennaio 2023.

Diversi rapporti pubblicati nelle scorse settimane e citati dai media locali parlano di più prigionieri politici che si sono suicidati dopo il rilascio dalla detenzione. Alcuni sospettano che ai detenuti vengano somministrate droghe potenti che potrebbero causare tendenze suicide una volta interrotta l’assunzione, quindi dopo il rilascio.

Jafari-Rad, 37 anni, aveva conseguito un master in cinema. Aveva scritto per molti anni su riviste di cinema, in particolare “Film-e Emrouz”. Contemporaneamente, come giornalista e critico, collaborava con oltre 20 altre testate e dal 2008 aveva iniziato a realizzare cortometraggi e documentari.

Durante la repressione delle proteste contro il regime iraniano, iniziate il 16 settembre dopo la morte della 22enne Mahsa Amini in custodia della polizia, oltre 500 persone sono state uccise e migliaia di cittadini sono stati arrestati. Non ci sono informazioni certe su dove si trovino e sul destino che li attende.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”