Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:31
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Prende a calci un paramilitare durante le proteste in Iran: condannata a morte allenatrice di pallavolo

Immagine di copertina

Madre di tre figli, allenatrice di pallavolo, donna stanca del regime di oppressione in Iran: Fahimeh Karimi, arrestata dalle forze di sicurezza governative durante una manifestazione che si stava svolgendo a Pakdasht, nella provincia di Teheran, è stata condannata a morte al termine di un processo lampo. Secondo l’accusa avrebbe sferrato calci a un paramilitare Basiji, il corpo fondato per ordine dell’Ayatollah Ruhollah Khomeini nel novembre del 1979. La donna è stata di recente trasferita dal carcere di Evin a Teheran a quello di Khorin, a Pakdash, e in molti hanno espresso preoccupazione per la sua sorte. In totale sono 18mila le persone arrestate in Iran negli ultimi tre mesi, da quando l’omicidio della 22enne Mahsa Amini per non aver indossato correttamente il velo ha risvegliato le coscienze dei cittadini stanchi di vivere sotto la dittatura religiosa di Ali Khamenei.

L’annuncio della prima condanna a morte in relazione ai “disordini” è arrivato all’inizio di novembre: il tribunale aveva giudicato colpevole un uomo per “aver appiccato il fuoco a un edificio governativo, di aver disturbato l’ordine pubblico, di essersi riunito e di aver cospirato per commettere un crimine contro la sicurezza nazionale e di essere un nemico di Allah”. Le marce in strada sono state represse nel sangue fin dal primo giorno, in totale sono oltre 450 le persone uccise: tra loro il 27enne Mehran Samak, ucciso con un colpo di pistola dalle forze di polizia a Bandar Anzali, mentre stava ironicamente festeggiando la sconfitta della nazionale contro gli Stati Uniti ai Mondiali in Qatar.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”