Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:27
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Harry e Meghan rinunciano al titolo, ma non al Cottage da 2 milioni di euro (pagato dai contribuenti)

Immagine di copertina

I duchi di Sussex hanno intenzione di mantenere la propria residenza a Frogmore Cottage nonostante il passo indietro come reali in prima linea: ma questo potrebbe scatenare l'ira dei contribuenti britannici

Harry e Meghan rinunciano al titolo, ma non al Cottage

Mercoledì 8 gennaio i duchi di Sussex hanno annunciato la volontà di rinunciare al titolo di “senior members” della Royal Family, che garantisce loro una serie di benefici economici e impone allo stesso tempo obblighi familiari da rispettare. Obblighi da cui Harry e Meghan sembrano volersi svincolare per dedicarsi più liberamente alle proprie attività.

Stando al comunicato diffuso sui propri canali social, l’obiettivo dei reali britannici è quello di diventare “economicamente indipendenti”, e cioè di rinunciare a gran parte dei privilegi di cui godono in quanto membri “senior” per occuparsi in modo autonomo dei propri affari. Senza essere condizionati dalle scelte e dai controlli della Regina Elisabetta.

Harry e Meghan hanno da sempre mostrato la volontà di ritagliarsi un ruolo diverso all’interno della Casa Reale britannica, prendendo una serie di decisioni che nel tempo hanno di fatto allontanato la coppia da Buckingham Palace, non ultima quella di trascorrere le vacanze di Natale negli Stati Uniti insieme alla famiglia di lei.

Ma anche la scelta di vivere lontani da Kensington Palace, a Frogmore Cottage, o di aprire canali di comunicazione social autonomi rispetto al resto della famiglia, aveva già fatto pensare che una scelta simile prima o poi sarebbe arrivata.

Eppure l’annuncio ha spiazzato i “sudditi” del Regno Unito, e in serata Hannah Howard, portavoce ufficiale della Regina, ha diffuso una nota in cui fa sapere che le discussioni con i duchi di Sussex sono ancora in una fase iniziale. “Comprendiamo il loro desiderio di un approccio diverso, ma queste sono questioni complicate e richiedono tempo per essere elaborate”, ha dichiarato Howard.

Intanto sembra che, nonostante il passo indietro come reali in prima linea, Harry e Meghan abbiano intenzione di continuare a vivere a Frogmore Cottage, che i sudditi britannici hanno già pagato circa 2 milioni di euro attraverso i propri contributi, per finanziare la ristrutturazione della proprietà e permettere ai due reali di avere un luogo “tutto loro” in cui vivere.

Harry e Meghan nel comunicato hanno annunciato di voler continuare a vivere nel Regno Unito, e dunque mantenere l’attuale residenza, per “avere un posto da chiamare casa nel Regno Unito”.

Qualora questo avvenisse, per la Regina sarebbe l’ennesima gatta da pelare, che potrebbe sollevare polemiche da parte dei contribuenti.

Perché continuare a finanziare la residenza in suolo britannico se i due dicono di voler essere autonomi, lontani dagli impegni familiari, rinunciare al titolo e addirittura trasferirsi, per buona parte dell’anno, in nord America?

L’unica alternativa che potrebbe placare gli animi di chi si sente deluso e tradito dalla scelta sarebbe il pagamento di un canone fisso da parte di Harry e Meghan alla Regina per mantenere Frogmore Cottage, il che libererebbe le casse di Buckingham Palace dal finanziamento della residenza.

Leggi anche:
Harry e Meghan rinunciano al titolo reale: la conferma di Buckingham Palace
Harry e Meghan, il Natale negli Stati Uniti fa infuriare la Regina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Chi paga per i video di Israele che “aiuta” la popolazione di Gaza: così Tel Aviv influenza l’opinione pubblica italiana
Esteri / Guerra tra Israele e Iran: ecco cosa sappiamo finora a una settimana dall’inizio del conflitto
Esteri / Il direttore dell’Agenzia Onu per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi: “Non avevamo alcuna prova di uno sforzo sistematico (da parte dell’Iran) per ottenere un’arma nucleare”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Chi paga per i video di Israele che “aiuta” la popolazione di Gaza: così Tel Aviv influenza l’opinione pubblica italiana
Esteri / Guerra tra Israele e Iran: ecco cosa sappiamo finora a una settimana dall’inizio del conflitto
Esteri / Il direttore dell’Agenzia Onu per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi: “Non avevamo alcuna prova di uno sforzo sistematico (da parte dell’Iran) per ottenere un’arma nucleare”
Esteri / La Casa Bianca apre al negoziato: "Witkoff in contatto con gli iraniani. Trump deciderà se intervenire entro due settimane". Netanyahu: "Rovesciare il regime non è un obiettivo, ma può essere un risultato"
Esteri / Trump: "Iran deve arrendersi senza condizioni, questo è il mio ultimatum definitivo". La replica di Tehran: "Guerrafondaio". Khamenei: “Israele ha commesso un grande errore, pagherà. Le conseguenze di un attacco americano saranno irreparabili”
Esteri / Trump attacca Macron dopo aver lasciato il G7: "Emmanuel si sbaglia sempre"
Esteri / Trump: "Sappiamo dov'è Khamenei. Vogliamo la resa incondizionata". Media Usa: "Il presidente valuta di entrare in guerra"
Esteri / Netanyahu: “Dominiamo i cieli di Teheran, questo cambia tutto”. Media: “Lo staff di Khamenei cerca salvacondotto in Russia”
Esteri / Massiccio raid di Israele su Teheran: uccisi i vertici dell'intelligence dei pasdaran. L'Iran bombarda lo Stato ebraico con l'aiuto degli Houthi. Il retroscena: "Trump ha posto il veto sull'uccisione di Khamenei". Ma Netanyahu smentisce
Esteri / Riprendono i raid di Israele contro l'Iran: 78 morti. La reazione di Teheran: missili su Tel Aviv e Gerusalemme, 3 vittime. Gli ayatollah minacciano anche Usa, Regno Unito e Francia