Hacker turchi attaccano profili Twitter di media e istituzioni europei e internazionali
Sugli account hackerati è apparsa la frase “ci vediamo il 16 aprile”, giorno del referendum sul presidenzialismo in Turchia, un video e la bandiera turca
Diversi account Twitter di alcune istituzioni e associazioni umanitarie sono stati hackerati nella mattinata di mercoledì 15 marzo. Sulla pagina di questi account era visibile una bandiera turca, il link di un video, dal contenuto ancora ignoto, e un messaggio in lingua turca. Fra i siti piratati ci sono quello dei ministeri economici francesi, quello della trasmissione tv Envoyé special, quello dell’edizione francese della rivista Forbes e il profilo personale del politico Alain Juppè.
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L’attacco hacker non ha riguardato solo profili Twitter francesi, ma anche quelli di giornali, personalità di spicco e agenzie governative europee, con l’uso degli hastag #Nazialmanya e #Nazihollanda, facendo riferimento a Germania e Paesi Bassi e alle recenti tensioni tra questi due paesi e Ankara. Tra i profili del social network coinvolti anche quello del Parlamento europeo.
Sugli account hackerati è inoltre apparsa la frase “ci vediamo il 16 aprile”, giorno del referendum sul presidenzialismo in Turchia.
Tra i tanti profili Twitter entrati sotto il controllo di qualche supporter del governo turco ci sono stati anche quelli di Reuters Giappone, Die Welt, Forbes, Amnesty International, Unicef Usa, BBC Nord America e il dipartimento Salute del Regno Unito.
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