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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Putin vara misure economiche in risposta a sanzioni. Consiglio ministri approva dl crisi Ucraina. Mosca, “Possibile trovare terreno comune”. Prossimi colloqui al confine Polonia-Bielorussia

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Credit: Twitter

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi 28 febbraio 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Sono iniziati oggi i primi colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca, a cinque giorni dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Il governo ucraino ha chiesto un cessate il fuoco immediato e il ritiro di tutte le truppe russe dal suo territorio, mentre continuano ad aumentare le tensioni, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l’allerta del sistema difensivo nucleare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi ha chiesto l’ammissione accelerata all’Unione Europea, un’ipotesi respinta da Bruxelles. “Ci sono opinioni e sensibilità diverse all’interno dell’Ue su un allargamento”, ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Le dure sanzioni concordate dai paesi occidentali hanno già prodotto i primi effetti sull’economia russa, spingendo il rublo ai minimi storici dopo un crollo del 30 percento. Una crisi che ha spinto la banca centrale russa a un aumento vertiginoso del tasso di riferimento, portato stamattina dal 9,5 al 20 percento, mentre continua la corsa dei prezzi di materie prime come gas, petrolio e grano. Questo pomeriggio, il governo italiano si prepara ad approvare un decreto che autorizzerà l’invio di aiuti militari all’Ucraina, dove secondo le Nazioni Unite hanno perso la vita almeno 102 persone, tra cui 7 bambini. Secondo l’Unhcr sono più di 500.000 i profughi causati finora dalla guerra, dei quali 422.000 hanno già lasciato il paese. Nella notte, diverse esplosioni sono state avvertite a Kiev e Kharkiv, colpita oggi da un “intenso bombardamento” che, secondo le autorità ucraine, ha causato decine di morti. Di seguito, tutte le ultime notizie di oggi, lunedì 28 febbraio, sulla guerra tra Ucraina e Russia.

Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta

Ore 21,36 – Corte penale internazionale, indagare crimini guerra – La Corte penale internazionale deve aprire un’indagine sulla “situazione in Ucraina” per indagare possibili crimini di guerra. Lo ha annunciato il procuratore Karim Khan spiegando che chiederà l’approvazione della Corte a procedere.

Ore 20,06 – Telefonata Biden-alleati, Nato rafforzerà difesa – Nella videoconferenza degli alleati occidentali, tenuta dal presidente americano, Joe Biden, e a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, gli alleati hanno “deciso di adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati e continueranno ad adeguarsi a una “nuova normalità” nella sicurezza europea”. Lo rende noto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dando conto della telefonata. Gli alleati hanno riaffermato “la loro forte unità e impegno a continuare a lavorare insieme per affrontare la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni”. Hanno messo in evidenza “il pacchetto senza precedenti di misure restrittive adottato a seguito del comportamento aggressivo della Russia”, hanno ribadito “l’invito alla Russia a fermare immediatamente la guerra, ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina e tornare sulla via del dialogo” e hanno convenuto di continuare “il loro stretto coordinamento sui passi successivi, tra loro e con l’Ucraina”.

Ore 19,26 – Ucciso israeliano in convoglio auto verso Moldavia – Un israeliano è rimasto ucciso a colpi d’arma da fuoco in Ucraina, vicino Kiev, mentre cercava di raggiungere il confine con la Moldavia in un convoglio di auto. Lo ha confermato il ministero degli Esteri israeliano senza diffondere l’identità. La moglie e i figli della vittima sono ancora in Ucraina mentre i genitori in Israele sono stati informati.

Ore 19,13 – Kiev: negoziati difficili, russi estremamente parziali – “I negoziati sono difficili. Purtroppo la posizione russa è ancora estremamente parziale riguardo ai processi distruttivi che ha avviato”. Lo twitta il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak.

Ore 18,52 – Guerini: anche Italia invierà armi – “Abbiamo l’esigenza di coordinarci e di agire rapidamente anche l’Italia, nell’ambito delle decisioni assunte dall’Unione europea e dopo i previsti passaggi istituzionali nazionali, invierà sistemi d’arma ed altri equipaggiamenti militari in favore delle forze armate ucraine”. Lo dichiara il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, oggi collegato in videoconferenza con i ‘colleghi’ dell’Unione europea per il Consiglio affari esteri in formato difesa. “Una risposta importante che da’ il segno della concreta solidarietà all’Ucraina. Chi voleva dividerci è rimasto deluso. La Nato è più forte, l’Europa più unita” ha concluso Guerini.

Ore 18,22 – Cnn, potenti esplosioni vicino al centro di Kiev – Diverse grosse esplosioni sono state segnalate nell’est del centro di Kiev, intorno alle 6.40 locali. Lo riferisce la Cnn, segnalando che sono le più forti segnalate oggi. Subito dopo sono risuonate le sirene d’allarme.

Ore 17,48 – Cremlino, prossimi colloqui al confine Polonia-Bielorussia – I negoziati tra Russia e Ucraina proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia. Lo fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass. Secondo il negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, i colloqui si terranno “nei prossimi giorni”.

Ore 17,42 – Mosca, “Possibile trovare terreno comune” – “Abbiamo individuato alcun punti su cui è possibile trovare terreno comune”: lo ha detto, al termine dei colloqui con la delegazione ucraina in una località segreta in Bielorussia, Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo, consigliere presidenziale al Cremlino.

Ore 17,25 – Tass, conclusi i negoziati Kiev-Mosca – I negoziati tra Ucraina e Russia al confine bielorusso si sono conclusi. Lo riporta la Tass, citando fonti dei colloqui

Ore 17,01 – Putin vara misure economiche in risposta a sanzioni –  Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per l’attuazione di misure economiche speciali in risposta alle sanzioni approvate contro la Russia da parte di Stati Uniti e altri Paesi stranieri, insieme a organizzazioni internazionali. Lo ha annunciato il Cremlino.

Ore 17,00 – Consiglio ministri: approvato dl crisi Ucraina – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge con ulteriori misure per la crisi ucraina. Lo si apprende da alcuni ministri al termine della riunione

Ore 16,20 – Putin a Macron: “ok stop attacchi a civili” – Il presidente russo, Vladimir Putin, si è impegnato a far cessare qualsiasi attacco delle truppe russe contro i civili, contro le zone residenziali dell’Ucraina. Lo rende noto l’Eliseo in seguito alla telefonata fra Putin e il presidente francese, Emmanuel Macron.

Ore 15,30 – Putin: “Occidente è impero delle bugie” – Vladimir Putin ha definito l’Occidente un “impero delle bugie”. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ria Novosti secondo cui il presidente russo lo avrebbe dichiarato nel corso di una riunione per questione economiche, convocata per discutere gli effetti delle sanzioni imposte dai Paesi occidentali. “Ti ho invitato a parlare di questioni legate all’economia, alla finanza. Mi riferisco, ovviamente, a quelle sanzioni da parte della comunità occidentale, impero di bugie”.

Ore 15,25 – Usa, cittadini lascino Ucraina immediatamente – Lo ha dichiarato il dipartimento di Stato americano.

Ore 15,15 – Gomel, colloqui ancora in corso – I negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina sono ancora in corso in Bielorussia, nella regione di Gomel, vicina al confine ucraino. Lo riporta la stampa russa, dopo che un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev ne aveva annunciato la conclusione.

Ore 14,55 – Russia, subisce attacco hacker contro sito Tass: “Fermate questa follia” – “Vi chiediamo di fermare questa follia, non mandate i vostri figli e i vostri mariti incontro a morte certa”, riporta un messaggio apparso sul sito dell’agenzia di stampa russa Tass, colpito da un attacco informatico. “Putin ci costringe a mentire e ci mette in pericolo”, continua il messaggio. “Non è la nostra guerra, fermiamolo”.

Ore 14,50 – Kuleba: “Costringete Putin a fermare la guerra” – In una conferenza stampa, il ministro degli Esteri ucraino ha chiesto ai paesi occidentale di “tagliare ogni legame economico con la Russia”, definendo Putin “l’Hitler del 21esimo secolo”.

Ore 14,45 – Usa chiudono ambasciata in Bielorussia – Il dipartimento di Stato americano ha ordinato la chiusura dell’ambasciata statunitense a Minsk e ha autorizzato i diplomatici presenti in Russia a lasciare il paese.

Ore 14,40 – Vivi i 13 su Isola Serpenti, prigionieri dei russi – Sono ancora vivi i 13 soldati ucraini che sembrava fossero rimasti uccisi sotto le bombe sull’isola dei Serpenti, nel Mar Nero, la scorsa settimana, dopo essersi rifiutati di arrendersi alla Russia. Secondo quanto dichiarato dalla marina ucraina sulla sua pagina Facebook, i 13 sono ancora vivi e sono stati fatti prigionieri di guerra.

Ore 14,35 – Svizzera, adottate sanzioni contro Russia – Il governo svizzera ha detto di aver adottato sanzioni finanziarie contro Vladimir Putin e altri esponenti del governo russo, affermando che il congelamento dei beni degli individui e delle aziende colpite da sanzioni avrà efficacia immediata.

Ore 14,30 – Di Maio: “Popolo ucraino resistenza europea” – “Continueremo con tutti i partner del G7 a sostenere il governo ucraino economicamente e militarmente”: lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando ad Algeri, dove si è recato per una visita bilaterale. “Per noi tutti il popolo ucraino rappresenta una resistenza europea”, ha detto Di Maio, affermando che il governo italiano intende aumentare le forniture energetiche, in particolare di gas, da vari partner internazionali”. “Tra questi l’Algeria, da sempre fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale”, ha aggiunto.

Ore 14,25 – Baerbock: adesione Ue non può essere fatta in pochi mesi – La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha risposto a una domanda sulle possibilità dell’Ucraina di entrare nell’Ue. Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto l’ammissione immediata dell’Ucraina all’Ue.

Ore 14,20 – Sanzioni Swift, Russia annuncia proprio sistema pagamenti – La banca centrale russa ha dichiarato che anche le controparti estere potranno connettersi al sistema di pagamenti alternativo al circuito internazionale Swift, a cui diverse banche russe non potranno collegarsi a seguito delle sanzioni concordate dai paesi occidentali.

Ore 14,04 – Russia, spazio aereo vietato a compagnie di 36 paesi – La Russia ha vietato alle compagnie aeree di 36 paesi, tra cui i paesi europei e il Canada, di viaggiare verso il paese. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. La Russia ha anche chiuso il suo spazio aereo ai voli verso Italia, Germania, Francia, Spagna, e 23 altri paesi.

Ore 14,01 – Ucraina, media: ai colloqui chiesto ritiro anche da Crimea e Donbass – La presidenza ucraina ha dichiarato che la Kiev ha chiesto durante i colloqui il ritiro delle forze russe da tutto il territorio ucraino, anche dalla Crimea e dal Donbass. Lo riporta la stampa ucraina.

Ore 14,00 – Russia, accerchiamento Mariupol quasi completato – L’accerchiamento di Mariupol è quasi stato completato. Lo ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca. Mariupol occupa una posizione strategica sul Mare di Azov, passaggio obbligato verso la Crimea e le repubbliche filorusse di Donetsk e Luhansk.

Ore 13,55 – Ginevra, Lavrov assente a riunione Onu: “Volo bloccato” – La missione russa presso le Nazioni Unite a Ginevra ha dichiarato che la visita del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è stata cancellata. Il capo della diplomazia russa si sarebbe dovuto recare domani a una riunione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, un appuntamento al quale non potrà prendere parte perché, secondo la missione, “purtropppo diversi paesi europei hanno deliberatamente bloccato la rotta del volo del ministro”.

Ore 13,50 – Usa, stop a transazioni con banca centrale russa – Gli Stati Uniti hanno vietato tutte le transazioni con la banca centrale della Russia con effetto immediato. Lo ha annunciato il Dipartimento del Tesoro. Si tratta di una nuova dura sanzione coordinata con gli alleati di Washington in risposta all’invasione dell’Ucraina. “La decisione congela tutti i beni detenuti dalla banca centrale russa negli Stati Uniti, o detenuti ovunque da persone statunitensi”, si legge in una nota.

Ore 13,40 – Zelensky annuncia creazione “Legione internazionale” – “Abbiamo già migliaia di richieste da parte di stranieri, che vogliono unirsi alla resistenza agli occupanti russi”. Lo ha scritto su Twitter Maliar, vice ministro della Difesa.

Ore 13,35 – Ue, processo adesione Kiev non sarà accelerato – Nelle sue dichiarazioni a favore dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, “la presidente” Ursula von der Leyen “ha espresso una prospettiva largamente condivisa”, ma “ha anche ricordato il processo” di adesione degli Stati terzi all’Ue “e non ha accennato a deviazioni da tale processo, nonostante le richieste di una ‘corsia prioritaria’” dedicata a Kiev. Lo ha dichiarato Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa, dopo la richiesta del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, di un’ammissione immediata all’Unione Europea.  “Le richieste di adesione non vengono mandate alla Commissione, ma al Consiglio” e “al momento non ci risulta che sia arrivata alcuna richiesta formale dall’Ucraina”, ha aggiunto Ana Pisonero, portavoce Ue in materia di allargamento.

Ore 13,25 – Cremlino, allerta nucleare colpa di ministra britannica – “Ci sono state dichiarazioni inaccettabili su possibili situazioni di conflitto e anche scontri e violenze tra la Nato e la Russia”, ha detto oggi il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov. “Non farò i nomi degli autori di queste dichiarazioni, ma è stata la ministra degli Esteria britannica”, ha aggiunto Peskov, facendo riferimento a Liz Truss, che in un’intervista ieri ha chiesto ai paesi occidentali di fermare Putin per non trascinare la Nato in un conflitto più ampio. “Se non fermiamo Putin in Ucraina, vedremo altri sotto minaccia: paesi baltici, Polonia, Moldova e potrebbe sfociare in un conflitto con la Nato”, ha detto Truss, sottolineando come sia importante “fare sacrifici ora”.

Ore 13,20 – G7, vertice nel pomeriggio – Alle 17,15 ora italiana i leader del G7 terranno un nuovo vertice in videoconferenza sull’Ucraina, con la partecipazione del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg e i leader di Romania, Polonia e Unione Europea. In serata il presidente del Consiglio Mario Draghi prenderà parte in collegamento video all’incontro tra Emmanuel Macron e Olaf Scholz, al quale sarà presente anche la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen.

Ore 13,15 – Shoigu, forze russe in allerta –  “Le squadre russe di allerta dei posti di comando della Forza missilistica strategica e le flotte del nord e del Pacifico sono passate all’allerta di combattimento rafforzata”, ha detto il ministro della Difesa Serghei Shoigu al presidente Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass.

Ore 13,10 – Telefonata tra Zelensky e il patriarca Bartolomeo – Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, e il patriarca ecumenico Bartolomeo I hanno avuto un colloquio telefonico. La notizia è stata annunciata sia dal presidente ucraino sia dal Patriarcato ecumenico. “Il presidente ha descritto la situazione nel suo Paese dopo l’invasione militare della Federazione Russa. Ha espresso la sua gratitudine per le manifestazioni di sostegno da parte del Patriarcato ecumenico nei confronti della sua travagliata nazione, implorandolo di intensificare le Sue preghiere per la lotta del popolo ucraino per la protezione della sua libertà e dell’integrità territoriale della sua patria”. Il patriarca Bartolomeo ha assicurato al presidente Zelensky “la solidarietà della Madre Chiesa e le continue preghiere affinché il fuoco ostile possa cessare e il conflitto militare possa cessare immediatamente. Si è congratulato con il presidente per il suo vigoroso spirito combattivo, nonché per l’ispirazione e il sostegno che fornisce al popolo ucraino con il suo atteggiamento coraggioso”. Il patriarca ha quindi assicurato la sua preghiera per “la forza e la resistenza” del popolo ucraino “affinché la pace possa prevalere rapidamente in Ucraina, il cui popolo – come tanti altri popoli – ha ricevuto la fede ortodossa dalla Chiesa di Costantinopoli”. “Grazie per la calorosa conversazione, Sua Santità Bartolomeo”, ha scritto Zelensky su Twitter. “Le sue parole sono come mani che ci sorreggono in questo momento difficile. Gli ucraini sentono il sostegno spirituale e la forza delle vostre preghiere. Speriamo in una pace al più presto”.

Ore 13,00 – Russia, oligarca si scaglia contro “capitalismo di stato” – “Vorrei chiarimenti e commenti comprensibili sulla politica economica per i prossimi tre mesi”, ha detto sul suo canale Telegram il miliardario russo Oleg Deripaska, criticando alcune delle misure adottate dalle autorità russe in risposta alle dure sanzioni imposte dai paesi occidentali dopo l’invasione dell’Ucraina. “Questo è il primo test di chi veramente dovrà rispondere di questo banchetto”, ha detto.

Ore 12,50 – Ripiega il prezzo del gas, +10,4% – Il prezzo del gas nell’hub olandese di riferimento Ttf è a 102,8 euro per megawattora (MWh), in crescita del 10,4% da stamattina. Il gas aveva iniziato la seduta in forte aumento, con una crescita del 30 percento, dopo aver chiuso venerdì in ribasso, a 91,5 euro MWh.

Ore 12,40 – Borrell, su nucleare presa strada “molto pericolosa” – Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha condannato il referendum indetto ieri in Bielorussia che potrebbe aprire all’arrivo nel paese di armi nucleari russe. “È un passaggio pericoloso e chiedo al popolo di protestare”, ha detto.

Ore 12,35 – Jerusalem Post, Abramovic presente a colloqui – Il miliardario russo-israeliano Roman Abramovic si trova in Bielorussia per fornire il suo sostegno ai negoziati per un cessate il fuoco tra i delegati russi e ucraini. Lo riporta il Jerusalem Post, secondo cui Kiev ha chiesto ad Abramovic di aiutarli a portare avanti i colloqui. Un portavoce del proprietario del Chelsea, il quale ha lasciato di recente a una fondazione la guida del club, ha confermato che l’imprenditore è stato contattato dagli ucraini per essere coinvolto nel negoziato e che sta dando il suo contributo, senza fornire ulteriori dettagli.

Ore 12,25 – Ucraina: Kiev, “Missili Grad a Kharkiv, decine di morti” – Decine di persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite a Kharkiv, colpita da un intenso bombardamento. Lo ha dichiarato Anton Gerashchenko, consigliere del capo del ministero degli Affari interni in Ucraina, secondo il quale l’esercito russo ha anche utilizzato missili Grad.

Ore 12,20 – Russia non richiamerà gli ambasciatori dall’Ue – Mosca non intende richiamare gli ambasciatori dall’Unione Europea. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri Evgeny Ivanov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax.

Ore 12,15 – Michel: in Ue posizioni divergenti su adesione Ucraina – Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ammesso che ci sono “diverse opinioni” all’interno dell’Unione europea sulla richiesta dell’Ucraina di aderire rapidamente all’Ue, rilanciata oggi dal presidente Volodymyr Zelensky. “È una richiesta espressa dall’Ucraina da molto tempo. Ma ci sono opinioni e sensibilità diverse all’interno dell’Ue su un allargamento. L’Ucraina presenterà una richiesta ufficiale, la Commissione europea si esprimerà e il Consiglio si pronuncerà”, ha spiegato Michel ai giornalisti.

Ore 12,10 – Cremlino, “Spazio aereo Ue chiuso? Risposta reciproca” – La decisione dell’Unione europea di escludere le compagnie aeree russe dallo spazio aereo europeo non rimarrà senza risposta e la Russia sarà guidata dal principio di reciprocità e dell’interesse nazionale. Lo ha detto il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov. “Naturalmente, verrà data una risposta e il principio chiave sarà il principio di reciprocità. Ovviamente, gli interessi nazionali avranno la priorità”.

Ore 12,05 – M5s, sostegno a Kiev per legittima difesa – Via libera del M5s al sostegno italiano a Kiev “per legittima difesa”. In una nota il Movimento ha parlato di “giuste misure di reazione, politiche ed economiche” alla “aggressione militare della Russia alla sovranità politica e territoriale dell’Ucraina”. “Questa situazione giustifica anche l’adozione, da parte dell’Italia nel quadro dell’Unione europea, di iniziative di sostegno che consentano all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione contro l’aggressione militare. Non intendiamo, quindi, favorire in alcun modo una unilaterale offensiva militare. Il Movimento persegue sempre la pace, quale principio di valore assoluto in grado di alimentare il dialogo a tutti i livelli e di offrire una prospettiva di duratura stabilizzazione dei territori e di sviluppo sociale economico e culturale delle popolazioni”, ha detto il M5S, facendo riferimento all’articolo 11 della Costituzione. “Il ripudio della guerra quale strumento di offesa e di risoluzione delle controversie, sancito dalla nostra Costituzione, è la stella polare che ispira da sempre l’azione politica del Movimento”. La risposta all’offensiva russa in Ucraina ha causato forti tensioni all’interno del Movimento. Il senatore Vito Petrocelli, presidente della Commissione esteri del Senato, oggi ha annunciato che non intende votare a qualsiasi provvedimento del consiglio dei ministri “che dovesse decidere l’invio di armi letali all’Ucraina”.

Ore 12,00 – Ucraina: Minsk, pronti a partecipare a negoziati russo-ucraini – Se necessario, la Bielorussia è pronta a partecipare ai negoziati russo-ucraini. Lo ha fatto sapere l’ufficio del presidente bielorusso, Alexander Lukashenko.

Ore 11,50 – Prodi, non è realistico ingresso Kiev in Europa oggi – “L’ultimo atto del mio governo fu votare contro l’ammissione dell’Ucraina nella Ue. Con Francia e Germania, dicemmo no. Proposi che tutti i paesi attorno all’Europa avessero rapporti particolari con l’Europa. L’Ucraina in Ue? Ci sono delle regole di entrata. Secondo le regole dell’Unione non è realistico. C’è bisogno di dare segnali realistici. L’Ue può avere rapporti spaciali con L’Europa”. Lo ha detto Romano Prodi a Rainews24.

Ore 11,40 – Corea del Sud aderirà a sanzioni Swift – La Corea del Sud inasprirà i controlli sulle esportazioni di prodotti strategici verso la Russia e si unirà alle misure prese dai paesi occidentali per escludere alcune banche russe dal sistema di pagamenti internazionale Swift. “Il governo coreano ha condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e, in quanto membro responsabile della comunità internazionale, ha deciso di partecipare attivamente agli sforzi della comunità internazionale, comprese le sanzioni economiche, per una soluzione pacifica della situazione”, ha detto il ministero degli Esteri di Seul.

Ore 11,35 – Cremlino, armi dall’Ue avranno conseguenze a lungo termine – La consegna di armi e munizioni all’Ucraina da parte dell’Ue diventerà un fattore estremamente pericoloso, che può avere conseguenze pericolose a lungo termine: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Ore 11,30 – Al via i colloqui tra Ucraina e Russia – Sono iniziati i colloqui fra la delegazione russa e quella ucraina in una località nella regione di Gomel, al confine tra l’Ucraina e la Bielorussia. La presidenza ucraina ha dichiarato che l’obiettivo principale sarà quello di ottenere un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe.

11,25 – Ucraina: “nemico respinto su tutti i fronti” – L’invasione russa dell’Ucraina “è stata respinta su tutti i fronti” ma sono ancora in corso “pesanti combattimenti”. Lo ha affermato su Facebook il segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale e Difesa ucraino, Oleksiy Danilov. Il ministero della Difesa ucraino oggi ha affermato che sono stati uccisi 5.300 soldati russi dall’inizio dell’offensiva.

Ore 11,20 – Times, mercenari Wagner a Kiev per uccidere Zelensky – Circa 400 mercenari del Gruppo Wagner, arrivati in Ucraina da paesi africani, sono entrati a Kiev con l’ordine di uccidere il presidente Volodymyr Zelensky e decapitare il governo. Lo riporta il quotidiano britannico The Times, citando una fonte collegata al gruppo, secondo cui a gennaio sono arrivati ​​in Ucraina tra i 2mila e i 4.000 mercenari russi. Alcuni sono stati schierati nelle regioni ucraine separatiste di Donetsk e Luhansk. Altri 400 sono entrati dalla Bielorussia e hanno puntato verso la capitale.

11,15 – Cremlino, sapremo rispondere a danni sanzioni – La Russia sarà in grado di “compensare i danni” dovuti alle “pesanti sanzioni” dopo l’attacco in Ucraina. Lo fa sapere il Cremlino, secondo cui le sanzioni hanno “cambiato significativamente la realtà economica della Russia”. Vladimir Putin, che oggi presiederà una riunione d’emergenza con il suo governo e la banca centrale “si sta concentrando sulla risposta economica alle sanzioni”, ha detto il Cremlino.

Ore 11,10 – Lettonia, approvata legge per consentire ai volontari di combattere in Ucraina – Il parlamento lettone ha approvato all’unanimità una legge che consente ai propri cittadini di combattere in Ucraina. “I nostri cittadini che vogliono sostenere l’Ucraina e offrirsi volontari per prestare servizio lì allo scopo di difendere l’indipendenza dell’Ucraina e la nostra sicurezza comune devono poterlo fare”, ha detto Juris Rancanis, presidente della commissione parlamentare sulla difesa.

Ore 11,05 – Russia, borsa rimane chiusa – La banca centrale russa ha dichiarato che oggi non si terranno contrattazioni nella borsa russa, dopo il duro contraccolpo seguito all’annuncio delle sanzioni da parte dei paesi occidentali. Secondo la banca centrale, la sospensione riguarderà sia lo scambio di azioni che di titoli derivati. La banca centrale russa ha aumentato i tassi dal 9,5 al 20 percento nel tentativo di contenere il crollo del rublo, che stamattina ha toccato i minimi storici dopo aver perso quasi il 30 percento del suo valore rispetto al dollaro.

Ore 11.00 – Arcivescovo di Kiev: “Sono i russi a usare donne e bambini come scudi umani” – L’arcivescovo maggiore di Kiev e capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, mons. Sviatoslav Shevchuk, in un videomessaggio ha risposto alle accuse dell’esercito russo, condannando “quelli che mettono bambini e donne sui carri armati per farne lo scudo umano, per portare morte e distruzione nel cuore, all’interno dell’Ucraina”, sottolineando “le atrocità e il volto disumano di coloro che ci uccidono”.

Ore 10,55 – Unhcr, 422.000 persone hanno lasciato l’Ucraina – Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono più di 100.000 gli sfollati all’interno del paese. Laura Padoan, portavoce dell’Unhcr ha detto che l’agenzia Onu ha ricevuto segnalazioni di persone bloccate mentre tentavano di salire sui treni.

Ore 10,50 – Politico, Pentagono propone a Mosca “telefono rosso” – Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha proposto alla controparte russa di creare una linea di comunicazione speciale per la crisi in Ucraina. Lo riporta Politico citando fonti del Pentagono, secondo le quali da Mosca non è ancora giunta risposta. “Abbiamo detto ai russi che riteniamo necessario un canale a livello operativo in modo da evitare errori di calcolo”, ha detto a Politico una fonte militare. Un possibile modello per tale canale di comunicazione, spiega la testata, è la linea stabilita dalle due potenze nucleari nel 2015 per prevenire scontri tra le loro truppe durante le operazioni in Siria.

Ore 10,40 – Zelensky: “Il nostro obiettivo è stare allo stesso livello degli altri europei” – “Il nostro obiettivo è quello di stare insieme a tutti gli europei e, la cosa più importante, stare allo stesso livello. Sono sicuro che è giusto. Sono sicuro che è possibile”, le parole del presidente ucraino, che oggi ha chiesto l’ammissione immediata all’Unione Europea attraverso la nuova procedura accelerata e semplificata. Zelensky ha anche invitato i soldati russo di deporre le armi. “Lasciate il vostro equipaggiamento. Uscite da qui. Non credete ai vostri comandanti. Non credete ai vostri propagandisti. Salvate solo le vostre vite”, ha detto.

Ore 10,35 – Eliseo, oggi videoconferenza leader Nato e Ue – Si terrà oggi pomeriggio una videoconferenza fra i leader dei principali Paesi occidentali, l’Ue e la Nato. Lo fa sapere l’Eliseo annunciando la partecipazione del presidente francese Emmanuel Macron.

Ore 10,30 – Francia pronta a dare asilo a rifugiati in Europa – La Francia è pronta ad accogliere “tutti gli ucraini che arriveranno in Europa”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, invitato a parlare ai microfoni di France 2. “Il Consiglio dei ministri Ue ha attivato un meccanismo di urgenza che va a facilitare l’arrivo dei convogli umanitari. Giovedì voteremo la protezione temporanea a tutti gli ucraini che arriveranno in Europa”. Il ministro ha detto che i rifugiati saranno “certamente” i benvenuti in Francia. “C’è una solidarietà economica, umana e di asilo” ha detto il ministro. Di diverso avviso il candidato di estrema destra alle elezioni presidenziali, Eric Zemmour, secondo cui l’arrivo dei rifugiati ucraini rischia di “destabilizzare la Francia”. “Preferisco che stiano in Polonia”, ha detto stamattina Zemmour ai microfoni di Rtl. “Condivido e capisco l’emozione nei confronti delle popolazioni ucraine. Ma la Francia e’ già sommersa dall’immigrazione”.

Ore 10,25 – Ambasciata russa a Minsk, colloqui “a minuti” – I colloqui fra russi e ucraini cominceranno “a minuti”. Lo ha riferito l’ambasciata russa a Minsk su Telegram.

Ore 10,20 – Onu, Bachelet: oltre 100 civili uccisi, 7 bambini – Sono 102 i civili uccisi in Ucraina dall’inizio del conflitto, di cui 7 bambini, e i feriti sono 304. È il dato fornito dalla Commissaria Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. “La maggior parte dei civili sono stati uccisi da armi esplosive a lungo raggio di azione, in particolare tiri di artiglieria pesante, lanciamissili e bombardamenti aerei. Temo che le cifre reali siano considerevolmente più alte”, ha aggiunto, in apertura del Consiglio dei diritti dell’uomo a Ginevra.

Ore 10,10 – WaPo, Bielorussia si unirà a invasione a breve – La Bielorussia si sta preparando per inviare i propri soldati in Ucraina. Lo scrive il Washington Post citando fonti dell’amministrazione americana. Intanto ieri Minsk ha votato il referendum sulla riforma della costituzione voluta da Lukashenko per abbandonare la neutralità del Paese e autorizzare il posizionamento di armi nucleari sul suo territorio.

Ore 10,05 – Ucraina: Zelensky chiede ammissione immediata in Ue – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, ha chiesto l’ammissione immediata dell’Ucraina all’Unione Europea attraverso la nuova procedura accelerata e semplificata. Zelenski ha anche invitato i soldati russi a deporre le armi.

Ore 10,00 – Allerta nucleare, Cina invita alla calma – Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha dichiarato che tutte le parti dovrebbero rimanere calme ed evitare un’ulteriore escalation, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha attivato il sistema di allerta nucleare. Wang ha anche ribadito che le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i paesi dovrebbero essere prese seriamente, la linea ufficiale di Pechino dall’inizio del conflitto in Ucraina.

Ore 9,55 – Bufera nel M5s, Petrocelli pronto a no su Cdm – “Non voterò qualsiasi provvedimento possa uscire dal Consiglio dei ministri, che dovesse decidere – come da indiscrezioni di stampa – l’invio di armi letali all’Ucraina, come risposta all’operazione folle di Putin, che ovviamente non posso che condannare”. Lo ha dichiarato all’Agi Vito Petrocelli, presidente della Commissione esteri del Senato. L’esponente M5s invita Giuseppe Conte e tutto il Movimento a “riflettere sulla necessità che non vi sia un’escalation del coinvolgimento italiano” nel conflitto. Per Petrocelli si corre il “rischio di tornare al Kosovo e alla guerra che ha distrutto Belgrado”. Il senatore cinquestelle sottolinea: “Sono pronto ad assumermi tutta la responsabilità di questa decisione, che ho già comunicato al presidente Conte”. Ogni passo ulteriore verso il coinvolgimento nella guerra, sostiene, “è contrario ai principi della Costituzione e ai valori fondativi del Movimento”.

Ore 9,50 – Ucraina, delegazione giunta in sede colloqui – I delegati di Kiev sono giunti nella località della regione di Gomel, in Bielorussia, dove incontreranno le controparti russe per discutere un cessate il fuoco. Lo ha dichiarato Kiev, secondo quanto riporta Ria Novosti. I colloqui, secondo l’agenzia russa, inizieranno tra mezz’ora. La sede dell’incontro è stata tenuta riservata per motivi di sicurezza.

Ore 9,45 – Ucraina chiede cessate il fuoco e ritiro forze russe – L’ufficio della presidenza ucraina ha dichiarato che l’obiettivo principale dei colloqui con la Russia sarà un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle truppe russe.

Ore 9,40 – Di Maio in Algeria, focus su energia – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è in viaggio per l’Algeria. In delegazione anche l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e il rappresentante del Ministero della transizione ecologica. In programma colloqui con le autorità algerine dedicati al rafforzamento della cooperazione in campo energetico alla luce del conflitto in Ucraina.

Ore 9,35 – Farnesina, italiani lascino subito la Russia – La Farnesina fa appello agli italiani che si trovano in Russia perché lascino “tempestivamente” la federazione utilizzando “i mezzi commerciali ancora disponibili”. E’ quanto si legge in un aggiornamento pubblicato sul sito “Viaggiare sicuri”. “L’Unione Europea ha disposto la chiusura dello spazio aereo ai voli provenienti dalla Federazione Russa, dal 27 febbraio 2022. Ciò comporta cancellazioni di voli e sospensione del traffico aereo tra la Federazione Russa e i Paesi dell’UE, inclusa l’Italia, sin dalla giornata del 27 febbraio”, informa la Farnesina. “In considerazione di questa misura e di possibili ulteriori restrizioni nelle prossime ore, si raccomanda fortemente ai connazionali presenti nel Paese a titolo temporaneo (turisti, studenti, persone in viaggio d’affari e simili) di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia con i mezzi commerciali tuttora disponibili e di informarsi sui requisiti sanitari per il transito in Paesi esteri su questo sito e sui siti della rete diplomatico-consolare”. “In questo quadro, si raccomanda inoltre di posticipare tutti i viaggi verso la Federazione Russa”.

Ore 9,30 – Corrono i prezzi di gas, petrolio e grano – Le nuove sanzioni imposte dall’Occidente a Mosca e il prolungarsi del conflitto fanno volare i prezzi delle materie prime. Dopo i crolli dei giorni scorsi, il gas torna ad aumentare facendo registrare un aumento del 30 percento al Ttf, l’hub olandese di riferimento per lo scambio del gas naturale in Europa, arrivando a 121 euro/megawattora. Aumenti anche per il petrolio, con i future sul Brent in crescita del 4,98% sui mercati asiatici, a 102,82 dollari. I future sul greggio Wti salgono invece a 96,82 dollari (+5,70%). Balzo record anche per i i future sul grano del Chicago Board of Trade (Cbot), che stamattina hanno fatto registrare un aumento di oltre 7%, la crescita giornaliera più consistente degli ultimi 10 anni. Il mais ha guadagnato il 4,21% mentre la soia è cresciuta del 2,89%.

Ore 9,25 – Russia, esercito accusa autorità ucraine – L’esercito russo ha accusato Kiev di usare i civili come “scudi umani” e ha rivendicato la supremazia aerea in tutta l’Ucraina, oltre ad aver fatto sapere che la popolazione può lasciare la capitale ucraina in sicurezza.

Ore 9,20 – Cina contro sanzioni a Mosca, non risolvono problemi – La Cina respinge le sanzioni “unilaterali” alla Russia e ribadisce la propria contrarietà al ricorso alle sanzioni, dopo che i Paesi occidentali hanno deciso di bloccare alcune banche russe dal sistema Swift.   “Non risolvono i problemi”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, aggiungendo che la Cina “si è sempre opposta alle sanzioni unilaterali che sono al di sopra del diritto internazionale”.

Ore 9,15 – Amendola, oggi Cdm, Italia farà la sua parte – “Sul tema dell’assistenza e della difesa: c’è un articolo delle Nazioni Unite che parla di difesa dei paesi aderenti. Quello che si è scelto di fare ieri è attivare una solidarietà che dona al paese invaso una assistenza, anche sul piano della difesa. Oggi ci sarà un consiglio dei ministri e credo che l’Italia farà la sua parte”. Lo ha detto il sottosegretario di Stato con delega sugli Affari Europei, Vincenzo Amendola. “Sui profughi ieri si è discussa la direttiva per l’attivazione tutti saranno i benvenuti, opereremo una redistribuzione per alleviare il peso sui paesi confinanti, come la Polonia”, aggiunge Amendola.

Ore 9,10 – Russia, colloqui con ucraini a mezzogiorno – I colloqui fra la delegazione russa e quella ucraina in una regione di confine fra l’Ucraina e la Bielorussia si terranno a mezzogiorno: lo ha detto il capo delegazione di Mosca e assistente presidenziale Vladimir Medinsky, a Interfax. Medinsky ha dichiarato che la Russia è interessata a raggiungere un accordo con l’Ucraina nel più breve tempo possibile. I componenti della delegazione di Kiev sono in viaggio per raggiungere la località dei colloqui a bordo di un elicottero polacco.

Ore 9,05 – Borse europee: aprono in deciso calo dopo sanzioni Russia – Apertura in calo per le principali borse europee dopo le nuove sanzioni imposte dai paesi occidentali a Mosca. Nei primi scambi a Londra, l’Ftse 100 ha perso al’1,59% mentre a Parigi il Cac 40 è sceso del 2,27% e a Francoforte il Dax è sceso del 2,52%. A Milano l’Ftse Mib è sceso del 2,45%.

Ore 9,00 – Anche Londra imporrà sanzioni a banca centrale russa – Dopo la decisione dell’Ue, le autorità britanniche hanno annunciato la disponibilità ad ampliare le restrizioni sulla Russia e a imporre sanzioni alla Banca centrale russa.
“Il Cancelliere dello Scacchiere, in coordinamento con il governatore della Banca d’Inghilterra, annuncia oggi l’intenzione del governo britannico di adottare ulteriori misure economiche restrittive in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, prendendo di mira la Banca Centrale della Federazione Russa (Cbr)”, ha affermato il governo britannico in una nota.

Ore 8,50 – Banca centrale, tassi di interesse più che raddoppiati – La banca centrale russa ha aumentato i tassi dal 9,5 al 20 percento nel tentativo di contenere il crollo senza precedenti del rublo, che stamattina ha perso quasi il 30 percento rispetto al dollaro dopo le sanzioni annunciate negli scorsi giorni dai paesi occidentali.

Ore 8,40 – Ucraina: esercito, Russia rallenta ritmo offensiva – Al quinto giorno dell’invasione russa, l’esercito ucraino ha affermato che Mosca ha “rallentato il ritmo dell’offensiva”. “Gli occupanti russi hanno rallentato il ritmo dell’offensiva, ma tentano ancora di conquistare posizioni in alcune zone”, si legge in un comunicato dello stato maggiore ucraino. Stamattina il comandante che sta guidando la difesa della capitale ucraina ha dichiarato che le sue truppe hanno respinto un attacco russo durante la scorsa notte. Secondo quanto dichiarato dal colonnello generale Oleksandr Syrskyi, le forze russe hanno subito “perdite significative”.

Ore 8,30 – L’esercito russo: “La popolazione di Kiev può lasciare la città” – L’esercito russo ha fatto sapere che la popolazione di Kiev può lasciare la Capitale in sicurezza percorrendo la strada per Vasylkiv, cittadina che si trova a circa quaranta chilometri a sud ovest da Kiev.

Ore 7,00 – Ancora esplosioni in Ucraina – Diverse esplosioni sono state udite nella notte a Kiev e Kharkiv nonostante qualche ora di calma apparente. L’offensiva russa, dunque, prosegue anche se oggi potrebbe rivelarsi una giornata decisiva per la fine delle ostilità.

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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