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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Fino a 9mila corpi in una fossa comune a Manhush. Zelensky: “Russia rifiuta la tregua a Pasqua”. Putin: “Leader Ue legittimano russofobia”

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Credit: EPA/STR

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 22 APRILE 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Cinquantottesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina: mentre il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu annuncia che le truppe di Mosca hanno conquistato Mariupol, Kiev smentisce sostenendo che vi sono “ancora 2mila soldati combattono nell’acciaieria”. Tesi supportata anche dal presidente Usa Joe Biden che, nel frattempo, ha annunciato l’arrivo entro il weekend in Ucraina di nuovi aiuti militari per 800 milioni di dollari. Intanto, l’Unione Europea, così come confermato dal commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, continua a studiare nuove sanzioni nei confronti della Russia su petrolio e gas. Di seguito tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina di oggi, 22 aprile 2022, minuto per minuto.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 22 APRILE 2022

Ore 20.00 – Ue verso sesto pacchetto sanzioni la prossima settimana – L’Ue, a quanto si apprende da più fonti europee, si appresta a mettere in campo il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca la settimana prossima. Le nuove misure, si apprende ancora, potrebbero contenere lo stop all’import del petrolio, anche se sulle modalità i lavori sono in corso. È possibile che l’Ue vari un periodo di ‘phasing out’ per l’uscita dal petrolio, così come è accaduto con il carbone. Previsto anche l’allargamento della lista delle banche russe escluse dal sistema Swift. Il timing dovrebbe prevedere un primo giro d’orizzonte tra la Commissione e i Paesi membri a inizio settimana e l’adozione nei giorni successivi.

Ore 19.54 – Ucraina, Guterres attende risposta Zelensky per incontro a Kiev – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha scritto anche al presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiedendo di incontrarlo a Kiev, ma ancora non è stato deciso se ci sarà un eventuale faccia a faccia. Il portavoce dell’Onu ha detto che il suo ufficio è in contatto con il governo ucraino per programmare una visita, ma ancora “non c’è nulla da annunciare”.

Ore 19.00 – Minacce su Transnistria, Moldavia convoca ambasciatore russo – La Moldavia ha convocato l’ambasciatore russo a Chisinau, dopo le dichiarazioni dei vertici militari di Mosca sulla volontà di conquistare tutta l’Ucraina meridionale per avere anche una “via d’accesso” alla regione separatista filorussa della Transnistria. Lo riferisce il ministero degli Esteri moldavo.

Ore 18.50 – Ucraina, Lavrov: “in stallo” negoziato fra Mosca e Kiev – I negoziati fra la Russia e l’Ucraina per il cessate il fuoco, a quasi due mesi dall’inizio dell’invasione, sono “in stallo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov. “La proposta che avevamo inviato ai negoziatori ucraini circa cinque giorni fa, che tiene conto dei commenti ricevuti da allora, rimane senza risposta”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa dopo i colloqui con l’omologo kazako Mukhtar Tleuberdi. “Quando è stato chiesto al presidente Zelensky che cosa ha fatto di questa ultima versione delle proposte russe, ha detto che non ne hanno ricevuto nessuna. Non sta a me giudicare quanto conosca la situazione, ma mostra a che punto è il processo”.

Ore 18.10 – Cremlino, Guterres da Putin il 26 aprile – Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, volerà a Mosca la prossima settimana dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha riferito il Cremlino, specificando che il capo del Palazzo di Vetro arriverà nella capitale russa il 26 aprile e avrà colloqui anche con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

Ore 17.40 – Macron: a Kiev missili anticarro e cannoni Caesar – La Francia rifornirà l’Ucraina di missili anticarro Milan e cannoni Caesar, di un calibro di 155 mm, per aiutarla a difendersi dall’invasione russa di Vladimir Putin: è quanto affermato dal presidente francese candidato ad un secondo mandato all’Eliseo nelle elezioni di domenica, Emmanuel Macron, intervistato oggi dal giornale Ouest-France e dal Corriere della Sera. Finora, Parigi aveva evitato di precisare il tipo di armamenti consegnati a Kiev. “Penso che si debba continuare su questa strada, avendo sempre come linea rossa di non diventare cobelligeranti”, – ha aggiunto Macron.

Ore 17.30 – Ucraina: Usa convocano alleati a Ramstein per il 26 aprile – Si terrà martedì 26 aprile la riunione convocata dagli Stati Uniti nella base aerea americana di Ramstein in Germania. La data dell’incontro è stata resa nota dal segretario alla difesa Usa Lloyd J. Austin, il quale ha invitato i suoi colleghi e i vertici militari dei Paesi alleati di tutto il mondo per discutere degli sviluppi della crisi in Ucraina e delle questioni di sicurezza ad essa collegate.

Ore 17.00 – Verso nuovo invio di armi a Kiev – Si va verso un nuovo decreto per l’invio di armi a Kiev: secondo fonti vicine al dossier già la prossima settimana si dovrebbe andare incontro a un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri per decidere nuovi stanziamenti per ulteriori forniture militari in sostegno all’Ucraina. Nulla è ancora deciso su impegno economico e tipo di forniture. Nessun invio di armi pesanti è dunque attualmente sul tavolo perché una lista ancora non c’è. Ma la direzione del governo sembra essere quella di nuovi aiuti, anche militari, a Kiev. E questo nonostante la scelta possa generare nuove fratture nella maggioranza, soprattutto sul fronte M5S. Le stesse fonti spiegano che il premier Mario Draghi sta valutando una visita a Kiev. Lo riporta Sky.

17.00 – Difesa Finlandia, “truppe russe al confine ma non abbiamo paura” – “Stiamo vivendo tempi storici, non succedeva da molto tempo. Abbiamo numerose truppe russe al confine, sono quelle di difesa militare che combattono in Ucraina e tornano dopo gli attacchi. Ci sono, vicino a noi, forze aeree e navali, certo, ma ad oggi non temiamo alcun attacco perché la Russia non ci ha minacciati”. A parlare all’Adnkronos è Janne Kuusela, direttore generale del Dipartimento delle politiche difensive del Ministero della Difesa della Finlandia.

Ore 16.20 – Sindaco Mariupol: ’24 ore di cessate fuoco per evacuazione civili Azovstal’ – Servono 24 ore di cessate il fuoco per fare in modo che tutti i civili possano lasciare Mariupol, tutti i civili che si erano rifugiati nel sito dell’acciaieria Azovstal. Lo ha detto alla Cnn il sindaco della città ucraina, Vadym Boichenko, secondo il quale serve “un giorno intero di cessate il fuoco” per l’evacuazione dei civili che si erano rifugiati nel sito di Azovstal. “L’altro ieri avevamo pianificato una via d’uscita a cui si sarebbero potute unire queste persone – ha ripetuto – Ma le forze russe hanno continuato a bombardare il sito e non siamo riusciti a far uscire da lì” i civili. Secondo Boychenko si stima siano circa 20.000 i civili rimasti uccisi a Mariupol e il 90% degli edifici della città è ormai distrutto.

Ore 16.00 – Unhcr: “Oltre 5,1 milioni di rifugiati” – Oltre 5,1 milioni di persone hanno abbandonato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa del paese. A renderlo noto l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr), precisando che le persone che hanno trovato rifugio in Polonia sono state più di 2,8 milioni. Altri 770mila rifugiati sono entrati in Romania, 430mila in Moldavia e 349mila in Slovacchia. Sempre secondo la stessa fonte, quasi 24mila rifugiati hanno raggiunto il territorio della Bielorussia, mentre circa 578.000 sono arrivati ​​in Russia, anche se le autorità di Mosca sostengono – secondo quanto riportato dalla Tass – che sarebbero già più di 900mila. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha riferito inoltre che ci sono già più di 7,7 milioni di sfollati interni in Ucraina. In totale, quasi tre abitanti ucraini su dieci sono ora sfollati o rifugiati.

Ore 15.30 – Putin “Dai leader Ue sfacciata russofobia” – Nella telefonata con Charles Michel, Vladimir Putin ha accusato “le leadership della maggior parte degli Stati membri Ue di incoraggiare una sfacciata russofobia, che si manifesta in particolare nei campi culturale, umanitario e sportivo”. Lo ha riferito il Cremlino, citato dalla Tass. Putin avrebbe incolpato Kiev di non permettere agli ucraini di salvarsi. “È stato sottolineato che dopo la liberazione di Mariupol è stato impartito l’ordine di cancellare l’assalto alla zona industriale della fabbrica Azovstal. A tutti i soldati dell’esercito ucraino, i militanti dei battaglioni nazionalisti e i mercenari stranieri è stato garantito che avrebbero avuto salva la vita, un trattamento decente in linea con il diritto internazionale e adeguata assistenza medica. Il regime di Kiev non permette loro di cogliere questa possibilità”, ha detto Putin durante la telefonata secondo quanto riferisce il Cremlino.

Ore 15.00 – Lavrov: “Tutto il mondo vuole combattere l’influenza dell’Occidente – “Il disagio dell’Occidente e’ evidente. Tutte le parti del mondo stanno pensando a misure per combattere la sua influenza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass.

Ore 14.50 – Putin a Michel: Ue irresponsabile su soluzione militare – Nella telefonata con Charles Michel, Vladimir Putin ha denunciato “le dichiarazioni irresponsabili dei rappresentanti del Consiglio europeo relativamente alla necessita’ di una soluzione militare del conflitto in Ucraina”. Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass.

Ore 14.15 – Mosca: tregua umanitaria solo se bandiera bianca a Azovstal – “La tregua umanitaria inizierà quando le forze ucraine rintanate nello stabilimento Azovstal di Mariupol, bloccato dall’esercito russo, alzeranno bandiera bianca”. Lo ha detto il generale russo Mikhail Mizintsev, citato dall’agenzia Tass. “La tregua inizierà quando le forze ucraine alzeranno le bandiere bianche lungo l’intero perimetro o alcune rotte che portano fuori da Azovstal”, ha affermato. “Non appena si vedranno, l’esercito russo e le forze della Repubblica popolare di Donetsk interromperanno i combattimenti e garantiranno un’uscita sicura verso i luoghi di incontro dei convogli umanitari”, ha aggiunto.

Ore 13.40 – Michel sente Putin, “aprire corridoi umanitari per Pasqua” – “Ho chiesto l’apertura immediata di corridoi umanitari da Mariupol e dalle città assediate, in particolare in occasione della Pasqua ortodossa”. Lo ha scritto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in un tweet dopo la telefonata con il presidente russo Vladimir Putin

13.30 – Cina, da Usa solito cliché per gettare fango – Le accuse del vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman contro la Cina secondo cui “sostiene” la Russia nella sua invasione dell’Ucraina – ad esempio amplificando le campagne di disinformazione di Mosca – “sono un cliché e un vecchio trucco per gettare fango”. Il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha invitato gli Usa “a guardarsi allo specchio prima di puntare il dito verso gli altri”. La tricotomia della relazione “competitiva-collaborativa-avversaria” con la Cina, “come Pechino ha affermato molte volte, è il camuffamento utilizzato dagli Usa per prendere di mira la Cina”, ha osservato Zhao.

Ore 13.25 – Johnson: “Possibile che la guerra duri fino a fine 2023” – È una “possibilità realistica” che la guerra in Ucraina vada avanti fino alla fine del 2023. Lo ha affermato il premier britannico Boris Johnson nel corso di una conferenza stampa a Nuova Delhi, dove si trova in visita. Nel suo intervento ha anche annunciato che l’ambasciata del Regno Unito a Kiev dovrebbe riaprire la settimana prossima. Il premier ha aggiunto che “c’e’ una “realistica possibilità” che la Russia possa vincere la guerra in Ucraina.

Ore 12.45 – Mosca a Biden: “Falso che Mariupol non sia caduta” – Mosca respinge le affermazioni del Dipartimento degli Stati Uniti circa il fatto che l’esercito ucraino stia ancora tenendo le posizioni nella citta’ portuale di Mariupol: così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov invitando i giornalisti a “fare affidamento” sulle informazioni del ministero della Difesa russa. Lo riporta Intertass. “Non c’è un briciolo di verità in queste affermazioni”, ha detto Peskov rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le parole del portavoce del dipartimento di stato Usa Ned Price che ieri ha sostenuto che quella di Putin e del ministro della Difesa Shoigu sia solo disinformazione.

Ore 11.40Oggi colloquio telefonico Putin-Michel – Putin avrà oggi un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, secondo quanto ha annunciato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Lo riferiscono la Tass e Interfax. Più tardi, riferisce Interfax, il capo del Cremlino avrà anche un incontro operativo con i membri permanenti del consiglio di sicurezza russo.

Oer 10.40 – Kiev: bombe su Slovyansk (Donetsk), forse bombe grappolo – Nella notte le truppe russe hanno attaccato la città di Slovyansk, nella regione di Donetsk, “probabilmente con bombe a grappolo”. Lo ha annunciato il sindaco della città, Vadym Lyakh, su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. “La notte è stata agitata, la città è stata presa di mira. Probabilmente si trattava di bombe a grappolo. Fortunatamente, non ci sono state vittime. I danni sono ora in fase di accertamento”, ha detto Lyakh, che ha esortato i suoi concittadini ad evacuare la città.

Ore 10.00 – Appello sindaco Mariupol: qui 100mila civili, evacuare tutti – “Noi abbiamo bisogno solo di una cosa, la completa evacuazione della popolazione. A Mariupol ci sono ancora circa 100mila persone”. E’ il nuovo appello del sindaco della città del sud dell’Ucraina Vadym Boychenko alla tv ucraina, secondo quanto riportano i media internazionali.

Ore 09.45 – Pentagono: “Incontro con alleati martedì in base militare Usa in Germania” – Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ospiterà un incontro con gli alleati per discutere del conflitto in Ucraina nella base militare Usa di Ramstein in Germania. Lo ha reso noto il portavoce del Pentagono, John Kirby. “L’obiettivo è mettere insieme le parti interessate di tutto il mondo per una serie di incontri sulle ultime necessità militari dell’Ucraina – ha spiegato il portavoce – per assicurare che la sicurezza e la sovranità dell’Ucraina sia rispettata e sviluppata nel lungo periodo”.

Ore 07.00 – Fino a 9 mila corpi in una fossa comune a Manhush – L’amministrazione locale di Mariupol spiegato che oltre 9 mila corpi potrebbero essere sepolti in una fossa comune a Manhush, una cittadina a 20 chilometri a ovest della città.

Ore 06.30 – Zelensky, Russia rifiuta la tregua per la Pasqua ortodossa – “Sfortunatamente la Russia ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua (ortodossa, ndr)”. Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando un nuovo video rivolto al suo popolo. “Questo dimostra quanto i leader di questo Stato – sottolinea – tengano in considerazione la fede cristiana e una delle feste più importanti e gioiose. Manteniamo comunque la nostra speranza. La speranza per la pace e che la vita vinca la morte”.

Ore 06.00 – Venediktova: registrati 7.600 crimini di guerra – Il procuratore generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, ha confermato che esperti in crimini di guerra stanno aiutando il Paese “ad assicurare l’inevitabilità della responsabilità della Russia”, lo scrive il Guardina. Venediktova ha detto che esperti dalla Slovacchia – tra cui polizia, esperti giudiziari e medici – sono arrivati a Kiev giovedì per aiutare nelle indagini sui crimini di guerra. Più di 7.600 crimini di guerra commessi dalla Russia sono stati registrati. “Il nostro obiettivo è assolutamente trasparente – un’indagine approfondita di ogni crimine di guerra della Federazione Russa per il bene di portare i colpevoli alla giustizia”, ha detto.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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